Il Centro Arti Visive Pescheria presenta una rassegna dedicata alla videoarte, che riunisce le opere video dei più interessanti artisti italiani delle ultime generazioni che si sono cimentati con questo linguaggio espressivo in maniera sempre sorprendente. La selezione tocca i diversi aspetti della videoarte, dai tableaux vivants di Vanessa Beecroft alla vita nelle periferie urbane di Botto & Bruno, alle sofisticate danze acquatiche riprese da Elisa Sighicelli. E poi Elisabetta Benassi, Eva Marisaldi, ZimmerFrei, Rä di Martino, Riccardo Previdi, Paolo Chiasera e Domenico Mangano. La rassegna verrà presentata da Ludovico Pratesi il 16 dicembre alle ore 19.00, e nell’occasione verranno trasmessi i lavori di Rä di Martino, Elisabetta Benassi e Botto & Bruno. Ecco il programma della manifestazione:
16 dicembre – 27 dicembre
Rä di Martino, Cancan!, 2004. Il video presenta una situazione al limite della normalità, in un’ambientazione straniante e ambigua, un uomo si traveste da donna e improvvisa un improbabile e forsennato cancan tragico e ironico al tempo stesso.
Elisabetta Benassi, Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 2004 Mona Lisa osserva il pubblico che la tiene sotto assedio nella sua stanza al Louvre.
Botto & Bruno, A concrete town, 2006 Il video nasce da una riflessione degli artisti sulle trasformazioni della città contemporanea dove spesso vengono sventrati interi quartieri senza tener conto della storia e della memoria dei luoghi. Girato in b/n in una giornata di pioggia, mostra un gruppo di operai intenti a rifare il manto stradale di una piazza.
28 dicembre – 3 gennaio
Eva Marisaldi, Fuori, 2006 Tutto il materiale visivo è generato al computer, così come la conversazione sul vento, che nasce dall’ interazione di Eva con George, un “chat bot” di ultima generazione. Gli effetti sonori sono stati sincronizzati all’ animazione in post-produzione. Le voci sono l’unica cosa reale.
Domenico Mangano, Twinkle Twiddle, 2009 In un luogo destinato a curare persone la luce, cosi come il buio, può cambiare tutto. Un set cinematografico nell’antica corsia ospedaliera del Santo Spirito in Sassia a Roma, luogo ricco di storia, di sofferenza e anche di morte diventa scenario di un noir dall’esito misterioso.
Elisa Sighicelli, Dance-Bound, 2007. Nel video dei cavallucci marini danzano intrecciando una coreografia tridimensionale in uno spazio buio. Il senso della profondità è indagato attraverso il loro movimento fluido e quasi impercettibile.
4 gennaio – 10 gennaio
Vanessa Beecroft, VB 52, Performance 6 ottobre 2003 – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino. Trentadue commensali (componenti della famiglia dell’artista, donne appartenenti alla nobiltà piemontese e modelle), prendono parte ad un banchetto della durata di sette ore.
11 gennaio – 17 gennaio
Paolo Chiasera, The Trilogy: Vincent, 2005. Il video è parte di The Trilogy, un progetto di Paolo Chiasera su Vincent Van Gogh, Cornelius Escher e Pieter Brueghel, attraverso il quale l’artista accomuna queste tre figure in chiave moderna. Catapultati nella realtà odierna e in luoghi a loro estranei, i tre cercano di ricreare la propria dimensione di artisti.
Riccardo Previdi, LAB, 2002 . L A B è il primo di una serie di laboratori multi funzione. In questo caso lo spazio è pensato per ospitare performance di musica elettronica. Questo video testimonia la costruzione di questa forma quasi organica che sembra sorgere naturalmente dal luogo in cui viene installata.
ZimmerFrei, Teenage Lightning, 2006. La strada e il tempo scorrono paralleli, semplicemente proiettati in avanti. Teenage Lightning è un road movie ai suoi minimi termini: una macchina, due ragazzi, una bambina e musica a tutto volume.