La pandemia di Coronavirus avrà pure costretto il settore a una nuova chiusura dei musei e delle mostre, ma questo non significa non rende noto come niente possa fermare la cultura. Un esempio? A Pescara il Museo di Arte Moderna ha trovato posto all’interno della vecchia sede del Banco di Napoli.
Un museo che riqualifica la città
Ovviamente per l’inaugurazione si dovrà aspettare, ma il progetto che ha preso vita nella cittadina abruzzese è senza dubbio tra i più interessanti degli ultimi tempi: il Museo di Arte Moderna è stato realizzato dalla Fondazione PescarAbruzzo nel palazzo tra corso Vittorio Emanuele e piazza Sacro Cuore. L’allestimento è di quelli che colpiscono in pieno petto qualsiasi appassionato di cultura, anche grazie a un uso importante di tecnologie di ultima generazione che danno modo di approcciare il visitatore in modo diretto e di facile fruizione. Il progetto del Museo di Arte Moderna di Pescara è stato con dovizia di particolari raccontato dal Presidente della fondazione alla base dell’iniziativa nel corso di un recente incontro della Commissione Cultura del comune di Pescara. Ha spiegato Nicola Mattoscio:
Il museo sarà uno dei tasselli del distretto culturale al quale PescarAbruzzo guarda come cardine di una nuova economia della conoscenza: un’economia che ha già consentito ad altri centri, che hanno subito periodi di crisi, di riposizionarsi.
L’esperto ha lanciato contemporaneamente un monito rispetto allo stesso, quello di evitare l’errore di cadere nel “provincialismo” dando piuttosto spazio a “sistemi di cambiamento diffusi e importanti”. E per riuscire, spiega non bisogna mettere da parte il dinamismo che deve essere tipico di queste realtà.
Esposizioni di grandi maestri del Novecento
Tecnicamente parlando la parte espositiva sarebbe già pronta a una eventuale inaugurazione e può contare su due collezioni importanti: al primo piano della struttura saranno affidate le opere donate da Alfredo Paglione nel 2019 e più nello specifico ben 130 pezzi tra dipinti e sculture, di diversi autori del Novecento tra i quali figurano Aligi Sassu e Pietro Cascella e alcuni importanti rappresentanti della Realidad spagnola.
Al secondo piano, sempre in esposizione permanente, saranno esposte le opere di Mario Schifano mentre il piano rialzato sarà dedicato all’arte nordeuropea e alle esposizioni temporanee.
Un progetto importante quindi, che per essere completato aspetta solo alcune autorizzazioni per quella che sarà la parte didattica dell’insieme e che finisca l’emergenza sanitaria in atto in Abruzzo e in Italia a causa del Covid-19.
Fortunatamente e nonostante tutto la cultura non si ferma e Pescara con il suo museo di arte moderna ne è l’espressione più diretta.