Il 28 maggio scorso è apparso sul quotidiano La Repubblica, esattamente all’interno della cronaca di Roma, un inquietante articolo che getterebbe alcune ombre sul curatore del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia. Stiamo ovviamente parlando del prezzemolino VIttorio Sgarbi che avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni vistosamente polemiche contro il Maxxi progettato e realizzato dall’archistar Zaha Hadid.
Ovviamente Zaha Hadid non è certo rimasta a guardare ed ha sferrato un attacco decisamente pugnace contro il nostro Vittorione. Come molti di voi ben sapranno in questi giorni il novello museo romano ha finalmente aperto le sue porte. Al vernissage, pubblico e critica hanno lodato la creatura dell’architetto e tutti sono rimasti affascinati dal pregevole dialogo che la struttura riesce ad instaurare con le opere esposte. Ovviamente, come spesso succede, non tutti hanno gradito il progetto di Zaha Hadid. Vittorio Sgarbi ha infatti esagerato come al suo solito ed ha definito il Maxxi “non un museo ma un magnifico mausoleo nel quale (Zaha Hadid) potrebbe farsi seppellire“, parole pesanti e scellerate che hanno trovato una degna risposta. L’archistar ha infatti risposto: “Ma che ne sa Vittorio Sgarbi dell’arte contemporanea? La prima volta che l’ho incontrato, qui al Maxxi, ha scambiato i piloni all’entrata per installazioni”. Cosa che non può che farci sorridere.
Sgarbi ha continuato sostenendo che l’edificio non possiede uno spazio adeguato per esporre opere pittoriche di Lucian Freud o Jenny Saville ed anche a questo attacco Zaha Hadid ha replicato con un: “Sgarbi non sa nulla di architettura”, l’architetto ha infatti definito la sua creazione come una costruzione caratterizzata da una grande ricchezza di spazi. Insomma, se un talento internazionale come Zaha Hadid ritiene che VIttorio Sgarbi non sia “ferrato” in arte contemporanea, chissà cosa penseranno di lui gli addetti ai lavori del resto del mondo che parteciperanno alla prossima Biennale. Si prevedono tempi duri per la nostra reputazione.
attilio 6 Giugno 2010 il 14:43
Sono pienamente daccordo con Zara Hadid,e aggiungo che non e’ la prima volta
che il nostro(purtroppo) arrogante e presuntuoso “Sgarbi” prende delle cantonate. Dobbiamo purtoppo tenercelo perche’ come tutti i politici,una volta entrati nel giro non lasciano piu’ la sedia,e continuano a far danni,grazie agli amici politici,e non facciamo nomi che conosciamo. La responsabilita’ e’ degli
italiani che lo stanno ancora a sentire,e godono delle sue performans.mentre meriterebbe di ricevere uova marce,come era successo a Padova.Aveva ragione il suo proff. Zeri a non volerlo far laureare!
lucilla campioni 17 Luglio 2010 il 14:36
Secondo me Sgarbi farebbe meglio ad informarsi un po’ di più e meglio sull’arte contemporanea, la sua supponenza è intollerabile almeno quanto la sua ignoranza in materia. Le critiche, ovviamente, sono permesse a tutti, anche ad un critico come lui, specialmente se costruttive e non distruttive! Mi chiedo che ne sarà del nostro povero padiglione della Biennale, già tanto bistrattato in passato!
Raffaela Sannino 12 Settembre 2018 il 22:17
Più in generale non comprende e non conosce il grande salto evolutivo dell’architettura del ‘900, finalmente svincolata dall’assoggettamento agli ordini architettonici, dalla simmetria a tutti i costi, dalla chiusura delle piante vincolate ai muri portanti…la grande libertà compositiva del Movimento Moderno é la prima vera rivoluzione architettonica della storia. Con tutto il rispetto per il passato, che va tutelato e non abbattuto. I centri storici vanno protetti. Non si abbatte l’antico. Ma neppure puoi misconoscere la grande libertà compositiva che nasce e cresce con l’uso di c.a. ed acciaio. La Bauhaus di Gropius è stupenda.L’Architettura si evolve insieme ai nuovi materiali da costruzione.