Mentre le gallerie d’arte contemporanea italiane sonnecchiano sotto l’ombrellone fiaccate dalla calura estiva, il resto della scena internazionale sta preparando l’offensiva autunnale. Larry Gagosian ad esempio ha deciso di continuare il suo personale Risiko dell’arte, invadendo con i suoi carrarmatini una delle mete vacanziere preferite dal popolo italico. Gagosian aprirà infatti la sua ottava galleria d’arte in Grecia ed esattamente al numero 3 di Merlin Steet nella città di Atene.
si vocifera che il vecchio Larry sia entrato in confidenza con tre dei collezionisti più famosi del mondo: Dakis Joannou, Dimitris Daskalopoulous e Dinos Martinos, tutti e tre di nazionalità ellenica. La mostra d’apertura del nuovo spazio espositivo sarà Leaving Paphos Ringed with Waves, personale di Cy Twombly che aprirà le porte il prossimo 29 settembre. Da alcune indiscrezioni sembra che Marina Livanos sia stata contattata per condurre l’avventura greca di Gagosian. Noncurante della crisi e dell’afa anche il paperone Eli Broad, attualmente tra i top 50 della lista dei più grandi collezionisti internazionali stilata da Artnews, ha intenzione di fondare un nuovo polo artistico. Si tratta del Beverly Hills museum il cui futuro progetto è stato annunciato a gran voce la scorsa settimana da The Architect’s Newspaper. Broad avrebbe intenzione di creare una struttura a due piani con circa 68.000 metri quadrati di superficie espositiva. La Broad Foundation avrebbe già lanciato una gara privata per la nomina del futuro architetto per la progettazione del nuovo museo.
L’unica notizia confortante per la nostra Italia dell’arte arriva dritta dall’Inghilterra. Il London Evening Standard ha infatti da poco pubblicato un lungo articolo dedicato a Miuccia Prada, Germano Celant e la premiata Fondazione Prada. Dopo aver citato tutti i successi ottenuti dalla fondazione che ha da poco inaugurato il poliedrico spazio Prada Transformer a Seoul, l’Evening Standard ha apostrofato Miuccia Prada come novella Peggy Guggenheim ed ha previsto che in futuro la fondazione porterà Milano ai livelli di Londra e New York, aprendo altri spazi in diverse città del mondo, staremo a vedere.