Giovedì 16 dicembre 2010 la galleria Dora Diamanti arte contemporanea di Roma presenta al pubblico Somnum, prima personale in Italia dell’artista spagnolo Federico Granell. All’interno della falsa immobilità del sonno la mente umana ritrova la sua soddisfazione allucinatoria ad ogni istinto più recondito. Il profondo abisso della fase REM (Rapid Eye Movement) è quindi un processo consumatorio delle nostre emozioni e delle nostre pulsioni, un misterioso universo di suoni ed immagini cha appaiono come reali.
In questo frangente, la coscienza abbandona il suo involucro terreno, accedendo ad una condizione spirituale che permette di osservare il mondo da un punto privilegiato, senza vincoli d’azione e costrizioni comportamentali. Il pensiero, colto nel suo stato più selvaggio ed incontaminato, restituisce visioni che si trasformano in vere e proprie architetture sensoriali. Avviene quindi il manifestarsi di un mondo nuovo, una città abitata che può essere scrutata dall’alto, senza la necessità di cambiare l’ordine delle cose e senza essere notati. Questo delicato meccanismo emozionale è alla base di Somnum, evento che rende oggettiva una complessa rete di significati astratti.
L’artista spagnolo Federico Granell compie all’interno degli spazi della galleria una vera e propria rappresentazione reale della fase REM. Nella sala sottostante trova posto un corpo avvolto dalla luce, intento a sollevarsi dalla propria fisicità per giungere oltre ogni recinto della coscienza. Il livello superiore è invece costellato dalle immagini che la mente riesce ad afferrare all’interno del suo nuovo universo. Tra installazioni oniriche e visioni al limite tra la realtà e la metafisica, l’arte di Granell è quindi un’attenta indagine sulla natura umana e sul comportamento sociale. La luce e l’aura di energia che catturano la superficie divengono una sorta di ponte tra due dimensioni ed anche il tempo si scioglie in un liquido alternarsi di stati di coscienza ed incoscienza, attraverso i quali scorre l’esperienza terrena.
Vi sono inoltre due momenti ben definiti all’interno delle opere di Federico Granell, in quelle pittoriche infatti i personaggi sono saldamente ancorati a terra, come a voler ribadire la loro presenza all’interno della società contemporanea. Nelle installazioni invece, i soggetti si elevano verso un processo di ascesa alla volta celeste che non ha più nulla di terreno.