You too can be in the Biennale, anche tu poi essere in Biennale. Con questo (non volutamente) ironico titolo The Art Newspaper fotografa in pieno lo spirito della prossima Biennale di Venezia 2011 al paragrafo Vittorio Sgarbi. Lo stimato magazine d’arte parla di 1.200 artisti in totale di cui circa 200 saranno presenti all’interno del Padiglione Italia. Sempre secondo The Art Newspaper, il Vittorione Nazionale® mira ad inserire all’interno della manifestazione tutti gli artisti attivi nell’ultima decade, con un particolare accento su coloro i quali sono stati dimenticati o comunque poco conosciuti.
Certo è che se in Italia si volessero selezionare 1.200 grandi artisti da inserire all’interno della manifestazione bisognerebbe chiamare a raccolta l’intera storia dell’arte nazionale, partendo dal medioevo. Ironie a parte, il rischio di riempire Venezia con opere create dal dopolavoro degli impiegati delle poste e così facendo demolire definitivamente l’intera scena nostrana è alto. Charles Saatchi ha preteso di trasformare la Gran Bretagna nella patria dell’arte immettendo di colpo una miriade di nuovi nomi, gli effetti delle sue azioni sono sotto gli occhi di tutti e il Vittorione Nazionale® rischia di bissare. A pensarci bene però, quella di Sgarbi potrebbe essere solo un’operazione commemorativa, anche perché il celebre critico/storico ha dichiarato di voler celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia con le sue scelte diffuse. Così il 2009 è stato l’anno di commemorazione del futurismo è quest’anno quello dell’unità d’Italia, tra due anni si potrebbe parlare di un bell’omaggio a Giuseppe Garibaldi e perché no anche uno a Guglielmo Marconi.
Di futuro, quello vero, non se ne parla nemmeno. Beh ma ci sono i giovani artisti all’interno degli 89 Istituti Italiani di Cultura all’estero, direte voi. Ebbene il rischio per questi talenti emergenti è quello di rimanere imprigionati all’interno di un circus che li vuole portare a Venezia come turisti dell’arte. Globartmag invita il pubblico a scrivere a Sgarbi chiedendo l’iscrizione di diritto all’interno della Biennale Diffusa. Chissà, magari potreste vincere anche voi un posto al nuovo gratta e vinci intitolato Turista in Biennale per sempre.
Micol Di Veroli
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