Per molti la vita è come una fiaba a lieto fine per altri invece la favola si trasforma in un vero e proprio inferno. Stephanie Seymour, la supermodel quarantunenne veterana di cataloghi, sfilate e paginoni centrali di Playboy è in rotta con suo marito, il celebre magnate Peter Brant. Come spesso capita in questo tipo di vicende familiari dell’alta società le pratiche per il divorzio non sono certo rose e fiori, anzi nella maggior parte dei casi si verificano scene tratte dal celebre film La Guerra dei Roses del simpatico Danny DeVito.
Il problema è che oltre sulla custodia dei tre figli della coppia i giudici dovranno pronunciarsi su di un’interminabile sequela di beni di grande valore attualmente contesi tra i due e qui entriamo nel settore dell’arte contemporanea. Già perchè la coppia, quando era ancora in comunione di beni, possedeva numerose opere d’arte. Stephanie Seymour in particolare vanta numerosi ritratti commissionati ad artisti del calibro di Julian Schnabel, Jeff Koons, Richard Prince ed anche il nostro beniamino Maurizio Cattelan, il quale per non perdere la sua proverbiale ironia ha creato un busto della famosa top model dal titolo Trophy Wife, in sostanza la scultura somiglia ad un trofeo di caccia con una bella donna al posto del leone o del cervo di turno. Stephanie Seymour avrebbe inoltre citato in giudizio il marito accusandolo di aver sottratto delle opere di sua proprietà. Secondo la modella Brant avrebbe fatto sparire, oltre alle opere già citate, un paio di fotografie di Cindy Sherman che erano appese nella sua dressing room ed alcuni disegni di Jean-Michel Basquiat che si trovavano invece esposti nel bagno. Ora permetteteci un piccolo sfogo ma tenere delle opere di Jean-Michel Basquiat in un bagno non ci sembra proprio una bella abitudine, noblesse oblige.
Tornando alla buffa vicenda, Peter Brant dal canto suo non è stato certo a guardare ed ha a sua volta accusato la ex-moglie di assumere psicofarmaci ed alcol. Secondo il magnate inoltre Stephanie Seymour sarebbe scappata con cinque opere di Andy Warhol, una foto di Cindy Sherman ed alcune cornici di TIffany che appartenevano appunto alla collezione di Brant. La modella, sempre secondo quanto affermato dall’ex-marito, avrebbe messo il bottino nel portabagagli del suo S.U.V. caricando le opere in maniera del tutto sconveniente, quasi fossero una racchetta da tennis o un pallone da calcio. Insomma viene quasi da pensare che nelle loro liti coniugali i due si siano tirati delle statuette di Jeff Koons al posto dei canonici piatti.
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