L’Accademia di Francia – Villa Medici di Roma inaugura il 20 gennaio EUROPUNK, la prima mostra a respiro internazionale che presenterà la produzione alternativa nel campo delle arti visive, nella seconda metà degli anni 1970, in particolare quella realizzata nel Regno Unito e in Francia, ma anche in Germania, Svizzera, Italia e Olanda.
Metterà in valore personalità quali Jamie Reid, che inventò il celebre volto della regina con gli occhi e la bocca coperti dal nome della band dei Sex Pistols e dal titolo della canzone God Save the Queen, Malcolm McLaren, ideatore, manager e deus ex machina della stessa band, o il team francese Bazooka (costituito da Olivia Clavel, Lulu Larsen, Kiki Picasso, Loulou Picasso, Ti-5 Dur, Bernard Vidal e Jean Rouzaud) di cui sarà esposta l’abbondante produzione di questo movimento rimasta anonima per molto tempo e scovata dopo una lunga ricerca attraverso l’Europa.
Verranno riuniti per la prima volta più di 550 oggetti, alcuni dei quali ben noti, altri inediti quali abiti, fanzine, poster, volantini, disegni e collages, copertine di dischi, filmati, ecc. provenienti da collezioni private e pubbliche. Drammatizzando l’incredibile qualità e vitalità di questi metodi alternativi di creazione artistica la mostra inviterà a scoprire come la controcultura del punk abbia rappresentato sia un desiderio di fare tabula rasa del passato che un rinnovo culturale profondo. Questo movimento è a tutt’oggi sinonimo di nuova energia e del principio di massima libertà creatrice, dalle profonde radici politiche e dagli ampi effetti sociali e artistici. La mostra si aprirà con il primo passaggio televisivo dei Sex Pistols nel 1976 – data ufficiale di apparizione del movimento punk – nel programma “So It Goes”, per la Granada Television di Manchester, e si chiuderà con il primo passaggio dei Joy Division sulla BBC nel 1979.
Il lasso di tempo ci permette oramai di avere una visione storica della dimensione artistica di questo movimento e di poter analizzare le qualità estetiche del lavoro di persone che hanno fatto la storia del punk nell’arte, e che oggi sono presi sempre più ad esempio da una nuova generazione di artisti. Da un punto di vista musicale il movimento punk è stato ampiamente sviscerato da conoscitori e testimoni oculari quali Jon Savage – scrittore e storico, il cui celebre England’s Dreaming, tradotto in molte lingue, è divenuto il libro faro per la comprensione del movimento – e Jerry Goossens – giornalista che ha partecipato al movimento punk olandese ed è oggi considerato tra i più grandi conoscitori del fenomeno in Olanda – che offriranno un loro contributo con testi inediti scritti per il catalogo di questa mostra.