Giovedì difesa: Phase 7

Stavolta addirittura non l’ho nemmeno trovato in originale, ma doppiato in inglese, con sottotitoli in italiano però si. Il film argentino scritto e diretto dal regista Nicolas Goldbart è una mista di fanta horror e parodia di se stesso, ne viene fuori un grottesco con momenti di suspence e di ironia surreale mai demenziale.

Un edificio in un mondo in quarantena, un uomo che cerca di difendere la sua donna in cinta e la degradazione che lentamente si impadronisce di tutti gli inquilini. Non si conoscono i termini della malattia da cui ci si protegge, nè la durata della quarantena, compare una misteriosa cassetta che presuppone un complotto per fronteggiare con malattie di laboratorio la sovrappopolazione mondiale. La lotta per le riserve di cibo, chi ne ha di più, chi ha cosa, ma anche colpi di tosse probabilmente innocui guardati con sospetto condiscono il tutto.

Giovedì difesa: Drive

Mi aspettavo le macchine, invece mi trovo una sorta di Hana Bi occidentale, un fiore di fuoco violento e silenzioso, ricco di amore quanto ricco di odio. Il principio di Hana Bi di Kitano era la dolcezza e la violenza applicata alla vita. Hana Bi sono i fuochi di artificio, una cosa che esplode, che nasce dalla combustione ma che forma un fiore.

Il protagonista di Drive, il film del regista danese Nicolas Winding Refn non parla molto, quando gli chiedono che mestiere fa risponde: io guido. Guidando si guadagno da vivere: dal palo nelle rapine al meccanico fino allo stunt nei film pericolosi.

Lars il folle strega anche Berlino con la sua Melancholia

 Un folle, un visionario, un genio. Lars von Trier, regista danese, amante e prigioniero delle ferree regole che puntualmente abbatte con una punta di sadismo ed ironia. Il Lars von Trier di The Kingdom, di Epidemic, di Breaking the Waves e de Le Cinque Variazioni. Il Lars von Trier celebre per le paure, per le depressioni e per le fobie che lo torturano. Non viaggia in aereo e sceglie sempre auto e treni di una determinata compagnia. E’ sempre in lotta con qualche presunto cancro o altra malattia mortale che puntualmente ravviva la sua infinita ipocondria.

Il Lars von Trier che ogni anno macina chilometri e chilometri attraverso mezza Europa per recarsi al Festival del cinema di Cannes, rigorosamente con il suo camper. Ed è a Cannes che nel maggio di quest’anno, rilasciando dichiarazioni scellerate riguardo ad Hitler ed al nazismo viene giustamente allontanato. Il Lars von Trier che si scusa ma non ha scusanti, che dovrebbe essere severamente punito perché un personaggio della sua levatura non può pronunciare simili oscenità, anche se dettate dalla depressione.

Giovedì difesa: La pelle che abito

Dunque accade talvolta che io trovi che un regista che ho amato molto inizi a piacermi di meno… che io pensi che stia perdendo smalto… accade però anche che finisco col capire che nel presunto perdere smalto ci sia un’acquisizione di maturità. Succede suppongo quando si cambia fase… allora perdo la serenità riguardo a quello che avevo acquisito di lui.

Almodovar tira fuori quest’anno un lavoro morboso e a tratti feroce come non so se ne ho mai visti da lui… in altri tratti dolce ma la dolcezza si mescola alla morbosità, diventa la stessa cosa. La pelle, appunto, si sente appiccicata, non si sfugge alla pelle, non si sfugge all’io, e nell’io c’è il proprio sesso.

Giovedì difesa: alieni e cowboy

Dunque gli alieni ci hanno già attaccato nel selvaggio ovest americano alla fine del millennio scorso ma sono stati sgominati da una banda di cowboy occasionalmente coalizzati con gli indiani. Nonostante

Il cinema dell’Arte. Documentare l’arte contemporanea alla Fabbrica del Vapore

Venerdì 28 e sabato 29 ottobre la mostra di Anish Kapoor, prodotta dal Comune di Milano e dalla società di produzione artistica MADEINART e curata da Gianni Mercurio e Demetrio Paparoni, ospita nella sede della Fabbrica del Vapore a Milano un workshop dal titolo Il cinema dell’Arte. Documentare l’arte contemporanea.

