Giovedì difesa: Dirk Gently

Assolutamente da vedere la serie televisiva britannica dedicata al personaggio di Douglas Adams. Apparentemente non era possibile girarla e in effetti a dirla tutta anche l’autore Howard Overman ha chiarito come lui non abbia nemmeno tentato di adattare i film alle storie dei libri.

Dirk Gently è un investigatore olistico. Questo lo porta a ricorrere a metodi quali l’orientamento Zen, che consistente nel seguire una persona, la prima che si incontri che dia l’impressione di sapere dove andare.

Giovedì difesa: Chronicle

Non esattamente e non completamente un mockumentary basato sul found footage, poichè la presunta cassetta trovata, presa dalla telecamera del protagonista, non giustifica tutte le scene. Inserti di visioni riprese dalla telecamera di un secondo personaggio e da telecamere di sorveglianza trasformano la scena in una scena ricostruita a posteriori, oppure in un’ipotetica scena in diretta in cui noi siamo in tutte le telecamere presenti.

Un’idea di divinità scrutante, interpretata dallo spettatore, che mi era sembrata dare i suoi massimi risultati forse nell’horror Paranormal activity 2, e che qui, data la rarità straniante dei cambi di sequenza si trasforma in momenti intensivi.

Alternative Movie Posters, il sito che ricrea le locandine dei film

Vi ricordate delle care vecchie locandine dell’era d’oro del cinema? Già quei veri e propri capolavori d’illustrazione che spesso e volentieri erano eseguite da personaggi divenuti in seguito grandi nomi dell’arte. Il poster cinematografico ha da sempre colpito l’immaginazione del pubblico ed ha subito varie trasformazioni strutturali nel corso dei decenni. Fino a gran parte degli anni ’80 le locandine dipinte erano una consuetudine, poi verso gli anni ’90 l’abilità manuale ha lasciato gradualmente il posto alla composizione fotografica.

Negli anni 2000, con la sempre maggiore anticipazione della promozione di un film rispetto alla sua uscita, già durante la produzione o perfino prima, in parallelo con la diffusione dei teaser trailer, brevissimi trailer che spesso sono elaborazioni grafiche senza alcuna immagine effettiva del film, si sono diffusi anche i teaser poster, che si limitano ad un’immagine ben riconoscibile e alla data d’uscita.

Werner Herzog a go-go con 3 nuovi films

Werner Herzog è ormai una vera e propria superstar tanto che quest’anno è riuscito persino a farsi invitare alla Whitney Biennial, assottigliando gli spietati confini tra le arti visive. A 69 anni il grande regista tedesco potrebbe dirsi soddisfatto, il pubblico lo osanna e la critica lo porta su un vassoio d’argento. Eppure il nostro Herzog non si è montato la testa.

 Dopo capolavori del calibro di Nosferatu, Fitzcarraldo e Cobra Verde (tutti aventi come protagonista il dispotico Klaus Kinski) e meravigliosi documentari come Apocalisse nel deserto, Little Dieter Needs to Fly e Il diamante bianco, il nostro poetico regista ha in serbo nuove ed esaltanti avventure per il suo pubblico.

Shepard Fairey si butta nel cinema con 1984

Il nostro Shepard Fairey, noto anche come il falsario della street art, ne sta preparando un’altra delle sue. Dopo aver confessato alla giuria di aver copiato spudoratamente la foto dell’Associated Press per il suo Barack Obama Hope poster ed essersi quindi beccato una multa salata con annessi sei mesi di carcere (che il nostro ovviamente non farà mai), Fairey ha deciso di buttarsi nel dorato mondo del cinema.

Ma procediamo per gradi, circa 4 anni fa il nostro Shepard Fairey fu contattato dalla casa editrice Penguin Books per disegnare la copertina della nuova edizione di 1984 di George Orwell. Oggi, evidentemente attirato dalla trama del libro, il nostro street artist falsario ha deciso di aggiudicarsi i diritti cinematografici del celebre romanzo di Orwell.

Giovedì difesa: Rango

Il film animato di Gore Verbinski vede Johnny Depp a dare la voce al protagonista, ma per noi è uguale. Tanto per farla breve: non hanno nemmeno scelto l’abituale doppiatore di Johnny Depp che pare abbia una voce troppo da adulto per un cartone.

Dunque ci perdiamo anche il fatto che i gesti di Rango siano disegnati ricalcando davvero quelli dell’attore. Distratti dalla voce infantile più adatta ai nostri schermi tutto questo va via.

In qualche modo il film credo sia un’inno al contempo alla vita e alla morte del cinema di genere western.

L’Horror di serie B non è più di serie B

 

C’era una volta la Hammer Film Production, una casa di produzione cinematografica fondata nel 1934 che di fatto ha scritto la storia del B movie. Film di serie B o peggio ancora, la Hammer ne ha prodotti a centinaia, sfornando capolavori dell’Horror e dello Sci-Fi come La maschera di Frankenstein, Dracula il Vampiro e La Mummia. Per la Hammer, Christopher Lee interpretò sette volte il ruolo di Dracula e Peter Cushing 6 volte quello di Viktor Frankenstein.

