Era da qualche tempo che non parlavamo di Jeffrey Deitch, novello direttore del MoCa di Los Angeles, nonché ex proprietario della celebre galleria Deitch Projects. Ebbene molti di voi si staranno sicuramente chiedendo quali saranno le prossime mosse del direttore all’interno della sua nuova istituzione museale, il mistero è presto svelato: Deitch punterà tutto sulla street art.
Alcuni artisti di Los Angeles, assieme a galleristi del luogo avevano già da qualche tempo messo in giro voci su una possibile mostra di street art all’interno delle mura del MoCa ma in settimana Deitch ha rotto ogni indugio ed ha presentato il programma per una mostra che si terrà nel 2011: ” Nel corso delle prossime settimane daremo il via ai comunicati stampa, per adesso stiamo ancora definendo alcuni particolari con i nostri sponsors. Comunque sia la mostra in questione sarà la più grande retrospettiva sulla storia del graffiti e della street art mai presentata in tutti gli Stati Uniti” e queste affermazioni non possono che ravvivare il nostro interesse su quello che si preannuncia come la consacrazione definitiva della street art in ambito istituzionale, se ancora se ne sentiva l’urgenza. Secondo quanto dichiarato da Deitch la mostra prenderà il titolo di Art in the Streets, da non confondersi con Born in the Streets, altra manifestazione recentemente ospitata dalla Fondazione Cartier di Parigi. Il direttore ha aggiunto però che la sua mostra sarà molto più grande e completa: “Un evento di questo livello non è stato mai organizzato da nessuna parte”. Certo la scelta della tematica principale non ha stupito nessuno visto che Deitch sin dagli anni ’70 ha avuto a che fare con artisti puramente street quali Lee Quinones, Futura, Fab 5 Freddy, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e recentemente nella sua Deitch Projects ha messo in mostra opere di Barry McGee e Shepard Fairey, due protagonisti dell’immediato contemporaneo.
Art in the Streets partirà proprio dagli anni ’70 per arrivare fino ai giorni nostri, includendo stars come Space Invader e Banksy che si è detto già molto emozionato per il grande evento o almeno queste sono le parole del suo assistente Holly, visto che Banksy agisce nel più completo anonimato. 25 artisti saranno chiamati ad esporre installazioni ed a eseguire murales appositamente per la mostra ma in totale gli artisti ospitati saranno più di 100.