Il workshop fa parte del ciclo di appuntamenti, tutti gratuiti, ideati e organizzati dalla società di produzione artistica MADEINART che proseguiranno fino a dicembre, sempre rivolti a giovani creativi e interessati a moda, design, architettura e comunicazione. Il primo appuntamento è con Il cinema dell’Arte. Documentare l’arte contemporanea, che propone due giornate dedicate all’arte contemporanea e al cinema – per scoprirne le interazioni attraverso la forma del documentario, strumento ideale per indagare in modo diretto l’immaginario dell’artista, le sue idee e la sua fonte di ispirazione – con i curatori della mostra di Anish Kapoor, Gianni Mercurio e Demetrio Paparoni, e la pluripremiata regista danese Christina Clausen.

Melancholia: il grande ritorno di Lars Von Trier

 

Del suo ritorno sul grande schermo si è molto discusso, non tanto in relazione alla nuova proposta, quanto piuttosto a causa di certe dichiarazioni poco gradevoli rilasciate dal regista in occasione della presentazione del film: stiamo parlando del grande Lars Von Trier e del suo ultimo lavoro Melancholia.

Giovedì difesa: Carnage di Roman Polanski

Io credo che Carnage sia un bel film a causa della tensione che crea l’idea di un piccolo quotidiano che si esplicita in quotidiano dramma del non detto. Questo dramma viene palesato mano che la finzione della vita scema a causa del tempo e del logorìo.

Qualcosa che avviene dentro la psiche si nasconde e si sottintende ad ogni piccola battuta, non un refuso, non un lapsus, un tentativo di indagare il remoto o il sovrappensiero ma addirittura il frustrato, il sotto pelle, il nervoso vibrante adattarsi all’accettatazione contenuta e convenuta da tutti i contendenti.

Le meraviglie di Steve Jobs conquistano anche il cinema low budget

 In questi giorni l’America, assieme al resto del mondo, piange uno dei suoi più grandi geni. Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955– Palo Alto, 5 ottobre 2011) il vate, il demiurgo, il filosofo, il grande inventore ma soprattutto il sognatore ha lasciato il suo involucro terreno, lasciandoci in eredità delle scoperte tecnologiche che hanno sostanzialmente cambiato il nostro modo di vivere. Noi di Globartmag siamo certi che questo magazine non esisterebbe senza la visionarietà di Jobs e così anche altre realtà del mondo contemporaneo.

Qualche tempo fa avevamo pubblicato un articolo su tutti i cambiamenti prodotti dalle invenzioni di Jobs all’interno della pratica creativa. Parliamo quindi di cinema ed in particolar modo del genietto del thriller made in corea Park Chan-wook. Come ben ricorderete, il regista è stato autore dell’acclamata trilogia della vendetta che tra il 2002 e 2003 ha riscosso un notevole successo in tutto il mondo, in special modo con le pellicole Lady Vendetta e Old Boy.

Giovedì difesa: Megamind

Megamind è un film d’animazione del 2010 girato da Tom McGrath. I due protagonisti sono doppiati nella versione originale da Will Pharrel e Brad Pitt; la qual notizia è per noi influente non avendo un culto e un’attenzione per la recitazione originale.

In Megamind il cattivo pasticcione è simpatico, ed in quanto tale è anche buono. Si, cerca di governare il mondo, come ruolo gli impone, ma non si aspettava di riuscirci, dato che proprio il rispettare i ruoli non lo avrebbe previsto.

Giovedì difesa: Attack the block

Bello come un film di Carpenter… di quelli che quando finisce dici peccato, altra mezzora di adrenalina me la tiravo volentieri. Ma non ci sono solo omaggi ad un certo cinema di fantascienza che ha le sue radici negli anni ’80 nel film scritto e diretto da Joe Cornish. C’è anche una certa attenzione ad una ambientazione nella vita dei quartieri poveri completamente odierna, sebbene portata ai suoi livelli più paradossali.

