I nostri lettori sapranno benissimo quanto certe parole siano un vero e proprio tabù per il mondo dell’arte, un sacrilegio o una sorta di bestemmia che non dovrebbe mai essere proferita. Ornamento ad esempio sembra uno di quei termini da evitare tassativamente se si vuole affrontare una corretta esegesi di una data opera.
Eppure l’ornamento è una caratteristica ancestrale all’interno della quale si è sviluppato il senso dell’astratto. Nulla di grave quindi se all’interno di un dipinto o di qualsiasi altra manifestazione creativa, un artista scelga di innestare alcuni motivi ornamentali. D’altronde non vedo come altro si potrebbero definire i segni dell’opera vincitrice del Turner Prize 2009, creata dall’acclamato artista Richard Wright. Artigianale è un altro di quei termini vietati, ma appare chiaro che è proprio la mancanza della componente artigianale ad aver esasperato l’arte concettuale e l’arte contemporanea in genere, conducendola in sentieri fitti di idee vuote ed inconcludenti oltre che decisamente brutte. A Sol LeWitt non interessava la parte artigianale dell’opera, il suo processo esecutivo. Per lui l’idea era il fulcro della concezione di un’opera , i suoi Wall Drawings erano innanzitutto pensati, poi potevano essere eseguiti da chiunque, attraverso delle istruzioni mandate via fax. Ma stiamo parlando del genio Sol LeWitt, colui che ha scritto Sentences on Conceptual Art. Se pensiamo invece che Jeff Koons per eseguire i suoi cagnolini ed i suoi pupazzetti colorati non solo non interviene artigianalmente ma lascia anche alla sua schiera di collaboratori l’ideazione dell’opera. Allora c’è qualcosa che non va ed un poco di sano lavoro artigianale non guasterebbe.
Infine l’ultimo termine da non usare mai è Arredativo, si capisce che si parla di arte e non di mobilio e non mi sognerei mai nemmeno per un secondo di accostare un’opera ad un complemento d’arredo. Molti collezionisti però comprano giovane arte non per investimento ma per il gusto di avere nella propria casa una creazione che ammirano e che amano. I cavernicoli ad esempio creavano arte per arredare le loro primordiali dimore, il loro era quindi un processo Artigianale, ornamentale ed arredativo. Strana la creatività.
Photo: Sol Le Witt, Tate, Liverpool
Giorgia 16 Ottobre 2010 il 14:53
Beh lo stencil di Richard Wright è assolutamente decorativo, sfido a trovarci un significato!
Micol Di Veroli 16 Ottobre 2010 il 16:25
Si, una soluzione decorativa,
secondo me il significato si nasconde nell’effimera consistenza della sua natura. Dopo la mostra l’opera è stata rimossa, come gran parte della produzione di Wright…
Torna a Trovarci, Giorgia!
Micol