Giovane artista, talento emergente. Etichette sempre più abusate dal sistema, lame a doppio taglio che in molti casi possono ritorcersi contro chi le impugna come luccicanti trofei da offrire al mercato. Il nostro paese è pieno di giovani artisti e gallerie, fondazioni e quanto altro li coccolano per un periodo limitato, nella speranza di trovare al più presto una gallina dalle uova d’oro da spremere a dovere. Essere giovani artisti di talento è però cosa assai ardua, anche se va detto che l’Italia abbonda di figure interessanti destinate a “sfondare”, prima o poi. A far da cornice a questi veraci ed impegnati ricercatori dell’arte vi è però un nucleo di “soliti noti” che tenta di confondere le acque per continuare a vivacchiare all’interno della scena. Questo nucleo è suddiviso in varie categorie che noi prontamente vi offriamo qui di seguito:
Giovane artista premio – si tratta di una categoria che solitamente vince prestigiosi concorsi e residenze messe in palio da blasonate fondazioni. Per qualche tempo il giovane artista premio riesce ad accaparrarsi allori multipli in diverse discipline e nello stesso anno. Trascorso il termine del suo “mandato” è destinato ad infoltire la schiera dei dimenticati ma continuerà a vincere qualche premio ogni tanto, per sbarcare il lunario.
Giovane artista new wave of minimalism – osannato dalla critica rampante e dai magazine d’arte per giovani cool, il giovane artista new wave of minimalism è solito riempire gli spazi espositivi con calcinacci, lastre di cemento, putrelle di ferro ed altri materiali di scarto provenienti da un qualsiasi cantiere edile. I testi critici delle sue mostre sono ovviamente pieni di citazioni filosofiche a casaccio, tanto per “avere più carisma e sintomatico mistero”.
Giovane artista eterno – ci vuole una vita intera per diventare un giovane artista e questa categoria abbraccia in pieno la tesi. Ecco quindi che gli artisti facenti parte di questo segmento partecipano ad importanti manifestazioni under 25, under 30, under 35 e così via. Sono i talenti del futuro ma si ritrovano sempre allo stesso punto, vanno in Biennale e tornano a competere per le residenze e quanto altro. Mediamente ignorato per l’intero ciclo della stagione espositiva, il giovane artista eterno salta fuori solamente per “vincere” qualche acquisizione museale o buono-spesa per produzione di opere da parte di un’importante azienda italiana.
Giovane Artista documentarista – anche lui molto gettonato tra gli addetti ai lavori very cool, solitamente non crea opere ma raccoglie oggetti di carattere documentaristico. All’interno della sua ricerca rivivono i fasti di antiche stagioni politiche, di scontri sociali, di storie personali o di ricerche finto-psicogeografiche. Il Giovane Artista documentarista è solito esporre una sola foto di un dato evento, corredata da un libro incorniciato. Molto utilizzati anche i filmini in super8 e le diapositive.
Giovane Artista voltagabbana – una volta era la promessa della pittura ma oggi la pittura non è più di moda ed allora meglio optare per la fotografia, la net-art ed il digitale. Passate anche quelle? buttiamoci sulla video arte. Nel frattempo però il voltagabbana si rende conto che video arte non fa rima con mercato ed allora si reinventa giovane promessa dell’installazione site-specific. Tutto viene affrontato in modo approssimativo ma una volta accusato di aver pasticciato in troppe tecniche il Giovane Artista voltagabbana dichiarerà di essere uno sperimentatore a 360 gradi.
Micol Di Veroli