Per anni il Metropolitan Museum di New York ha esposto il ritratto di un uomo con i baffi sulla trentina proprio accanto ad altri due famosi ritratti di Juan de Pareja e Maria Teresa, infanta di Spagna ambedue capolavori del maestro Velázquez. Il ritratto del signore baffuto fu acquisito dal museo nel 1949 e fu subito attribuito a Velázquez ma successivamente alcuni esperti e storici d’arte conclusero che il misterioso dipinto era in realtà una produzione della bottega del maestro, dipinto cioè da alcuni suoi aiutanti.
Oggi dopo numerose perizie gli esperti del Metropolitan sono riusciti a dare una risposta certa circa l’attribuzione del ritratto. “L’enigma mi ha assillato per 25 anni” ha dichiarato Keith Christiansen nuovo responsabile del Met per i dipinti europei “La qualità era quella di Velázquez ed era difficile credere che un prodotto di tale maestria fosse invece attribuibile alla mano di un semplice aiutante”. In tutti questi anni gli esperti hanno comunque avuto ragioni ovvie per dubitare, il dipinto era infatti talmente scolorito che la gamma di colori sembrava assai più scura di quella abitualmente usata da Velázquez. Inoltre dopo numerosi interventi di restauro nel 1920, nel 1953 e nel 1965 il dipinto sembrava irrimediabilmente compromesso. Poco tempo fa durante la catalogazione dei dipinti spagnoli presenti nel museo Keith Christiansen ha chiesto al capo del dipartimento di conservazione, Michael Gallagher di dare un’ulteriore occhiata al dipinto. Gallagher non solo ha studiato attentamente l’opera ma ha avviato un accurato restauro che ha riportato in vita dettagli oramai persi e note di colore decisamente inedite. Sepolti da maldestri restauri c’erano tutti i tratti distintivi dello stile di Velázquez.
Convinto della paternità del dipinto Christiansen lo ha fatto periziare da Jonathan Brown, il più grande esperto americano di Velázquez e questi non ha potuto far altro che confermare la tesi: “Un occhiata è bastata” ha dichiarato Brown “Quel Velázquez mi è passato sotto il naso per tutta la vita e questa fantastica scoperta ha del fiabesco”. Ed anche noi siamo felici di aver ritrovato una nuova opera di Velázquez anche se in fin dei conti non è mai stata persa.
Photo Copyright: Ángel Franco/The New York Time