Prima mostra per il Maxxi di Roma

Si è inaugurata il 2 aprile 2009 la prima sala completata del Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma con lamostra di Alberto Garutti, un’installazione site-specific ideata specificatamente per il Museo, “seguendo quella che è la politica del museo – aggiunge il direttore Anna Mattirolo – sempre più indirizzata verso le
committenze specifiche, attraverso accordi con artisti invitati a venire a lavorare direttamente nella sede del Museo”.

L’opera di Garutti è la prima ad abitare lo spazio del Museo, il primo museo pubblico nazionale, costruito nel quartiere Flaminio di Roma, dedicato alla creatività contemporanea. Pensato come vero e proprio campus delle arti e della cultura diventerà non soltanto uno scrigno per l’arte ma un luogo urbano fruibile da tutti, un ponte fra il Foro

Italico e l’Auditorium di Renzo Piano. Un’area di ben 27 mila metri quadrati, di cui 10.000 di superficie espositiva ed un costo totale di 150 milioni di euro, è composto da due musei, uno dedicato all’arte e l’altro all’architettura, ai quali si aggiungono auditorium, biblioteca e mediateca, bookshop e caffetteria, spazi per esposizioni temporanee e spazi all’aperto, laboratori, luoghi per lo studio e un ristorante.

Nuovo museo a Strongoli

Il gruppo di architetti austriaci Coop Himmelb(l)au ha recentemente ricevuto il via libera ad un progetto per il nuovo museo d’arte Strongoli in Calabria. Il museo dovrebbe sorgere prossimamente sulla cima della collina di Motta Grande, a due passi da Crotone, in una posizione predominante che sovrasta l’intera città e permette una degna visibilità anche dalle lunghe distanze.

Il museo è stato progettato per essere non solo un centro culturale ma anche un nuovo passo verso il futuro e verso lo sviluppo della regione Calabria oltre che uno spazio artistico e ricreativo di grande interesse. La grande struttura sarà in grado di offrire la massima flessibilità rispetto agli spazi espositivi e museali ed ospiterà inoltre una piccola multi-hall per eventi di vario genere oltre che un ristorante panoramico.

Il Sushi diventa arredamento

copyright Moroso

Il designer Edward van Vliet ha recentemente creato Sushi, una collezione di mobili e complementi d’arredo per il marchio Moroso. La collezione include pouf, sedie, sofà e tappeti, il tutto tappezzato con stoffe appositamente disegnate. Moroso ha lanciato tale linea il mese scorso nei suoi showrooms di Amsterdam e la settimana scorsa in quelli di New York. Il prossimo mese è previsto il lancio della collezione negli showrooms di Milano. La collezione Sushi racchiude una serie di sofisticati intarsi visivi presenti anche nell’universalità delle forme naturali. Edward van Vliet è un designer di interni che ha iniziato la sua carriera come designer di stoffe per poi passare al design di arredamento di grande scala come il  Derlon Hotel e il NL Hotel di Amsterdam.

Patrizia Moroso descrive così la sua percezione della creatività del designer che conosce da molto tempo: “Edward ha un approccio libero e leggero al design ed ha inoltre un grande talento nell’amalgamare elementi differenti tra loro. Il contrasto sottolinea le differenze tra gli elementi e, come spesso accade nella vita, le differenze rappresentano il lato più interessante delle cose”.

Terni nel Caos

Hugo Tillman

In piena crisi economica non viene da pensare a nome più azzeccato, si chiamerà infatti CAOS il nuovo “Centro per le Arti Opificio Siri” nella città di Terni che aprirà i cancelli il 28 marzo 2009 con la mostra Map Games: Dynamics of Change che annovera le fatiche di ventiquattro artisti ed architetti cinesi ed internazionali.

La mostra a cura di Feng Boyi, Monica Piccioni,Rosario Scarpato e l’artista Varvara Shavrova approda in Italia dopo esser stata ospitata a Birmingham (UK) e Beijing (Cina).

Il tema principale è la riflessione sulle dinamiche di cambiamento dell’arte contemporanea e del tessuto architettonico urbano. Gli artisti indagano questi cambiamenti grazie ad reinterpretazioni multimediali che reinvestano la geografia della Pechino di oggi, ieri e domani. Una capitale controversa, avvolta nel mistero della sua tradizione e nell’elusivo ed agrodolce tessuto urbano radicalmente trasformato dalle nuove installazioni architettoniche sviluppatesi repentinamente in occasione dell’ultima olimpiade.

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