Art Gossip
Vendere quadri ed opere d’arte in asta: consigli utili
Il mercato dell’Arte nel corso degli ultimi anni è decisamente cambiato. Se in passato, parliamo ormai di inizio anni 2000, il circuito principale per la compravendita di opere era rappresentato dalle gallerie d’arte, oggi vediamo una grandissima diffusione e crescita del cosiddetto mercato secondario dell’arte.
Con questo termine si fa riferimento al circuito di aste, sia tradizionali che online, che si susseguono ogni giorni per le diverse tipologie di “prodotti”: dall’antiquariato all’arte moderna e contemporanea, fino ad auto, gioielli e vino.
Arte figurativa di 45mila anni fa scoperta in Indonesia
Segni tangibili di come l’arte, la voglia di raccontarsi attraverso il disegno sia tanto antica e radicata nell’essere umano, a prescindere dal suo gradino evoluzionistico. Si parla ancora di arte figurativa e della scoperta della più antica testimonianza di questo genere all’interno di una grotta nell’isola di Sulawesi in Indonesia.
Perle di vetro di Venezia diventano patrimonio Unesco
Una tradizione secolare tra quelle che ha reso nota Venezia per la lavorazione del vetro è divenuta Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: sono le perle di vetro, vero e proprio simbolo di una cultura e “industria” di una cittadina che in ambito artistico ha sempre dato il meglio.
Quanto conta la Biennale di Venezia?
La Biennale di Venezia ha ancora importanza?
La piccante ed irriverente questione può aiutarci a comprendere il reale peso della manifestazione nell’immaginario collettivo degli addetti al settore del resto del mondo. A voler stringere il cerchio all’Italia rimangono solo sparuti sprazzi di manifestazioni dal respiro internazionale quindi per noi la Biennale è sempre un momento importante. Ma cosa ne pensano all’estero? Vediamo alcune risposte raccolte dell’artworld internazionale, apparse di quando in quando su magazines internazionali:
La capanna dello zio Banksy
Una misteriosa capanna è comparsa nei giorni scorsi nel Gloucestershire nel Regno Unito. Si vocifera che la capanna sia opera di Banksy, il quale ha scelto di posizionarla durante la
Andy Warhol e le frasi celebri del Pop
Su Andy Warhol sono stati scritti fiumi di parole: libri, testi e conferenze hanno tentato di scandagliare sino in fondo l’incredibile ascesa del genio del pop. Warhol ha decisamente cambiato il modo di produrre, fruire e possedere arte ma la sua figura carismatica, irriverente e trasognata per molti è ancora un mistero. Noi vorremmo regalarvi una selezione di frasi celebri del mitico Drella (apparse su magazine ed interviste) che in un certo qual modo aiutano a definire meglio la sua complessa personalità e persino la sua creatività:
Un artista è colui che produce cose che le persone non hanno bisogno di possedere.
Non prestare attenzione a quello che scrivono su di te, misuralo in centimetri.
La morte e la cosa più imbarazzante che possa capitarti perchè qualcun’altro deve occuparsi di tutti i dettagli.
Un giorno chiunque sarà famoso per 15 minuti.
Sono una persona profondamente superficiale.
Mi piacciono le cose noiose.
Quando il nudo in arte non è peccato
Quando ammirate un’opera d’arte sicuramente sarete colpiti dalla sua estetica, dai colori, dall’impianto prospettico e perchè no anche da ciò che si cela dietro le forme vale a dire al concetto ed al simbolismo che l’artista ha voluto trasmettere all’opera. Eppure molti di voi, quando si trovano ad ammirare capolavori d’arte e di bellezza femminile come la Maya Desnuda di Francisco Goya o la Naiade di Antonio Canova o esempi di bellezza maschile come il David di Michelangelo Buonarroti non possono far a meno di rimanere colpiti dal fascino delle forme tonde e guizzanti, abbandonandosi quindi ad un comprensibile pensiero legato al sesso.
Del resto tale pulsione interiore è stata ampiamente discussa da Sir Kenneth Clark che nel 1953 discusse, a Washington, una serie di interessanti lezioni sul coinvolgimento sessuale dello spettatore di fronte al nudo d’arte. La conclusione del ciclo di lectures fu che sebbene nella stragrande maggioranza dei casi il nudo artistico è dettato da condizioni estetiche e filosofiche per così dire caste, lo spettatore non riesce a trattenere un istinto carnale.
