Giovedì difesa: Bitch slap

La parolaccia è possibile perchè è in inglese, infatti è uscito nelle sale con questo titolo.

Il film, se posso divagare è come la biennale di Sgarbi: non ha nessun senso, nessun tema e c’è dentro di tutto, tutti gli ingredienti che esistono. Solo che qui è quasi un pregio. Suppongo che Sgarbi non avesse la volontà né l’acume per concepire l’operazione come “operazione”, ovvero alla stessa stregua. Lì sembrava piuttosto al limite solo una provocazione o il voler dimostrare che nulla è nulla… che non sarebbe poi così sbagliato se lo avesse fatto Beckett.

Giovedì difesa: ESP

Nulla di eccezionale, tutto sommato, ma buoni spunti e ottimo ritmo per il film dei Vicious Brothers: ESP – Fenomeni paranormali (Grave Encounters).

Nulla di eccezionale, sostengo, tuttavia è un film d’esordio, e pare anche che i due fratelli siano molto giovani, e questo mi fa ben sperare. Il genere mockumentary horror forse ha già detto e sta dicendo moltissismo e infilarcisi dentro in questo momento, dopo alcune stagioni particolarmente brillanti non è una passeggiata. La storia narrata, si sa, fa più spavento se ti lascia credere che è successo davvero e questo è il principio anche questo di film.

Super Schnabel, in preparazione un film su Dante Alighieri con Johnny Depp

Julian Schnabel non è certo un artista povero di idee e men che meno un uomo che riposa sugli allori. Negli ultimi tempi infatti Schnabel ha prodotto una serie di opere fotografiche, dimostrando di essere un creativo a 360° e non pago di ciò, nel medesimo periodo ha diretto Miral, pellicola basata sul romanzo della giornalista Rula Jebreal ed incentrata sull’eterno conflitto tra lo stato di Israele e la Palestina. Oggi però Schnabel ha deciso di mettere nel calderone una nuova produzione creativa.

In questi giorni l’artista ha infatti annunciato l’uscita di una nuova pellicola a cui starebbe lavorando ed il soggetto in questione è decisamente interessante. Il film dovrebbe avere come protagonista la figura di Dante Alighieri e tra gli attori di punta ci sarà il camaleontico Johnny Depp.

Al via il 64° Festival del film di Locarno

Lungo i suoi 64 anni di storia, il Festival del film Locarno ha saputo conquistarsi un posto unico nel panorama delle grandi manifestazioni cinematografiche. Ogni anno, ad agosto, la cittadina svizzero-italiana di Locarno, situata nel cuore dell’Europa, diventa per undici giorni la capitale mondiale del cinema d’autore.

Migliaia di amanti e professionisti della settima arte si danno appuntamento qui per fare nuove scoperte e condividere una passione per il cinema in tutte le sue poliedriche espressioni. Locarno offre una programmazione di qualità, ricca, eclettica, sorprendente, dove talenti emergenti camminano fianco a fianco con ospiti di prestigio. Ma è il pubblico la vera anima del Festival, come mostrano le celebri proiezioni in Piazza Grande che ogni sera accoglie nel suo magico scenario una platea di 8.000 spettatori.

Il grado zero dello sguardo. Primo naufragio: cinema e arti visive

Fin dalla sua nascita, il cinema ha costantemente cercato un confronto serrato con le altre arti. All’opposto, le immagini in movimento hanno modificato in modo decisivo lo sguardo sul mondo misurando le proprie ricerche col cinema. Proprio questo “contagio” vuole essere il terreno dell’evento Il grado zero dello sguardo. Primo naufragio: cinema e arti visive che aprirà il 13 luglio al Museo Laboratorio – Ex Manifattura Tabacchi di Città Sant?angelo.

Il progetto Il grado zero dello sguardo non intende analizzare la complessità di questo intreccio, ma vuole mostrare alcune interazioni possibili tra opere d’arte visive-plastiche e film. La mostra è pensata come una costellazione di luoghi, nei quali si espongono delle relazioni, delle intermediazioni: un film, un’opera, un concetto agiscono tra loro per proporre al visitatore un percorso critico sulle emergenze della ricerca visiva di oggi.