 Erano Horror diversi da quelli di oggi, meno splatter e meno violenza. Un terrore fondato sull’idea del mostro piuttosto che sull’ostentazione di quest’ultimo. Ma la Hammer non è stata certo l’unica grande produttrice di B Horror Movies. Che dire di Roger Corman, storico regista autore di capolavori come La piccola Bottega degli orrori  e di una serie di film dedicati ai racconti di Edgar Allan Poe come Il pozzo ed il Pendolo,  Il Corvo ed altre memorabili pellicole che hanno visto Vincent Price nel ruolo di grande mattatore.

Giovedì difesa: Black mirror

Devo ammetterlo. Inizio a pensare che Charlie Brooker, classe 1971, sia veramente un autore di alto livello.

Avevo già tessuto le lodi di Dead set proprio in questa rubrica. Una serie horror che mescolava il Grande Fratello con George Romero raggiungendo livelli di tensione, di parodia, di sarcasmo assolutamente interessanti.

Black mirror fa di più. Ci porta in un futuro “specchio nero” di noi.

Giovedì difesa: Kill list

Kill list è uno di quei film che ti inganna.

Il film di Ben Wheatley del 2011 inizia si sviluppa e si conclude come fossero almeno tre film diversi.

Non sai e forse non saprai mai di cosa sta parlando e gli irresoluti sono più dei soluti.

Ma alla fine ti ha tenuto in tensione e sulle spine per tutto il tempo, parlandoti di che cos’è il mistero, cosa la violenza, cosa il senso del complotto.

Giovedì difesa: Apollo 18

Il film di Gonzalo López-Gallego tenta la carta del possibile. Il falso documentario horror scatena una serie di reazioni e di prese di distanza da parte della NASA e questo significa che, almeno in parte, centra il colpo. Si pone nel genere mockumentary e cerca una strada mimetica più forte degli altri, come forse solo Blair Witch Project aveva osato.

In questo caso però non è la strada del nastro davvero trovato, era infatti impossibile dire che i nastri erano ufficali, bensì del mockumentary girato appositamente ma basandosi su nastri e testimonianze reali. Dunque tutto sarebbe stato rigirato alla maniera dei documentari solo per “dare” maggiore verità, mostrandosi proprio come i “veri” referenti: i veri nastri e le vere interviste.

La storia è altamente improbabile ma apparentemente possibile. Ovvero è indimostrabile sia che sia reale sia l’opposto.

Sfrutta le teorie del complotto riguardanti l’uomo sulla luna, ma le lavora al contrario. All’opposto di Capricorn one il punto non è che non siamo mai andati sulla luna, bensì il punto è: ci siamo andati e abbiamo trovato un mostro invincibile. Sassi lunari che si animano.

Goya, Bacon e Basquiat: 5 film con i maestri dell’arte

Arte e cinema hanno spesso incrociato le loro storie ed i loro destini, dando vita ad esperimenti seminali che in taluni casi hanno scritto la storia e riprogrammato le vecchie concezioni. Tra le altre cose, le storie di molti celebri artisti hanno animato decine di pellicole cinematografiche. Andiamo quindi a vedere le 5 pellicole più interessanti dedicate ai maestri d’arte di tutte le epoche con i relativi giudizi critici:

 Artemisia, Passione estrema ***  – Pellicola incentrata sulla burrascosa vita di Artemisia Gentileschi (1593-1652) davvero ben fatta e troppo spesso sottostimata. Belle le scene dell’artista a lavoro e molto credibile la protagonista Valentina Cervi. Da vedere.

Giovedì difesa: Home movie

E poi vado a ripescare questo mockumentary horror del 2008. Tanto delizioso da chiedermi come mai mi era sfuggito.

Mi informo e trovo che si tratta di un’opera prima, girata dal’attore Christopher Denham. Non trovo molto di lui come attore, una parte nello splendido Shutter Island di Scorsese, una in The Bay di Barry Levinson e poco altro.

La sua regia horror tuttavia indovina quasi tutto, o almeno ha delle vette di genialità.

Presentazione Artnoise

 

Siamo lieti di invitarvi il 18 febbraio 2012 presso gli spazi dell’Ex Cinema Preneste a Pigneto dove si svolgerà la presentazione di ARTNOISE, nuovo portale dedicato all’informazione artistica contemporanea (www.artnoise.it).

 

Il sito, nato da poche settimane, prevede approfondimenti nei diversi ambiti del contesto artistico contemporaneo, dall’arte visiva, al cinema, alla danza, alla letteratura con l’integrazione di rubriche dedicate alla contaminazione e allo scambio reciproco fra i vari contesti culturali.

Giovedì difesa: …e tutti risero

La settimana scorsa, il 3 febbraio, a New York, all’età di 81 anni venne a mancare Ben Gazzara.

L’attore di origini siciliane mi è particolarmente caro per i film di Cassavetes, degli anni ’70, ma non solo.

Negli anni ’80 ci furono numerose strepitose interpretazioni per registi italiani: Ferreri, Festa Campanile, Tornatore e altri.

Tra i due momenti ci sono tra il ’79 e l’81 due interpretazioni molto interessanti per la regia di Peter Bogdanovich: Saint Jack e They all Laughed (…e tutti risero).

preload imagepreload image