E’ stata una delle opere d’arte più chiacchierate dello scorso anno ed ora una parte di questa colossale installazione è in procinto di andare all’asta da Sotheby’s il prossimo 15 febbraio 2011. Stiamo ovviamente parlando dei semi di girasole di porcellana creati da Ai Weiwei ed installati nella Turbine Hall del Tate di Londra. Come ricorderete bene i semi sono stati al centro di una rovente polemica, poiché i vertici della prestigiosa istituzione dopo pochi giorni dall’inaugurazione, hanno deciso di vietare al pubblico l’interazione con gli stessi dopo aver annunciato che la polvere di porcellana generata dallo sfregamento di milioni di esemplari poteva arrecare gravi danni alla salute pubblica.
Ovviamente sono in molti a pensare che la Tate abbia vietato l’interazione per non agevolare eventuali furti di semi. La riprova di ciò è quest’asta di Sotheby’s che metterà in palio cento chili di semi per ben 120.000 dollari, praticamente 1.200 dollari al chilo. Pensate un poco a quei fortunati che sono riusciti a riempirsi le tasche con un chiletto di semini, adesso potrebbero ritrovarsi con un cospicuo investimento fra le mani senza aver di fatto acquistato l’opera passando da Sotheby’s. Inoltre un’altra strana vicenda è legata all’opera di Ai Weiwei. L’artista come ricorderete aveva fatto produrre i semi a degli esperti ceramisti di un villaggio cinese. Ebbene è noto a tutti che il popolo cinese è abilissimo nel riprodurre oggetti occidentali, figuriamoci poi quando si parla di prodotti nazionali. In questi giorni alcuni semi di girasole di porcellana presumibilmente falsi (ma non è detto) sono in vendita su Taobao, la versione cinese di eBay per circa 25 centesimi di dollaro l’uno.
I semi/copia sono in tutto e per tutto uguali a quelli di Ai Weiwei quindi l’unica caratteristica che li diversifica dagli originali potrebbe essere il certificato di originalità. Certo è che secondo il nostro parere il coraggioso Weiwei se la starà ridendo di tutta questa stramba vicenda.