Il linguaggio ha i suoi meccanismi e quando si entra nello specifico è possibile scoprire un mondo di sottoinsiemi che in sostanza regolano il nostro modo di esprimerci. A volte però questi meccanismi, queste consuetudini finiscono per trasformare ogni conversazione ed ogni scritto in una serie di luoghi comuni assai buffi. Prendete ad esempio le interviste agli allenatori di calcio, anche se la loro squadra è destinata a scontrarsi con l’ultima in classifica, le loro dichiarazioni saranno sempre caratterizzate da un turbinio di frasi del tipo “Sarà una partita dura, non esistono più le squadre cuscinetto, loro cercano il riscatto e ci daranno filo da torcere”.
Ebbene signori non stupitevi più di tanto poichè questi meccanismi sono largamente utilizzati anche nel mondo dell’arte contemporanea e molto spesso giornalisti, critici e storici rimangono impigliati in frasi circostanziali che oramai hanno perso significato, che non comunicano più nulla e proprio per il loro largo uso finiscono per distrarre il lettore. Andiamo a vedere quali sono i termini e le frasi più gettonate all’interno di testi e discorsi d’arte:“…le ricerche dei giovani artisti daranno vita a nuove sinergie creative…”
“…è un artista che compie un’analisi concettuale …”
“…per l’occasione l’artista ha creato un’installazione site specific…”
“…uno spazio espositivo che rappresenta un non-luogo…”
“…la pittura oramai è in calo, specialmente quella italiana…”
“…uno stile pittorico che per assonanza ricorda la Nuova Scuola di Lipsia…”
“…un gruppo artistico che crea opere multimediali ed interattive…”
“…un evento a 360 gradi, ad alto potenziale creativo…”
“…instaura un discorso sul territorio…”
“…ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo…”
“…dopo un periodo di grande successo negli Stati Uniti ha deciso di tornare in Italia…”
”…e’ un’arte sperimentale…”
”…è minimal…”
“…le sue opere affrontano temi come la memoria, la società e l’emarginazione…”
“…una mostra interdisciplinare che mette in risalto le nuove tendenze artistiche…”
“…l’evento mira a diventare una cartina al tornasole (o termometro) della giovane arte italiana…”
“…una creatività che parte dalle teorie di Heidegger…”
franco 18 Luglio 2010 il 03:59
Complimenti per il tuo blog
Micol Di Veroli 18 Luglio 2010 il 16:10
Grazie! continua a seguirci