Ecco a voi un oroscopo semiserio dell’arte contemporanea del 2011. Alcune previsioni forse si riveleranno azzeccate altre non si avvereranno mai, ma questo è l’imprevedibile mondo dell’arte. Bando alle ciance e partiamo subito col servizio:
I musei di arte contemporanea si apriranno a nuove prospettive. Sappiamo bene che i direttori di alcuni musei espongono solo artisti di determinate gallerie. Così facendo ci si dimentica di agire per interesse pubblico e si agisce per interesse di una ristretta cerchia di amichetti. Tutti sono contenti e le quotazioni degli artisti salgono. Inciuciare meno è la parola d’ordine.
I giovani artisti avranno maggior controllo sulle loro carriere. Oramai il mondo di internet mette a disposizione diverse soluzioni per mostrare il proprio lavoro o stringere accordi tramite i social networks. I giretti poco chiari di certi dealers opportunisti sono noti a tutti, evitare quindi di subire una strumentalizzazione del proprio lavoro ed agire sempre di più in modo indipendente. L’oracolo consiglia spregiudicatezza.
Le istituzioni comprenderanno l’importanza di una Project Room. Se non si coltiva un vivaio, difficilmente si avrà un buon raccolto futuro. I Musei e gli spazi istituzionali sparsi per tutta Italia dovranno quindi concedere una briciola anche minima alla giovane arte locale. Anche di poco si campa.
I curatori saranno meno superstar. Bisognerebbe comprendere che quantità non è sempre sinonimo di qualità ed anche confondere celebrità per qualità è un grave errore. C’è una gran voglia di ammirare progetti seri e non ammassi di calcestruzzi ed affini buttati alla rinfusa sul suolo. L’oracolo consiglia saggezza.
Le gallerie agiranno meglio dei musei. Abbiamo visto in questi ultimi tempi alcune mostre in galleria che erano di gran lunga migliori di un evento museale. Un pizzico in più di grinta ed anche il settore commerciale avrà una sua funzione socioculturale.
I giornali dell’arte si apriranno ad una critica seria. Sinceramente siamo stufi di recensioni che si tramutano in spot pubblicitari. Ogni tanto è sano far qualche critica negativa, per la crescita di artisti e spazi espositivi. Tutto è bello tutto ci piace solo per il piacere degli inserzionisti non può essere anche la regola del 2011. Verità è la parola d’ordine.
La censura verrà abolita dal mondo dell’arte. Niente più opere rimosse o discriminazioni di sorta. L’arte è nata libera e così deve restare. Libertà è quindi il dogma del 2011.