Il mondo dell’arte contemporanea è ormai invaso da una miriade di tecniche creative. Sempre più giovani artisti infatti si avvicinano all’arte mediante la installazione site specific, la performance, la video arte, la net art ed i new media, abbandonando tecniche classiche come la scultura e la pittura.
Tale aspetto fenomenologico della scena internazionale ha fino ad ora, in un certo qual modo, offuscato un nutrito gruppo di artisti come Abigail Doan, Pat Hickman, Kazue Honma, Ed Bing Lee, Norma Minkowitz, Ruth Marshall, Barry Goldberg e Barbara Campisi, fino ad arrivare alla nostra Sissi (tanto per citarne alcuni). Tutti questi artisti sono accomunati da un unico intento e cioè si avvalgono di tecniche tradizionali che sfiorano le pratiche artigianali e domestiche. Questo combattivo manipolo di creativi ha abbandonato le gigantesche e pompose installazioni focalizzando la propria ricerca su tecniche povere e stabilendo un nuovo trend all’interno del sistema internazionale. Tale ritorno alle origini non è certo passato inosservato negli Stati Uniti che solitamente sono sempre attenti alle nuove tendenze. Infatti negli ultimi anni ben due musei statunitensi l’Hunderton Art Museum del New Jersey con la mostra Knitted, Knotted, Netted e l’Islip Art Museum di New York con la mostra Glass Art Now dedicano in questi giorni due grandi eventi a tali tecniche artistiche considerate desuete.
L’Hunderton Museum ha presentato una collettiva con 12 artisti che hanno realizzato incredibili creazioni all’uncinetto, tecnica probabilmente databile attorno all’era paleolitica quando gli esseri umani cominciarono a tessere abiti da fibre vegetali e pelli di animali. L’Islip Museum ha proposto invece una collettiva con 14 artisti che hanno realizzato notevoli opere con vetro soffiato e cera. Insomma se avete intenzione di intraprendere la carriera artistica ricordatevi che non avete bisogno di grandi mezzi ma solamente di una grande creatività.
Jolyn 24 Marzo 2017 il 19:07
Foster is great road to access 205 and for getting to and from cities like Damascus and Boring. Clogging it with cyclists and Dave’s Bread pedal carts will make it another parking lot of idling motorists.I would love to see the crash data comparing SE Foster to “similar streets in the City of Poa2ernd.t21;Strlet Cars are expensive to run and maintain. In an emergency, they’re not reliable. Buses are always the way to go. They’re versatile, they can adapt to new routes and have many fuel options.I predict Foster to become a cyclist death trap like N. Williams.