La Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea di Roma presenta il 22 gennaio la mostra personale di Giulia Piscitelli dal titolo Rischi minori, la prima a Roma e la più ampia tra quelle sinora realizzate dall’artista. Curata da Stefano Chiodi, la mostra raccoglie un nutrito gruppo di opere che testimoniano un percorso tra i più originali del panorama artistico degli ultimi anni.
Giulia Piscitelli rivolge alla contemporaneità uno sguardo acuto e imprevedibile, in cui l’esplorazione della dimensione quotidiana, in chiave sociale e individuale al tempo stesso, porta allo scoperto tratti grotteschi e paradossali, un umorismo amaro e malinconico che si mescola a un’aggressiva ironia. Utilizzando un’ampia gamma di mezzi espressivi – dal disegno al video, dalla pittura alla fotografia e all’installazione – l’artista agisce di volta in volta con il distacco dell’etnologo e la partecipazione empatica del testimone privilegiato; le zone marginali delle città e le periferie industriali diventano lo scenario ideale di una ricerca che ha come oggetto un’umanità dispersa, confusa, dalla vitalità contraddittoria, che nei suoi tic, nelle sue ossessioni, nella sua frammentata routine esistenziale appare incarnare una condizione comune a tutti nell’epoca attuale.
Il percorso della mostra si snoda tra installazioni, proiezioni video, fotografie, “pitture” e lavori su carta, in cui tornano alcuni temi cari all’immaginario dell’artista: il contrasto tra fragilità e resistenza, la sfera del “lavoro” e quella del corpo, le mitologie del potere e del denaro, l’attrito tra dimensione politica e soggettività, il lavorio del tempo e della memoria. L’insieme comprende, tra altri elementi, la complessa installazione Protocollo, centrata sul trauma della malattia, “smontato” nelle sue componenti mentali e fisiche, una serie di abiti da lavoro, racchiusi nel lattice sino a trasformarsi in “oggetti” ormai inutilizzabili, un gruppo di video realizzati tra anni novanta e duemila in cui l’artista rivolge la sua attenzione allo scenario domestico e alla dimensione psichica attraverso immagini che equivalgono a dispositivi di risensibilizzazione, a macchine mentali il cui compito è rendere visibili traumi e conflitti, sino a Windows, raffigurazioni astratte di finestre osservate nel corso di viaggi. Con Rischi minori Giulia Piscitelli offre un quadro esauriente delle complesse sfaccettature della sua opera e insieme la misura della sua forza e della sua autenticità.