I Colorama tornano finalmente in mostra

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Avete presente i Colorama? Bene per quanti di voi non li conoscessero i Colorama erano delle trasparenze retroilluminate stampate con un ingranditore speciale create dalla Kodak per pubblicizzare il proprio marchio. I Colorama erano immensi, tali fotografie che molto spesso fissavano scene di vita quotidiana americana, potevano raggiungere i 5 metri e mezzo di altezza e i 18  metri di lunghezza misure impensabili per i comuni apparecchi di stampa dell’epoca.

Stiamo infatti parlando del 1950 e la Kodak decide di piazzare le sue “foto più grandi del mondo” proprio dentro la Grand Station di New York. Per anni quelle gigantografie simbolo di un benessere e di un capitalismo ormai agli sgoccioli, hanno attirato l’attenzione di oltre 650mila turisti e passeggeri. Questo almeno fino al 1990, anno in cui la Kodak ha deciso di terminare la produzione di quelle meraviglie che descrivevano di volta in volta le giornate di vacanza, i paesaggi naturali fino ad arrivare a momenti storici come lo sbarco sulla luna. Oggi però in occasione del 60esimo anniversario del Colorama la Kodak ha deciso di prendere un’importante decisione, donando l’intera collezione che comprende 565 stampe originali affisse in 40 anni, alla Gorge Eastman House di Rochester nello stato di New York. Attualmente la casa museo ha già organizzato una grande mostra dal titolo Colorama che sarà ospitata fino al prossimo ottobre e successivamente andrà in tour in varie locations.

La mostra celebra l’immensa potenza visiva delle celebri stampe e rende omaggio ad un processo che ai tempi richiedeva grande abilità e tecnologie avanzate. Ogni stampa impegnava infatti un intero pool di professionisti della Kodak che occasionalmente erano diretti da celebrità d’eccezione come Norman Rockwell o Ansel Adams. Inoltre, secondo quanto affermato dalla Eastman House, i primi tempi le immense fotografie ancora bagnate dagli acidi di sviluppo venivano messe ad asciugare all’interno della piscina (svuotata) del centro ricreativo degli impiegati Kodak, mica male come recipiente fotografico.

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