I cittadini di New York che nei prossimi mesi avvisteranno degli uomini nudi sui tetti dei palazzi della città non dovranno allarmarsi e chiamare la polizia e non dovranno nemmeno pensare di essere stati colti da un’allucinazione collettiva perché in realtà le loro visioni saranno frutto di un’opera d’arte contemporanea.
L’artista inglese Antony Gormley, reduce dal chiacchieratissimo successo londinese della sua installazione One And Other al quarto plinto di Trafalgar Square (dove fra l’altro abbiamo avuto modo di vedere alcune scenette con nudità sia maschili che femminili), ha infatti deciso di installare 31 sculture raffiguranti se stesso privo di abiti nei dintorni del Madison Square Park. La manifestazione partirà il prossimo 26 marzo 2010 e si concluderà il 15 agosto 2010. Il progetto dal titolo Event Horizon è stato già esposto a Londra nel 2007 alla Hayward Gallery, l’associazione Madison Square Art, che ha già ospitato artisti del calibro di Roxy Paine e Jessica Stockholder, ha quindi fortemente voluto che la mostra si realizzasse anche nel cuore della grande mela.
Danny Meyer, presidente della Madison Square Art e proprietario del celebre ristorante Eleven Madison Park, ha recentemente emanato un comunicato stampa in cui si legge: “L’arte incoraggia il pubblico ad osservare l’architettura, la luce, il suono e le altre persone in una prospettiva del tutto nuova”.
C’è da dire che la mostra di Trafalgar Square ha dato notevole visibilità ad Antony Gormley che oggi si trova alla vigilia della sua prima mostra negli Stati Uniti. Mentre la Madison Square Art ha sinora organizzato mostre all’interno dei confini del Madison Square Park, il progetto dell’artista britannico uscirà fuori dal perimetro della zona verde. Gormley spera di riuscire a piazzare alcuni dei suoi doppioni completamente nudi sui tetti di alcuni palazzi importanti dei dintorni, l’artista ha infatti già adocchiato un edificio che raggiunge l’altezza massima di 55 piani. Insomma siete stati avvisati fino al 15 agosto se vedete replicanti nudi di Antony Gormley sui tetti di New York non preoccupatevi più di tanto, ma se continuate a vederli anche dopo quella data, allora forse sarebbe il caso di avvisare la polizia.
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