Dal 30 ottobre 2009 la Fondazione Merz presenta un progetto speciale dell’artista concettuale Lawrence Weiner pensato appositamente per gli spazi della Fondazione. L’artista americano ha scelto di relazionarsi con lo spazio del museo e con il lavoro di Mario Merz progettando 3 grandi opere posizionate sia negli ambienti interni che esterni della Fondazione.
Alla base del progetto c’è la storia dell’edificio, un’architettura industriale di grande valore storico per la città, che in origine produceva energia per le officine automobilistiche Lancia e che oggi è un contenitore di opere d’arte. Inoltre, come spesso accade nei lavori dell’artista, emerge una sottile riflessione sulla morfologia e geografia della città che lo ospita. “Mi è venuta l’idea di un semplice fregio che, di fatto, stabilisce il tono della relazione tra il mio lavoro e il lavoro di Mario. Mette i tre lati dell’edificio in una prospettiva perfetta, lasciando che quello che io ritengo essere un edificio bellissimo si elevi nel panorama” così introduce la mostra lo stesso Weiner.Weiner colloca le scritte in tre differenti luoghi della Fondazione: sul fregio della facciata, sui cerchi posti sul pavimento della vasca esterna e su una parete centrale nella sala espositiva. Ogni frase ha una forte relazione con lo spazio in cui è installata, ma si completa con le altre a creare un unico concetto.
Weiner utilizza caratteri di stampa eleganti e funzionali e monocromi d’effetto per comporre proposizioni, testi che descrivono processi, materia e relazioni. Rivolta al concetto di circolazione delle idee e dei significati, una singola affermazione può essere illimitatamente adattata ad una miriade di forme e di lingue. Le telegrafiche riflessioni teoriche dell’artista si posano su edifici, libri, piccoli oggetti, fino anche ad essere protagoniste di brani musicali e film. Il suo fare arte smaterializzando l’oggetto artistico in puro linguaggio ha contribuito ad una netta svolta nella storia dell’arte.
Secondo Weiner: 1. L’artista può concepire l’opera; 2. L’opera può essere fabbricata; 3. L’opera non ha bisogno di essere costruita. L’arte è qualcosa che l’uomo fa da offrire agli altri per far loro comprendere il proprio posto nel mondo. Le opere di Weiner saranno accompagnate, come di consueto, da opere di Mario Merz; tra queste una è stata selezionata su specifica richiesta dello stesso Weiner. Si tratta di un grande igloo con vetri, numeri e giornali che l’artista ha così commentato:”per me l’igloo rappresenta da sempre una pietra miliare posta nel mondo per continuare a ricordare il conflitto tra il bizantino e il razionale. Tra l’insieme e il particolare. Quasi come se la creazione di un’opera d’arte comportasse ogni volta un forte conflitto, degno di Dante”.