BASE/Progetti per l’arte presenta dal 18 dicembre un nuovo lavoro di Olivier Mosset appositamente ideato per Firenze dal titolo ZZ. Tre nuove opere, una scultura, un wall painting e una fotografia, sono gli elementi per stabilire una relazione inedita all’interno dello spazio di Base, con cui aprire una riflessione sull’esigenza e natura dei luoghi d’arte oggi.
Come afferma l’artista stesso: Il wall painting è un lavoro che ho presentato più volte ed è per me sempre un’esperienza nuova, visto che è realizzato in ambienti e contesti diversi. Per me la pittura in generale è una sorta d’illustrazione o un tipo di decorazione e con la mia parete monocroma voglio realizzare un esempio più radicale di decorazione. La fotografia, invece, è un’immagine serigrafata di una motocicletta Harley Davidson. Anche se è una foto, per me si costituisce come una “scultura” perchè nasce da una “personalizzazione” di questo stesso oggetto. La scultura “ZZ” si ispira per titolo e forma ad un progetto di Barnet Newman per una sinagoga, presentato nel 1963 al “Recent American Synagogue Architecture” del Jewish Museum di New York. Il titolo Zim Zum, che deriva da un termine ebraico (Tzim Tzum), rimanda all’idea di riduzione e concentrazione, ma Tzum è anche lo spazio attraverso il quale il potere creativo di Dio si manifesta e porta le cose ad essere. La mia scultura “ZZ”, come scrive Vincent Pécoil, aspira a una forma di trascendenza, ma installata nello spazio e posta sul suolo suggerisce un’ambizione più materialista. Il mio non è un gesto iconoclasta ma una forma di empatia…
Il progetto per Base nasce da “oggetti che non sono”, siano essi pitture, fotografie o sculture, e che nel loro rifiuto di parlare non smettono di ossessionarci per la loro presenza vivida e reale. Inoltre si apre una nuova questione sulla natura di quel dato contenitore che li contiene, BASE, e la città in cui si trova, ovvero Firenze.