Vorremmo oggi porvi di fronte ad una realtà che noi di Globartmag avevamo già subodorato. Senza troppi preamboli vorremmo fare un piccolo esperimento: prendere in esame le mostre organizzate al MAXXI di Roma dalla sua apertura ufficiale fino al prossimo dicembre e confrontarle con quelle del MoMa di New York. Qualcuno sicuramente salirà in cattedra e dichiarerà che non si possono fare confronti di questo tipo, che il MoMa gode delle sovvenzioni dei privati e quanto altro.
Noi invece pensiamo che il Maxxi sia un edificio che può reggere (se non vincere) il confronto con altre prestigiose istituzioni internazionali e se si concepisce un’architettura del genere bisogna anche valorizzarla al meglio. Parlando però di contenuti le cose cambiano, ma lasciamo parlare i fatti. Il MAXXI fino ad ora è stato in grado di offrire questo:
30.05.2010 – 12.09.2010 Kutlug Ataman. Mesopotamian Dramaturgies.30.05.2010 – 07.11.2010 Gino De Dominicis: l’Immortale 04.12.2010 – 13.02.2011. 30.05.2010 – 26.09.2010, MAXXI_HADID Il progetto del MAXXI.
26.08.2010 – 25.09.2010 Celebrazioni dei 50 anni dei Giochi della XVII Olimpiade.
08.10.2010 – 07.11.2010 a lezione con Carlo Scarpa.
21.10.2010 – 14.11.2010 Armin Linke. Il Corpo dello Stato.
04.12.2010 – 13.02.2011 Contemporaneo.doc/DOCVA L’archivio di Careof & Viafarini.
16.12.2010 – 06.03.2011 MAXXI Cantiere d’autore, Racconto fotografico.
In tutto fanno 8 mostre ma va detto che i visitatori sono stati tantissimi, a riprova del fatto che il pubblico ha bisogno di un grande museo per l’arte contemporanea. Attualmente il MoMa di New York ha invece ben 17 mostre in corso, tra cui una retrospettiva sul pop con opere di Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg ed Andy Warhol, una sulla nuova fotografia con opere di Roe Ethridge, Elad Lassry, Alex Prager e Amanda Ross-Ho, una sulle donne in fotografia con opere di Diane Arbus, Berenice Abbott, Claude Cahun, Imogen Cunningham, Rineke Dijkstra, Florence Henri, Roni Horn e Nan Goldin ed una mostra sull’espressionismo astratto a New York con opere di Jackson Pollock and Barnett Newman, Willem de Kooning, Mark Rothko, Lee Krasner e David Smith. Insomma il divario è imbarazzante, bisogna fare di più, bisogna guardare all’estero con grande spirito di confronto. Questa situazione di stasi è inaccettabile, migliorare si deve, poichè il MAXXI è troppo importante per restare vuoto.