La mostra raccoglie le opere di 18 studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti e rappresenta l’esito conclusivo di un percorso svolto con i docenti dell’Accademia, in collaborazione con la Fondazione Camis de Fonseca e l’Istituto di Studi Storici “Gaetano Salvemini”, intorno al tema della Shoah. Partendo dall’analisi storica e artistica della rappresentazione della Shoah gli studenti hanno costruito nuove modalità di espressione e nuovi linguaggi iconografici. Il percorso che ha portato alla mostra si è incentrato sulla riflessione intorno agli aspetti psicologici, antropologici e storici che comportano la costruzione dell’immagine del nemico, fino a demonizzarlo e a volerne lo sterminio. A partire da questa consapevolezza gli studenti hanno tradotto la percezione soggettiva della memoria di quell’evento in una espressione artistica e creativa.
Il tentativo di rappresentare la Shoah attraverso l’arte che questa mostra propone nasce da una riflessione culturale ma soprattutto da una condivisione umana del dramma vissuto da milioni di persone, deportate e uccise nei Lager nazisti, e dalla convinzione che anche il dolore può e deve essere rappresentato. La conoscenza storica si trasforma così da parte delle nuove generazioni in un adattamento personale e artistico di quel dramma non personalmente vissuto. Le opere trasmettono infatti l’impressione di un coinvolgimento emotivo profondo, ma anche un senso di responsabilità e consapevolezza civile. Per tenere viva la memoria della Shoah oggi non ci si può più affidare soltanto alle fonti documentarie (che peraltro si fanno più labili con la scomparsa dei testimoni diretti) ma c’è la necessità di una ricostruzione di quell’evento attraverso la rielaborazione creativa.
In occasione della mostra (3-10-17 febbraio, alle ore 20.00) si svolgeranno visite guidate condotte da Willy Beck, docente di Storia dell’Arte e critico d’arte, che introdurrà i visitatori alla conoscenza delle opere esposte, dialogando davanti a ciascuna di esse con i giovani artisti che le hanno realizzate. Sarà un’occasione per approfondire i temi trattati e le intenzioni progettuali che sono alla base dei lavori, per conoscerne le caratteristiche tecniche, ma soprattutto per entrare in un rapporto più profondo con le opere d’arte e con la sensibilità e la creatività degli autori, che si sono dimostrati particolarmente sensibili a un tema di grande impegno civile e morale. I Servizi Educativi del Museo, in collaborazione con la Fondazione Camis de Fonseca offriranno visite guidate e laboratori per le scuole. Inoltre il 27 gennaio (dalle ore 10.00 alle ore 22.00) gli autori delle opere saranno a disposizione dei visitatori per approfondire i temi trattati, le caratteristiche e le intenzioni progettuali che sono alla base dei lavori.