Giovedì Difesa: Rubber

Sapete perchè nel film di Spielberg ET l’alieno è marrone? nessuna ragione (…) in tutti i grandi film c’è un elemento senza nessuna ragione, perchè la vita stessa è senza ragione… questo film è un omaggio alla più grande forza ed elemento di stile esistente: l’irragionevole.”

Più o meno, la mia traduzione non è perfetta, il film inizia così… nominando i molti elementi irragionevoli presenti in molti film di successo. Usa sempre ossessivamente “no reason”, mentre io sono costretto a usare nessuna ragione, senza ragione, irragionevole.

Giovedì Difesa: La villa di lato

La villa di lato è una mini serie, o meglio una serie di cortometraggi, in 11 puntate edite nel 2009 per la regia di Marcello Macchia, che in questo caso si firma Ennnio Annio. Come attore della serie si firma invece Maccio Capatonda, nome col quale è famoso agli amanti del genere. Marcello Macchia è inoltre il fondatore a Milano della Shortcut production assieme ad Enrico Venti.

Si tratta di una parodia del genere horror. Diversamente dai trailer fake, molto noti e trasmessi interamente dalla Giallappa’ s nei vari Mai dire lunedì e Mai dire martedì, qui Maccio cambia comicità e si adatta ad un nuovo stile di parodia.

Giovedì Difesa: Troll Hunter

Dovrebbe essersi capito che una delle mie passioni horror è il falso documentario, definito mockumentary. Troll Hunter, in originale Trolljegeren, ne è un esempio divertente e interessante.

Si tratta di un film thriller horror norvegese diretto da André Øvredal, lo si può trovare in originale coi sottotitoli in inglese. I protagonisti, studenti con la telecamera, credevano di girare un documentario su un cacciatore di orsi senza permesso; si imbattono invece in un’operazione federale segreta di continui insabbiamenti atti a consentire all’unico cacciatore di troll esistente di proseguire la sua attività.

Addio al Festival del Cinema di Roma? Speriamo!

Due Festival del cinema sono troppi” questa l’opinione del nuovo Ministro dei Beni culturali Gian Carlo Galan che ha da poco sostituito Sandro “San Bonario” Bondi. Ovviamente Galan si riferisce alle due kermesse di Venezia e Roma ed è altrettanto ovvio che tra le due, la più antica e prestigiosa è quella che si tiene nella città lagunare.

Del resto il Festival del cinema di Roma, fortemente voluto da Veltroni, non è mai riuscito a decollare pienamente. Le affermazioni di Galan hanno però scatenato un piccolo putiferio, sollevando le proteste del sindaco Gianni Alemanno e di un folto drappello di attori tra cui Giulio Scarpati.

Giovedì Difesa: Chi ha paura del lupo?

A dire la verità Liz Taylor, venuta a mancare solo pochi giorni fa, oltre che otto mariti, (come tutti i giornali sottolineano), ha preso anche due Oscar. Il primo per il film Venere in visione del 1960 e il secondo per Chi ha paura di Virginia Wolf? nel 1966.

Il film di Mike Nichols è tratto da un dramma teatrale che ha debutatto a Brodway nel 1962. A quanto ne so, l’unica opera di successo del drammaturgo Edward Albee. Il titolo: Who’s afraid of Virginia Woolf? Nasce da una storpiatura che i due protagonisti fanno della canzoncina per bambini Who’s afraid of the big bad wolf? Chi ha paura del grosso lupo cattivo. Nulla apparentemente a che vedere con la scrittrice.

Al Tribeca 2011 il primo premio è un’opera d’arte

Conoscete il Tribeca Film Festival? Siamo sicuri di si, ma per tutti coloro i quali non lo conoscessero vi informiamo che si tratta di un  Festival cinematografico fondato a New York nel 2002 da Jane Rosenthal e Robert De Niro in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World Trade Center, con lo scopo di rivitalizzare i dintorni di TriBeCa, e, più in generale, di contribuire al progetto a lungo termine di recupero di Lower Manhattan.

Ogni Anno il Tribeca è un appuntamento imperdibile sia per gli accaniti indie filmmakers sia per gli appassionati del cinema indipendente di tutto il mondo. Ebbene, come ogni festival che si rispetti, il Tribeca mette in palio dei premi in denaro ma questa volta per la cerimonia degli awards, che si terrà il prossimo 28 aprile, non sono previsti premi in vil pecunia.

Sam Taylor-Wood modella per Louis Vuitton

Ma quante cose fa la nostra Sam Taylor-Wood? Ebbene nel giro di pochi mesi la camaleontica artista londinese ha preso parte ad un innumerevole serie di attività creative, difficili da elencare. Lo scorso 8 marzo ha infatti diretto Daniel Craig ( James Bond per gli amici) in uno spot dedicato alla Giornata Internazionale delle Donne, per lo spot l’artista ha utilizzato la voce fuori campo di Judi Dench che ha elencato le varie disparità di trattamento in ambiti sociali e lavorativi perpetrate ai danni delle donne sia nel Regno Unito come nel mondo.

