A quanto pare gli italiani stanno perdendo interesse per l’arte contemporanea, almeno questo è quanto si evince da un sondaggio stilato dalla società Ispo. Secondo l’attenta analisi sul territorio, la crisi economica sta radicalmente cambiando il nostro paese ed i cittadini italiani alle prese con bollette, mutui ed altri pagamenti non riescono a trovar tempo e soprattutto i soldi per l’arte. Nel 2008 infatti gli amanti dell’arte erano circa 17,5 milioni di persone, vale a dire il 35% della popolazione totale. Purtroppo nel 2010, a soli due anni di distanza, il numero è sceso drasticamente a 13,5 milioni, vale a dire il 27% della popolazione totale.
Ovviamente queste cifre si riferiscono unicamente agli estimatori di arte in genere perché per quanto riguarda gli amanti dell’arte contemporanea le cose vanno ancor peggio. Nel 2008 erano infatti 9 milioni gli aficionados del contemporaneo vale a dire il 18% della popolazione mentre nel 2010 il tasso si è dimezzato ed è passato così a quota 4,5 milioni, sarebbe a dire il 9% della popolazione nazionale. E se tutto questo non bastasse a far perdere i capelli a galleristi ed addetti al settore, eccovi dati ancor più sconfortanti: sebbene 9 milioni di italiani sono concordi nell’affermare che l’arte è un investimento sicuro e redditizio, solo il 37% di loro ha intenzione di comprare un’opera d’arte entro l’anno e di questi solo il 10% ha acquistato un’opera nel biennio 2008-2010. I giovani tra i 25 ed i 35 anni del centro e del nord sembrano i più interessati all’arte mentre 30% sul campione di persone intervistate dichiarano che l’arte contemporanea è troppo difficile da comprendere.
Intanto 35 milioni di persone non capiscono la differenza tra arte moderna ed arte contemporanea. Insomma questi dati ci sembrano a dir poco disarmanti. Forse gli addetti ai lavori dovrebbero rendere l’arte contemporanea più accessibile e non puntare sistematicamente su di un esclusivismo criptico ed inconcludente che genera solo dubbi ed incomprensioni.
Hackatao 20 Luglio 2010 il 08:40
L’Arte contemporanea non fa molto per farsi amare. 🙂