Troppe spiegazioni rendono noiosa l’arte
Una nuova scoperta nel campo della psicologia potrebbe sicuramente attirare l’attenzione di critici e curatori d’arte contemporanea generando anche molte polemiche. Secondo una ricerca apparsa sulla pubblicazione dal titolo Empirical Studies of the Arts spiegare un’opera mediante un testo critico o comunque illustrare dettagliatamente i segreti nascosti all’interno della stessa potrebbe produrre nel pubblico un calo di apprezzamento dell’opera.
Insomma con l’intento di svelare i misteri dell’arte si potrebbe finire per annoiare chi ci ascolta. La ricerca è stata condotta da Kenneth Bordens docente all’Indiana University di Fort Wayne. Bordens ha condotto uno studio su 172 studenti con poca o nulla conoscenza dell’arte.
Ma quanto guadagnano le stars dell’arte contemporanea?
La vita d’artista non è certo facile. Anche se negli ultimi 50 anni il mercato dell’arte è decisamente cresciuto solamente pochi artisti hanno veramente guadagnato cifre stratosferiche alla Zio Paperone. Ovviamente quelli che ce l’hanno fatta se la passano abbastanza bene ma andiamo a vedere chi sono e quanto guadagnano.
Damien Hirst, 44 anni, uno degli artisti più ricchi del mondo tanto da trasformare qualsiasi cosa tocchi in oro. La lista degli uomoni più ricchi del mondo del 2009 del Sunday Times sembra stimare la fortuna di Hirst attorno ai 388 milioni di dollari. Ovviamente il patrimonio dell’artista britannico, pioniere dei Young British Artits, potrebbe essere ancor più vasto calcolando che la sua celebre vendita all’asta da Sotheby’s dal titolo Beautiful Inside My Head Forever si concluse con 223 opere vendute per un totale di 198 milioni di dollari.
Anche Jeff Koons non piange viste le sue monumentali produzioni come Puppy ed il suo enorme studio di Chelsea che vanta ben 120 collaboratori. Ultimamente Larry Gagosian ha comprato una sua opera dal titolo Hanging Heart ad un’asta da Sotheby’s, il prezzo finale era di 23.6 milioni di dollari, mica male per una singola opera.
Per Vuk Vidor la storia dell’arte contemporanea è una semplice lista
L’artista franco-serbo Vuk Vidor è senza dubbio una delle figure più eccentriche e fantasiose del panorama dell’arte internazionale. Solitamente Vidor utilizza spesso un linguaggio pop colorato dove ogni dettaglio è parte di un racconto. Seppur caratterizzate da una certa dose di ironia dadaista le sue opere sono serie e profonde. Ultimamente però la nostra fantasia è stata colpita da un’opera di Vidor del 2004 che da poco è stata ristampata in edizione poster e limitata a 200 copie. Si tratta di Art History ed è buffo notare come l’artista riassuma, tramite una semplice lista, le figure chiave dell’arte internazionale.
Dopo le MAXXI vicende la privatizzazione è l’unica via possibile
Circa tre anni or sono il segretario del partito inglese dei conservatori Jeremy Hunt, promise una gestione dei musei pubblici all’americana e cioè con il supporto di sponsor e benefattori privati: “Credo nel finanziamento pubblico ma in questo sistema economico contemporaneo bisogna introdurre altre fonti di finanziamento per lo sviluppo dell’arte e della cultura” dichiarò Hunt in quel frangente.
Mamma, voglio fare il curatore
Nel 2008 lo stilista Yohji Yamamoto ha utilizzato alcuni curatori d’arte, tra cui anche Hans Ulrich Obrist per una sua collezione di abiti maschili. Il Pugile Wladimir Klitschko ha curato
B.N.E. un nuovo volto (nascosto) della street art
L’uomo in tuta e cappuccio non è stato riconosciuto ma le lettere che formavano un enorme murale di quattro metri e mezzo sul muro di un palazzo di New York erano sicuramente B.N.E. Il fantomatico monogramma eseguito con spray, marker, roller ed in particolar modo stickers, è divenuto in questi ultimi tempi parte del paesaggio della grande mela e di altre città del mondo a tal punto da creare un fitto mistero sul suo autore.