Al via la VI edizione dell’Overlook Film Festival

Dal 25 fino al 29 agosto 2011 si terrà a Finale Ligure (SV) la VI edizione dell’Overlook Film Festival. Il tema dell’Overlook Film Festival 2011 vuole essere una sorta di contraltare di quello della precedente edizione: se il 2010 è stato “l’anno del Contatto”, l’evento di quest’anno si svilupperà attorno all’elemento della ‘Frattura’.

Nel primo decennio del terzo Millennio l’intera umanità ha dovuto affrontare numerose ‘fratture’, a partire da quelle del nostro pianeta,  fino ai ‘crack’ finanziari che hanno rimesso in discussione il nostro stesso sistema economico. La ‘frattura’ stessa, evocando un senso di imprevedibilità e di minaccia ‘interna’, può essere assunta come emblema della precarietà esistenziale dell’uomo contemporaneo. In qualsiasi accezione la si consideri, concreta o figurata, la frattura è il segno di un elemento traumatico, che sconvolge un equilibrio e ci mette di fronte alla nostra fragilità.  

Giovedì difesa: World Invasion (Battle: Los Angeles)


World Invasion (Battle: Los Angeles) è diretto dal regista Jonathan Liebesman. Tra gli interpreti principali del film figurano Aaron Eckhart e Michelle Rodriguez.

Sulle coste di tutto il mondo si stanno avvicinando quelli che sembra essere degli strani meteoriti. I meteoriti atterranno nel giro di un giorno soltanto e un nemico alieno completamente sconosciuto attacca dalle coste il pianeta terra. Pronti via e subito non c’è respiro in questo film. I militari si organizzano e devono rispondere al fuoco non si sa di chi, non si sa come, non si sa assolutamente nulla.

Christo e Jeanne-Claude, The Gates in video alle ex Murate di Firenze

Lo schermo dell’arte film festival inaugura lunedì 4 luglio 2011 alle ore 21.00 l’Estate Fiorentina con il film dedicato alla monumentale installazione realizzata da Christo e Jeanne Claude nel 2005 al Central Park di New York . E’ questo il primo dei quattro appuntamenti che si terranno ogni lunedì di luglio alle Murate con Notti di mezza estate, rassegna di film d’artista e documentari dedicati alle arti contemporanee, a cura di Leonardo Bigazzi.

Dopo il grande successo di pubblico delle ultime anteprime italiane all’Odeon Firenze e dopo aver registrato il tutto esaurito nell’estate 2010 alle Oblate, Lo schermo dell’arte Film Festival torna con la seconda edizione di Notti di mezza estate. La rassegna di film dedicati ai protagonisti delle arti contemporanee quest’anno si sposta alle Murate proseguendo così l’importante percorso di collaborazione tra Lo schermo dell’arte e il Comune di Firenze confermato con il ciclo di proiezioni “VideoLibrary”, tenutosi ad EX3 da gennaio ad aprile scorsi.

Cinema (d’autore) all’aperto all’Accademia di Francia di Roma

Dopo Jacques Tati / Federico Fellini, Délphine Seyrig / Claudia Cardinale, quest’anno, si incontreranno due giganti del cinema italiano e francese Gian Maria Volonté e Yves Montand. Un confronto tra due personaggi leggendari – che incrociarono i loro destini cinematografici esclusivamente nel film di Jean-Pierre Melville Le Cercle Rouge (I senza nome) del 1970 – animati da un comune impegno politico e civile, che si collocherà nell’atmosfera particolare di un rinnovo del cinema degli anni ’70 e dei capolavori nati in quel periodo.

La rassegna, si propone di ripercorrere alcuni dei film più significativi delle loro carriere, con cinque proiezioni ciascuno in due settimane di programmazione; un excursus sul cinema francese e italiano per rivivere i fermenti che mossero una generazione importante di cineasti e che ridefinirono il linguaggio estetico del cinema europeo.

Giovedì difesa: Carpenter the ward

E poi esiste anche l’amore. Ritorna quasi dieci anni dopo Fantasmi su Marte, film del 2001, John Carpenter, il maestro. Il dato sarebbe impreciso, perchè i suoi due episodi di Master of Horror sono due chicche, non paragonabili a due parentesi, piuttosto a lavori completi.

Stavolta invece torna nei cinema e lo fa con un film horror al femminile. Un horror psicotico, forse non innovativo, ma divertente, vibrante… la garanzia è quella di passare qualche ora in fibrillazione e in adrenalina.

