A poco più di un mese dalla fine di One & Other, la chiacchierata ed ormai famosissima installazione vivente di Antony Gormley (già ampiamente descritta in un nostro precedente articolo) che ha tenuto in scacco Trafalgar Square per cento scoppiettanti giorni, la celebre piazza di Londra torna a fare notizia ma stavolta per un evento artistico con fini ben più nobili.
Dal 16 novembre al 22 novembre Trafalgar Square sarà infatti teatro della mostra The Ghost Forest at Trafalgar Square, progetto installativo a cielo aperto dell’artista Angela Palmer. Per una settimana sarà possibile vedere esposti, come rare sculture monumentali, alcuni tronchi d’albero di nove differenti specie provenienti dalla foresta di Suhuma, situata nello stato del Ghana. I tronchi d’albero hanno l’obiettivo di creare un dibattito sul futuro di una delle più vulnerabili foreste pluviali esistenti al mondo. Il Ghana ha infatti perso il 90% della flora esistente all’interno della sua foresta pluviale negli ultimi 50 anni. Alla base di questa particolare installazione artistica c’è il desiderio di esprimere attraverso il mezzo artistico la connessione tra la deforestazione e gli sconvolgimenti climatici a cui il nostro pianeta sta andando incontro.
Alla distruzione degli ambienti boschivi segue inoltre l’estinzione di numerose specie animali. Il concept dietro la creazione di Angela Palmer è in sostanza quello di ricreare una foresta fantasma con tronchi d’albero che nella loro piena maturità possono arrivare fino a 50 metri di altezza. Giocando con lo spazio negativo formato dalla parte di albero mancante dai tronchi, l’artista crea una metafora sull’assenza ed il pericolo di perdere uno dei polmoni del pianeta terra.
In merito alla sua installazione Angela Palmer ha recentemente dichiarato: “Negli ultimi mesi ho trascorso molto tempo in Ghana osservando da vicino la situazione della foresta pluviale. Ho quindi scelto sette specie indigene di alberi caduti in condizioni naturali. Spero che una delle piazze più visitate del mondo dia il giusto risalto ad un serio problema di livello mondiale”.
Dopo Londra l’installazione si sposterà in una piazza pubblica di Copenhagen e sarà in visione proprio nei giorni della conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Noi di Globartmag siamo contenti che finalmente Trafalgar Square ha cessato di essere teatro di grottesche pantomime e spogliarelli improvvisati trasformandosi in forum attivo su uno dei più gravi problemi del nostro secolo.