Il Blitz artistico sembra essere diventato un vero e proprio must nella scena contemporanea ed in giro per il mondo sorgono eventi lampo che si concludono il giorno stesso del vernissage. Forse è il segno di questi frenetici tempi o forse è la volontà di lasciare un segno sfuggente ma incisivo. Sta di fatto che lo scorso 16 dicembre si è svolta a Londra l’evento blitz Logopop, mostra di nuove opere limited edition e site specific dell’astro nascente della street art britannica Sickboy.
Dopo il successo della sua personale dal titolo Stay Free tenutasi lo scorso anno, dove l’artista ha trasformato un edificio in stile Vittoriano in un parco giochi a tema, Sickboy è tornato con il suo stile stravagante, invitando gli appassionati d’arte a tuffarsi nelle straordinarie profondità della sua immaginazione. Con Logopop, Sickboy ha ricreato il simbolismo lisergico che caratterizza ogni sua opera, cambiando ogni volta le carte in maniera del tutto inaspettata. Tra installazioni, tags, graffiti e tecnologia digitale l’artista ha decisamente stupito il pubblico presente, che già lo acclama come il nuovo Banksy. La nuova collezione di opere presentate a Logopop è stata sviluppata nel 2009 con l’obiettivo di affinare le relazioni tra complessi e dettagliati lavori e semplici interventi urbani. Oltre alle opere originali, Sickboy ha presentato una vasta collezione di Logopops, opere di varie dimensioni che possono essere assemblate insieme dando ai collezionisti l’opportunità di creare un’ulteriore composizione e di possedere un pezzo decisamente originale dell’artista. In merito a tali opere componibili l’artista ha dichiarato: “i Logopops sono una mia invenzione, si tratta di una sorta di pallottola visiva al cervello. Essi passano attraverso i fitti livelli della mia creatività e semplificano il messaggio in qualcosa di tangibile e comprensibile ad un fugace colpo d’occhio”.
Vi abbiamo parlato di Sickboy come il nuovo Banksy, questo poichè anche l’artista proviene da Bristol, patria del movimento street art britannico. Sickboy è l’unico street artist ad usare un logo al posto del normale tag ed il suo logo rosso e giallo (conosciuto come The Temple) è presente in ogni parte del globo. Il giovane eroe è divenuto inaspettatamente celebre nel 2008 quando ha posto un enorme cuore dentro una gabbia di ferro proprio fuori dalla Tate Modern.