Les Champs brûlants (Campi ardenti) di Catherine Libert e Stefano Canapa

Della situazione problematica del cinema italiano attuale si è più volte dibattuto senza tuttavia riuscire a trovare soluzioni “attive” che diano visibilità a tutta quella sfera cinematografica che, seppur tra mille disagi, sopravvive e in molti casi dà vita a veri e propri capolavori alla pari, parola di Enrico Ghezzi, di quella che può essere stata la produzione magnificente e magnifica di un Bernardo Bertolucci, per dirne uno.

Proprio in questo ambito si muove l’esperienza di Catherine Libert, giovane regista belga, accompagnata dalle riprese suggestive di Stefano Canapa. Il lavoro dei due si muove trasversalmente sul territorio italiano alla ricerca di quelle tracce di cinema indipendente che si configurano come esperienze vitali e non come semplici tentativi di sovversione del sistema.

Campi ardenti” è il quarto episodio di “Vie Traverse”, road movie che ripercorre l’Italia alla ricerca di talenti cinematografici indipendenti. In questo appuntamento, a far da protagoniste, sono le esperienze cinematografiche di Beppe Gaudino e Isabella Sandri.

Nuovo Cinema Israeliano allo Spazio Oberdan di Milano

Dal 19 al 23 giugno 2011 allo Spazio Oberdan di viale Vittorio Veneto a Milano si svolgerà la quarta edizione della rassegna Nuovo Cinema Israeliano. La diversità e l’originalità sono i filoni che lo Spazio Oberdan ha scelto, al fine di evidenziare quel senso di assoluta libertà artistica che impregna le opere dei registi d’Israele. Si tratta di una varietà stilistica che coincide con quella tematica, malgrado in alcune ricorra il tema dell’immigrazione.

La presenza degli immigrati russi (e quelli arrivati dall’Ex Unione Sovietica negli anni ‘90, che costituiscono un quinto della popolazione israeliana) è un tema predominante: persone che hanno quasi dimenticato le proprie origini e sentono di essere totalmente entrate nel flusso della società, altre che continuano a vivere come in un limbo, isolate dal mondo che le circonda, portando avanti le proprie tradizioni e continuando a parlare la lingua madre. Questi fenomeni hanno destato l’interesse dei registi, forse proprio perché alcuni tra questi provengono da quel mondo. Qui di seguito il programma completo della manifestazione

Giovedì difesa: Black books

Black Books è una sitcom realizzata tra il 2000 e il 2004. Ne esistono solo 3 serie, tutte peraltro molto brevi, sei puntate di 25 minuti circa ciascuna. Le ho consumate in brevissimo tempo.

È stata scritta e ideata da Dylan Moran, che ne è anche il protagonista, altri autori sono Graham Linehan, Arthur Mathews, Kevin Cecil e Andy Riley. Dylan Moran interpreta Bern, un irlandese misantropo, sudicio e alcolista che possiede una libreria nel centro di Londra, nel quartiere Bloomsbury. Di premi questa sitcom ne anche vinti parecchi, il premio BAFTA come Best Situation Comedy nel 2000 e nel 2005; nonchè la “Bronze Rose” (Rosa di Bronzo) al Festival Rose d’Or di Montreux nel 2001.

I’ll be your mirror, Nan Goldin a Città della Pieve

Venerdì 10 Giugno alle ore 21,00 il Giardino dei Lauri ed il Comune di Città della Pieve presentano il documentario sullla vita di Nan GoldinI’ll be your mirror” al Teatro degli Avvalorati di Città della Pieve. I’ll be your mirror”, breve film prodotto dalla BBC nel 1995, è ancora oggi considerato uno dei documenti più articolati e precisi sulla storia personale e sul lavoro dell’artista statunitense Nan Goldin, che ne curò personalmente la regia, in collaborazione con l’amico di sempre David Armstrong e il documentarista inglese Edmund Coulthard.

La pellicola ricostruisce l’intera carriera dell’artista, dai suoi esordi nei primi anni ’70 fino alla metà degli anni ’90, periodo in cui si affaccerà potentemente sulla scena artistica internazionale, proponendosi come una delle figure più influenti in ambito fotografico e non solo. A quegli anni, infatti, risale la sua prima importante retrospettiva di mezza carriera, ospitata dal Withney Museum of American Art, mostra che la consacrerà definitivamente sulla scena contemporanea, garantendole una popolarità di pubblico e critica che ancora oggi non ha eguali tra gli artisti viventi.

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