Si è inaugurata ieri alla galleria Monitor di Roma la doppia personale di Ra di Martino ed Adam Avikainein con due progetti inediti in un evento che ha abbracciato pittura e video arte in un singolo ed interessante momento. Globartmag era presente al vernissage in grande spolvero e con nostro grande orgoglio andiamo ora a proporre il resoconto di quel che abbiam veduto.
Partiamo con Ra di Martino: momento di estrema maturità visiva ed immaginifica di respiro internazionale per un’artista che rappresenta ad ora quanto di meglio possa offrire il nostro paese nel campo della video arte. L’ultima fatica August 2008 è un piccolo gioiello. Interno belga, dopo i primi dettagli in primissimo piano scopriamo un uomo ed una donna (Maja Sansa e Mauro Remiddi) immobili in una posa plastica su di una scalinata, un momento di attesa o di fuga che congela ogni emozione in un unico asettico gesto e che ricorda l’eterea consistenza statuaria di un Apollo e Dafne a ruoli capovolti.
I due personaggi dialogano fra loro attraverso una melodia le cui parole sono costituite dalle stesse notizie comunemente ascoltate in tv, ma trasformate in lirismo astratto e privo di pathos. La musica si riallaccia allo stesso sistema poetico di Laurie Anderson in un misto di minimal pop anni ’80 che ben si accosta all’intero contesto. Il montaggio fluido e la magnifica luce naturale che cade sui soggetti e sulle cose inanimate contribuisce a creare un mirabile contrappunto tra la freddezza espositiva ed il calore di una fotografia che ricorda quella dei capolavori tedeschi degli anni ’70, Thomas Mauch è infatti il nome che evocano tali colori.
Per quanto riguarda Adam Avikainein va fatto un discorso a parte, ci sentiamo di non poter esprimere un parere del tutto positivo per quanto riguarda un allestimento volutamente caotico che riprende in pieno lo stile dell’artista. Le opere in mostra rappresentano uno sperimentale e caleidoscopico horror vacui di forme e situazioni che stimolano senz’altro la curiosità dello spettatore ma che forzano un poco talune barriere estetiche e questo non è del tutto un male. Apprezzabile e del tutto riuscito comunque il tentativo di porsi contro i canoni della fotografia e della pittura anche se all’estero questo sembra sia diventato la regola. Controverso quindi il giudizio poiché controversa è la proposta ed è giusto che sia così per un artista che sicuramente saprà farsi ascoltare nel corso della sua futura carriera.
Photo Copyright: Ra Di Martino