A 23 anni dalla morte del grande genio della pop art Andy Warhol, un esercito di persone ha dichiarato di aver lavorato fianco a fianco con lui nella Factory durante i gloriosi anni ’60 ed il trionfo delle rivoluzionarie serigrafie con i volti di Elvis Presley e Marilyn Monroe. Uno di loro però non ha mai avuto bisogno di urlare a gran voce il suo contributo dato alla Factory, perchè le sue fotografie parlano da sole. Stiamo parlando di Billy Name che ora vive in un piccolo appartamento vicino ad una stazione dei treni a New York.
Per sette anni dal 1963, da quando cioè Warhol gli mise in mano una macchina fotografica Pentax Honeywell, Name è stato il fotografo ufficiale della Factory catturando ogni singola immagine ed ogni singolo volto delle superstars che transitavano nella fabbrica del pop. Name lasciò il suo posto nel 1970, traumatizzato dal celebre incidente del 3 giugno 1968 quando Valerie Solanas, un’artista frequentatrice della Factory, sparò ad Andy Warhol e al suo compagno di allora Mario Amaya. Entrambi sopravvissero all’accaduto, anche se Andy Warhol in particolare riportò gravi ferite e si salvò in extremis. Billy Name superò quel trauma ma ormai era troppo disilluso dalla direzione troppo commerciale che la carriera di Warhol aveva intrapreso. Al momento dell’abbandono Name era in possesso di migliaia di negativi che documentavano ogni aspetto del mondo di Andy Warhol. Ma inaspettatamente alcuni mesi fa l’archivio di negativi del fotografo è andato perso. Name aveva lasciato i negativi in custodia al suo agente, Kevin Kushel, direttore dell’archivio dell’Associated Press.
Kushel si è ultimamente trasferito alle Hawaii e dopo non aver più risposto alle richieste di alcune immagini da parte di Name, ha definitivamente interrotto i contatti. A quel punto Billy Name ha chiesto indietro tutti i suoi negativi ma fino ad ora non ha avuto nessuna risposta. Questo fatto non ha solamente messo in allarme la cerchia di amici del fotografo ma ha allarmato diversi studiosi d’arte poichè le foto di Name rappresentano un documento storico dal valore inestimabile. Speriamo che i preziosi negativi tornino presto nelle mani di Name altrimenti l’umanità perderà una grande fetta della vita di Andy Warhol.
Photo Copyright: Tony Cenicola/The New York Times