A volte organizzare proteste e manifestazioni serve…
Rivolte e sommosse popolari non saranno forse la panacea per tutti i mali ma possono comunque servire ad esercitare una forma di pressione, mettendo così alle strette governi e regimi troppo rigidi o censori. Ad esempio, l’indignazione di tutta la comunità del cinema internazionale alla fine ha portato alla liberazione di Orwa Nyrabia, celebre regista siriano catturato qualche settimana fa. Il celebre regista era stato catturato dalle autorità siriane mentre si trovava in aeroporto, pronto per volare verso il Cairo. In molti temevano torture ed altre forme di repressione ma fortunatamente il regista si trova in ottime condizioni, o almeno questo è quanto afferma il New York Times. Nyrabia è il fondatore dell’unica casa di produzione indipendente in Siria, il suo lavoro è quindi costantemente osteggiato dal governo che in pratica controlla l’intera sfera culturale del paese. Le pressioni internazionali riescono però a far breccia nel cuore del governo più repressivo. Anche per quanto riguarda il caso Pussy Riot ci sono speranze, le varie proteste delle stars e le manifestazioni in tutto il globo hanno costretto il primo ministro russo Dmitry Medvedev a chiedere il rilascio delle tre agguerrite punk girls. Insomma, alla fin fine mettere il sale sulla coda del regime è un trucchetto che funziona sempre.