Alla Kunsthalle di Düsseldorf è ancora possibile visitare (fino al 28 febbraio 2010) un’interessante ed estrosa mostra dal titolo Eating the Universe – Food in Art. La mostra in sostanza è un’attenta riflessione sul termine Eat Art coniato dall’artista svizzero Daniel Spoerri che riprese gli intenti ideologici della celebre Cucina Futurista sviluppandoli in modo da far entrare le arti culinarie all’interno delle arti visive.
Dal 1968 al 1972 Spoerri fu proprietario di un ristorante a Düsseldorf in Burgpkatz e sucessivamente della Eat Art Gallery. Proprio in quegli anni il celebre artista decise di intraprendere la nuova avventura della eat art, caratterizzata da opere d’arte realizzate con materiali commestibili. In una mostra a Milano, Spoerri presentò opere di Yves Klein, Arman ed altri, tutte realizzate con il cibo e successivamente servite durante un banchetto. Il titolo della presente mostra Eating the Universe è ispirato a Peter Kubelka, professore di film e cucina alla Studeschule di Francoforte, che negli anni ’70 lo coniò per un Tv show sulla cucina come forma d’arte. Eating the Universe – Food in Art ripropone quindi il legame tra cibo ed arte ed il suo impatto sulla vita quotidiana. La mostra è divisa in due sezioni, una è concentrata sulle opere di Daniel Spoerri, in special modo su quelle create per la Eat Art Gallery. Questa parte storica della mostra presenta inoltre una replica della galleria di Spoerri. La seconda sezione della mostra è invece orientata su opere recenti e rivela la materia estetica dei prodotti edibili oltre che l’ossessiva complessità dei disordini alimentari legati agli ideali di bellezza. Inoltre questa sezione sottolinea l’importanza della cucina come ambiente creativo e socialmente produttivo. In questa seconda sezione, attraverso importanti prestiti internazionali, la mostra presenta opere di celebri nomi del contemporaneo quali Paul McCarthy, Joseph Beuys, Lili Fisher, Gordon Matta-Clark, Dieter Roth, Rikrit Tiravanija e Philip Ross.