Inaugura l’8 agosto la nuova edizione della rassegna di arti visive del Festival Euromediterraneo di Altomonte, curata dall’artista Gianfranco Grosso, dal titolo Contemporaneamente Arte, tra realtà e visioni.
Dopo il successo di pubblico e critica dello scorso anno, che ha visto le sale dell’ex convento domenicano fregiarsi delle opere dell’artista americano Paul Russotto a cura di Alan Jones, delle visioni concettuali di Gianni Piacentini -Due video, un progetto ed un palloncino-, con le opere di Daniela De Paulis, Luzia Hürzeler, Alessandro Piangiamore e Jonathan Monk, oltre che un percorso dalle origini alla contemporaneità degli artisti Mimmo Rotella e Serafino Maiorano, tramite -Galleria in vetrina- del Centro d’Arte La Bussola di Cosenza, quest’anno il -menu’- include 6 eventi, tra cui uno sulla facciata della Torre Normanna. Il primo dei progetti, Cercasi immagine, a cura di Alan Jones, raccoglie le opere degli artisti Bixio Braghieri, Marco Cascella, Pierpaolo Lista, Salvo Mauro, Giacinto Occhionero, Lucio Spinozzi e Lisa Wade, i quali, attraverso il linguaggio piu’ antico, quello delle immagini, su cui e’ incentrato un gioco di parole, battezzano il ruolo dell’artista quale cultore del proprio stato d’animo, della libertà personale, da cui ogni immagine prende forma, oltre l’attuale conformismo mediatico che – secondo lo stesso Jones – impone un annichilimento della crescita culturale e colloca l’-immagine- in una realtà infantile di consumismo.
La personale di Seboo Migone, dal titolo, Quello che la montagna nasconde, con testo di Stella Santacatterina, per la prima volta ad Altomonte, rappresenta, attraverso opere di pittura e scultura, un’investigazione di paesaggi antropomorfi in cui si nascondono facce e animali, personaggi -orfani-che l’artista scopre tra Londra e la Toscana.
Il terzo dei progetti, selezionati da Grosso, e’ un percorso di video-installazioni di Anna Milano Care’, denominato Sofia, in cui lo spettatore entra in contatto con le tracce biografiche dell’artista, specchiandosi con il proprio -io- in evoluzione.
Ancora video-art nella performance di Daniele Spano’, con testo di Graziano Graziani, dal titolo Forget Full, che a partire dal mapping della facciata della Torre -Pallotta-, uno dei momumenti storici (1050) piu’ caratteristici del borgo , eseguirà delle video proiezioni che interagiscono con la geometria della struttura, con l’obiettivo di riavvicinare le persone allo spazio storico e riacquistare un rapporto di -pacifica- convivenza con il territorio, tramite una riflessione intima.
Lo spazio e il design sarà ancora protagonista nelle opere degli architetti Paolo Manganaro, Matteo Malevolti e Marco Sorito, in ONarch_ONdesign forme colore sperimentazione, che ripercorrono le esperienze maturate nei campi dell’urbanistica degli spazi pubblici e privati, dalla residenza all’industrial design.
Non mancherà la seconda edizione di Galleria in vetrina che ospiterà il contenitore Ex elettrofonica con l’allestimento Instead of here, a cura di Beatrice Bertini, uno dei piu’ affascinanti e stravolgenti concept architettonici dello spazio espositivo. Le opere di tre artisti, Claudia Zicari, Davide D’Elia e Delphine Valli, interagiscono con lo spazio creando un’opera unica irripetibile, stimolando nell’osservatore una continua immaginazione che si evolve nel tempo e genera nuove sensazioni rispetto al contesto originario da cui l’opera e’ stata -strappata-.
Contemporaneamente Arte, tra realtà e visioni porta avanti una ricerca sulla visione introspettiva dell’osservatore che e’ il fil rouge su cui si basano tutti gli eventi; l’immagine e lo spazio riacquistano una funzione contemporanea, in cui lo spirito e l’intimità trovano pace e libertà.