Il mondo dell’arte ha aggiunto un’altra bizzarra patologia che va ad unirsi alla ormai celebre sindrome di Stendhal, affezione psicosomatica sperimentata dal celebre scrittore che provoca tachicardia, capogiro, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d’arte di straordinaria bellezza. Questa nuova patologia si chiama Fairtigue, gioco di parole anglosassone tra fatigue e fair, vale a dire tra fatica e fiera.
Insomma la fatica da fiera dell’arte è una vera e propria malattia con tanto di sintomi. Vedere troppe opere attorno a sé provoca subitanee vertigini mentre la luce abbagliante innesca lancinanti emicranie. C’è poi l’eccesso di public relations tra addetti ai lavori che potrebbe seccare inevitabilmente la lingua. E che dire del mal di pancia provocato dagli improbabili snack della Vip Lounge. C’è poi il dolore articolare dovuto al continuo girar tra centinaia di stand. Se a tutto questo si aggiunge lo sconforto e l’incertezza per aver speso dei soldi per acquistare un’opera di incerto valore, allora a misura è colma. Visitatori, alla prossima fiera pretendete un servizio di ambulanza e dei medici pronti all’azione, la Fairtigue potrebbe colpire chiunque in qualsiasi momento.