L'Arlecchino con specchio di Pablo Picasso approda a Napoli per una speciale mostra dedicata al capolavoro dell'artista d'avanguardia.
Il celebre dipinto Arlecchino di Picasso è in mostra a Napoli alle Gallerie d’Italia su via Toledo fino al prossimo 11 Settembre 2016. Uno dei capolavori più noti del pittore d’avanguardia tra i più famosi della scena di inizio Novecento è esposto nella mostra allestita a Palazzo Zevallos Stigliano.
La sede museale, gestita da Intesa Sanpaolo, ha accolto il famoso dipinto proveniente del Museo Thyssen-Bornemisza a Madrid per una mostra che racconta tutti i segreti degli arlecchini di Pablo Picasso. L’opera centrale è Arlequin au miroir (Arlecchino con specchio), fulcro dell’esibizione ma non l’unica opera sul tema che il pittore realizzò nel corso della sua carriera.
La tela appartiene infatti alla serie degli Arlecchini seduti che l’artista dipinse nel 1923. L’opera in oggetto conserva solo il cappello a punta della tradizionale maschera veneziana che in luogo del costume a rombi multicolore indossa qui la calzamaglia di un acrobata. Il volto, anziché essere atteggiato a furberia, ha un’aria malinconica e somiglia all’espressione di un Pierrot.
La contaminazione tra le diverse maschere e mondi in apparenza lontani tra loro fa di questa opera un pezzo davvero unico. Il richiamo alla prima produzione picassiana è evidente dal riferimento al mondo circense del periodo blu e rosa che accolse anche diverse maschere di Arlecchino e Pierrot, simbolo dell’artista emarginato.
La mostra partenopea è importante anche perché rimanda ad un’esperienza che Picasso ebbe proprio in questa città, quando vi si recò per visitare le vestigia dell’antica Pompei ma anche la tradizione iconografica della maschera di Pulcinella. Tematiche condivise con altri artisti quali André Derain e Gino Severini che si ispirarono anch’essi alle maschere tradizionali della Commedia dell’Arte come simboli metaforici della vita.
L’evento rientra nella rassegna L’Ospite illustre, di cui rappresenta il secondo appuntamento dopo il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina. Lo scopo è presentare al pubblico, attraverso brevi ma ricorrenti esposizioni, opere di rilievo del patrimonio artistico internazionale.