In un’intervista a Der Spiegel, il dealer Thaddaeus Ropac ha spiegato che è disposto a “far arrabbiare molte persone” nel mondo del collezionismo d’arte, questo poiché Ropac, si è detto interessato ad “immettere” arte nel mercato piuttosto che venderla. Quindi al furbo Thaddeus non è importato un fico secco quando ha inaugurato la sua mostra dedicata ad Anselm Kiefer agli inizi di quest’anno con tutte le opere già vendute. Questo perché Ropac ha deciso di non fare affari con gli artfunds, gli investitori d’arte, o semplicemente chiunque entri “con una valigia piena di soldi”. Ai microfoni di Der Spiegel il gallerista ha inoltre dichiarato di odiare il falso glamour del mondo dell’arte e di voler istaurare un vero rapporto culturale con la popolazione parigina: “Io e Gagosian abbiamo aperto contemporaneamente un branch a Parigi ma la differenza è abissale. Gagosian ha deciso di piazzare la sua galleria in un aeroporto privato lontano dalla città, la mia galleria è invece situata nel cuore di Parigi. Voglio vedere i visitatori tutti i giorni e non solo i collezionisti. La mia galleria deve integrarsi con la vita culturale cittadina”. Insomma i buoni propositi ci sono tutti.