OPEN CITY è un progetto sulla multiculturalità che si svolge a Modena dal 9 ottobre al 9 novembre 2010. OPEN CITY intende identificare la città come uno spazio aperto e multiculturale, luogo di scambi e di incontri, di libertà ed equità, a cui fanno riferimento le installazioni urbane, gli interventi di artisti e scrittori, le performance teatrali, di musica e video presenti in programmazione.
Il laboratorio culturale aMAZElab di Milano organizza, nell’ambito del progetto internazionale GOING PUBLIC 2010, vincitore del Premio ‘Cultura’ della Comunità Europea e in collaborazione con il Circuito Biblioteche Civiche di Modena, Ert – Emilia Romagna e Vie Scena Contemporanea Festival, una serie di eventi sul tema della migrazione e dell’accoglienza. La manifestazione intende esplorare le terre di confine tra letteratura, urbanistica, arte e teatro, proponendo testimoni e studiosi della narrazione e dei suoi legami con l’oralità, oltre ad artisti internazionali impegnati con installazioni negli spazi pubblici della città.aMAZElab presenta il progetto OPEN CITY / Città Aperta, a cura di Claudia Zanfi, nel quartiere Crocetta di Modena, zona retrostante la Stazione Ferroviaria, area a forte densità di immigrazione straniera e teatro di un ampio degrado sociale ed edilizio. Attraverso la partecipazione della comunità locale e il coinvolgimento di gruppi multiculturali, il progetto intende attivare un’azione di recupero sociale, inserendosi nei più ampi programmi di riqualificazione urbana della fascia ferroviaria.
OPEN CITY inaugura sabato 9 ottobre con un simposio sul tema del viaggio, della mobilità e delle migrazioni, con uno sguardo specifico all’area Balcanica, attraverso le testimonianze dirette di autori italiani e stranieri, tra cui: Alterazioni Video (Collettivo di artisti, presenti alla Biennale di Venezia), TooA-Francesca Cogni e Donatello De Mattia (ricercatori e video artisti), Edi Muka (Direttore della Biennale di Tirana), Emina Vukovic (giornalista Milano/ Sarajevo).
Al termine della tavola rotonda in occasione un’orchestra interetnica con musiche balcaniche accompagna il pubblico e i cittadini all’inaugurazione della mostra/installazione, ospitata dal centro di ricerca urbana Laboratorio della Città, composta da progetti site specific di oltre 40 artisti internazionali invitati a partecipare al progetto, tra cui: Thomas Hirschhorn, Marina Abramovic, Pavel Braila, Maja Bajevic, Adrian Paci, Marina Grzinic, Anton Petrov, Calin Dan, Armin Linke, Danica Dakic, Oliver Musovik, Anton Petrov, Tadej Pogacar, Stefano Romano, Igor Sovilj, Biljana Stefanovska, Zaneta Vangeli, Shoba, Balkan Depot/Tomislav Terek, Yane Calovski. L’installazione, realizzata con fotografie, mappe e disegni, rappresenta un grande mosaico che raccoglie le idee, le emozioni, i ricordi degli artisti che sono stati invitati a ripensare e investigare il complesso territorio dei Balcani e il concetto di ‘città aperta’.
Sempre in occasione di OPEN CITY la Galleria Civica di Modena ospita un progetto speciale con l’opera video Centro di Permanenza Temporanea di Adrian Paci, reduce dal successo della Biennale Arte di Venezia. Contemporaneamente, ci saranno altri importanti momenti che animano la città di Modena, da ricordare sono: la riapertura del Teatro del Tempio presso il multietnico quartiere Zona Tempio al di là della ferrovia; l’avvio del Festival Teatrale VIE; la presentazione della rassegna letteraria Parabole con letture e racconti sui migranti e la proiezione del video di Franco Vaccari “Lontano da…” dedicato alle badanti dell’Est Europa, prodotto da aMAZElab.