Londra – La Saatchi Gallery in collaborazione con Clear Channel Outdoor è in procinto di lanciare una campagna nazionale a supporto dei giovani artisti e delle persone interessate a comprare arte in questi tempi di recessione economica.
L’impero capitanato da Charles Saatchi ha infatti iniziato a tappezzare l’intero impero britannico con centinaia di posters con su scritto Free the artists, letteralmente liberate gli artisti. E’ l’ennesima trovata di una vera e propria volpe del mercato dell’arte che nel bene o nel male riesce sempre a catalizzare l’attenzione ed a far registrare con il suo sito Saatchi Online vendite annuali che si aggirano approssimativamente sui 130 milioni di dollari. La campagna Free The Artists non sarà certo destinata a restare tra i confini del Regno Unito. Il progetto prevede un battage pubblicitario persino in Italia, passando per Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti.
Charles Saatchi sa bene quanto sia difficile per gli artisti mostrare il proprio lavoro a potenziali collezionisti. Le gallerie per conto loro sono sempre impegnate a pubblicizzare l’opera dei propri artisti e non sono inclini ad introdurne altri nell’organico. Rimane quindi difficile per i giovani artisti che non hanno le giuste amicizie, farsi notare o vendere qualche opera. Per porre rimedio a questo e per notevole ritorno economico, dal 2006 Saatchi con la sua galleria online raccoglie le opere di artisti provenienti da ogni parte del globo per un totale di oltre 120.000 iscritti.
I compratori interessati possono visionare il lavoro degli artisti e comprarlo facilmente online. Il magnate dell’arte ha così l’immenso potere di controllare un’importante fetta delle nuove proposte del mondo dell’arte ed avere sempre a sua disposizione un vitale termometro sulle preferenze dei collezionisti. Seppur criticabile l’iniziativa di Saatchi ha comunque portato alla luce il talento di molte nuove proposte, non ultima la bravissima Vania Comoretti, artista già apprezzata nel nostro paese e vincitrice di uno Showdown, competizione indetta dal sito del gallerista.
Photo Copyright: Peter Mallet.