Gli aeroporti sono generalmente posti affollatissimi, dove forte è la tensione di chi deve partire, molti fissano convulsamente i monitors per informarsi su eventuali ritardi o cancellazioni, altri invece osservano semplicemente le scritte lampeggianti per passare il tempo. Insomma i monitors degli aeroporti oltre a rappresentare un’imprescindibile fonte di informazione, contribuiscono inevitabilmente a far aumentare il tasso di frenesia e nevrosi nell’animo del povero viaggiatore di turno.
Per ovviare a questa grande fonte di stress il Los Angeles International Airport ha deciso di utilizzare i suoi monitor in maniera creativa ed ha lanciato un nuovo progetto pubblico che prevede la presenza di opere video create da 17 artisti. Stando a quanto dichiarato dagli organizzatori, i video saranno proiettati in ben due differenti locations permanenti all’nterno della sala degli arrivi del terminal Tom Bradley. Alcuni dei video sono già in visione ma gli organizzatori tengono la bocca ben cucita sul programma completo delle proiezioni che sarà svelato solo in estate. Gli artisti si sono cimentati in creazioni specifiche che appariranno su schermi montati alle pareti ed al soffitto.Il video wall dell’aeroporto di Los Angeles sarà quindi costituito da 25 schermi LCD da 46 pollici mentre sul soffitto saranno posizionati 58 schermi di eguali dimensioni. Gli artisti partecipanti provengono da diverse metropoli degli Stati Uniti. Il manipolo degli artisti locali è invece ben rappresentato da Todd Gray, Joseph Santarromana, Hilja Keading, Ryan Lamb, Steve Shoffner e Pascual Sisto.
Il costo dell’intera operazione è di 250.000 dollari ed i fondi provengono direttamente da uno stanziamento in parte pubblico ed in parte privato. Attualmente il Bradley Terminal è oggetto di alcune ristrutturazioni e sinceramente ci fa piacere notare che l’arte contemporanea fa parte di questo rinnovamento. Chissà, magari in un giorno lontano lontano anche i nostri nevrotici aeroporti ospiteranno sui loro schermi delle opere di video arte, per adesso l’importante è trovare un monitor che funzioni.