Lo trovate con facilità in rete coi sottotitoli, quindi senza lagnosi strilli in italiani. Il film è prodotto da Edgar Wright, uno che ci capisce e che non smetterò mai di ringraziare per aver girato Shaun of the dead. Attack the block è divertente e frizzante come non ne vedevo da tempo.

Asiatica, Incontri con il cinema asiatico alla Pelanda

Asiatica, Incontri con il cinema asiatico, il Festival diretto da Italo Spinelli, giunge alla dodicesima edizione dal 12 al 22 ottobre 2011 negli spazi de La Pelanda presso il MACRO Testaccio – la sede del Museo d’Arte Contemporanea di Roma nel quartiere di Testaccio. Come ogni anno, Asiatica rinnova l’impegno a promuovere la diffusione del cinema asiatico e a fornire spazi e momenti di scambio tra l’Asia e l’Europa.

Saranno oltre cinquanta i titoli presentati quest’anno – tutti a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – quasi tutti in anteprima italiana o mondiale, tra cortometraggi, lungometraggi a soggetto e documentari, provenienti da: Azerbaijan, Cambogia, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Sri Lanka, Taiwan, Thailandia, Turchia, Vietnam. Molti i registi, scrittori e personalità del mondo cinematografico e letterario asiatico ospiti del Festival, che proporranno, attraverso il linguaggio cinematografico e non solo, uno sguardo sulla realtà e sulla complessità del rapporto tra Oriente e Occidente.

Sedicesima edizione per artecinema, Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea

Da giovedì 13 a domenica 16 ottobre 2011 torna a Napoli artecinema, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, curato da Laura Trisorio. Giunto alla sua sedicesima edizione, il Festival, diviso in tre sezioni, Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia, presenta al grande pubblico le diverse realtà dell’arte contemporanea attraverso una selezione di documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi degli ultimi cinquant’anni con interviste, biografie filmate e narrazioni montate con materiali d’archivio.

Al Teatro Augusteo di Napoli saranno presentati, nei giorni della manifestazione, oltre venti documentari – la maggior parte in prima nazionale – ricercati direttamente presso i registi e i produttori in tutto il mondo. Le proiezioni, in lingua originale con traduzione simultanea in cuffia, saranno intervallate da incontri-dibattito con i registi, gli artisti e i produttori. Nella sezione Arte e dintorni si potranno vedere, tra gli altri, filmati dedicati a: Marina Abramović, Bansky, Jean Michel Basquiat, Olafur Eliasson, Antony Gormley, Rebecca Horn, Anish Kapoor, Vik Muniz, Niki de Saint Phalle & Jean Tinguely, Luigi Ontani, Nam June Paik, Pipilotti Rist, Sol LeWitt, William Kentridge oltre ai collezionisti Herb e Dorothy Vogel.

Crazy Clown Time: l’album di debutto di David Lynch

Una doppia notizia che allieterà cinefili e amanti della musica: David Lynch è tornato! Il poliedrico artista, prevalentemente noto per i suoi capolavori cinematografici, da Ereserhead a Velluto Blu, da Strade Perdute a Mulholland Drive, torna con un nuovo corto e udite, udite: un album musicale!

Il corto altro non è che un inquietante video di presentazione per  il Vienna International Film Festival 2011 che si terrà in Austria dal 20 ottobre al 2 novembre. The Three Rs dura circa un minuto ed è un concentrato delle tipiche atmosfere oniriche lynciane; l’ossessione della ricerca del senso attraverso continue interrogazioni, il costante oscillare tra realtà sensibili, la stravagante visionarietà traspaiono dal corto che dimostra l’incredibile duttilità del regista americano.

Ancora più interessante appare la notizia relativa all’uscita dell album di debutto intitolato Crazy Clown Time, prevista per l’8 novembre 2011. L’album nasce dalla collaborazione con Dean Hurley, noto ingegnere del suono e con Karen O degli Yeah yeah yeahs la cui splendida voce interpreterà il brano Pink’s dream.

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