Inutile poi ricordare che nel 2011 Sam Taylor-Wood, tra una mostra e l’altra, è riuscita a trovare il tempo per promuovere il suo film Nowhere Boy, dedicato all’adolescenza di uno scatenato John Lennon.  Ultimamente l’artista ha inoltre risposto alla chiamata dei R.E.M. capitanati da Michael Stipe che l’hanno chiamata a partecipare al loro Collapse Into Now Film Project. Per i R.E.M. Sam Taylor-Wood ha girato il video di Uberlin (dopo il salto troverete il video completo) che ha per protagonista proprio Aaron Johnson, già star principale di Nowhere Boy.

Giovedì Difesa: Unità d’Italia

Un amico, che è entusiasta di spettacoli popolari di varietà, mi parla di una compagnia che agisce in un piccolo cinema di Trastevere. Capitiamo che la rivista è già cominciata e, naturalmente, si sta svolgendo il numero dei Due Grandi. È un numero che non manca mai. Russia e America sono di scena con Pulcinella, servo furbo di due padroni. Lo sketch, più che materia di divertimento, offre la solita materia di riflessioni e usciamo dal cinema alla fine molto rattristati. Più di me il mio amico, il quale deve accorgersi che, nel frattempo, gli hanno rubato la ruota di scorta dell’automobile. Quel furto è tuttavia un seguito dello sketch o almeno aderisce al suo spirito. Cerco di farlo capire al mio amico. Ma penso che egli sia troppo irritato dal furto per consolarsi con una divagazione filosofica sul “nostro” carattere.

Julian Schnabel e Rula Jebreal infiammano Israele

In questi giorni il celebre artista e filmmaker Julian Schnabel ha sollevato un vespaio di polemiche a causa della premiere americana del suo ultimo film Miral, una pellicola controversa sul conflitto tra Israele e Palestina. Miral è tratto dal romanzo La strada dei fiori di Miral (2004) della giornalista e scrittrice israeliana naturalizzata italiana Rula Jebreal, attuale compagna di Schnabel.

L’artista ha quindi deciso di organizzare la prima di Miral al quartier generale delle Nazioni Unite di New York lo scorso lunedì. A questo punto Israele si è fermamente opposta alla proiezione del film ed il vice capo della delegazione diplomatica di Israele all’Onu Haim Wachsman ha dichiarato: ”il film propone la versione palestinese del conflitto. La posizione di Israele invece è rappresentata sotto una luce molto negativa”.

Giovedì Difesa: Tropa de elite

Spezzerei dunque la cosidetta lancia, una volta tanto, a favore della pirateria, e con un esempio pratico. Proprio dove l’incompetenza dei produttori si ostina a non mostrare buoni lavori o, come in questo caso, si mostra indecisa, accade che una buona azione di pirataggio illegale diventa utile al lancio e funzionale al passaparola.

Il successo di Tropa de Elite – Gli squadroni della morte è infatti legato alla diffusione illegale. Mentre si decideva se farlo o no uscire nei cinema il film ha letteralmente spopolato illegalmente nella rete. Uno dei protagonisti del film, l’attore Caio Junqueira, ha dichiarato con imbarazzo che è stato proprio per merito della pirateria che il film è arrivato fino alla TV e al suo pubblico.

Giovedì Difesa: Day break

Continuando sulle serie televisive mi va di andare completamente controcorrente e di spezzare una lancia in favore di una serie che è stata in verità un mezzo flop. Sospesa sia in Usa sia in Italia a causa del deludentissimo audience, Day Break, a dirla tutta, aveva a mio avviso dei punti di fascino e di sperimentazione.

Della serie ideata da Paul Zbyszewski sono andati in onda negli Stati Uniti sul canale ABC solo i primi sei dei tredici episodi. È stata in seguito riproposta sul network TV One nel 2008. In Italia gli è toccata sorte simile: trasmessa dapprima dal canale pay Steel e quindi da Rai 4 è infine approdata dal 29 gennaio 2009 a Rai 3 che ha visto passare del tutto inosservata la sua messa in onda interrotta dopo i primi 8 episodi.

Black Swan: il cinema di Darren Aronofsky

Una delle arti che, a mio parere, riesce a mantenere la sua produttività pur situandosi nell’universo della mercificazione globale è il cinema. Seppur con fasi alterne, ogni anno riusciamo a fare esperienza di lungometraggi di garnde valore. Black Swan (in italiano Il cigno nero), dell’ormai noto regista americano Darren Aronofsky, è l’ennesimo capolavoro che il cinema  ci offre.

Non mi  dilungo sulla tecnica che è argomento che non mi compete e che appare abbastanza evidente sin da un primo sguardo. Fotografia eccellente, riprese peculiari che esaltano la tensione dei personaggi, ottimi interpreti, scenografie suggestive. Lui, Aronofsky, abbiamo imparato a conoscerlo con film di grande spessore quali il claustrofobico π – Il teorema del delirio, o l’allucinato Requiem for a Dream, o ancora con il poetico e crudo personaggio, interpretato da Mickey Rourke in The wrestler. Black Swan non è che l’ennesima prova di una bravura fuori dal comune, della ricerca di un nuovo linguaggio a cui ogni volta si aggiunge un tassello in più.

Giovedì Difesa: Dead Walking

Che sono un appassionato di trame post apocalittiche non è più un segreto. Dunque dopo aver recensito Dead set, Zombieland e l’ultimo Romero non potevo esimermi da fare un salto in questo nuova serie di sei puntate sui morti che camminano alla fine del mondo.

Prodotta dalla Valhalla Motion Pictures e dalla Circle of Confusion, la serie è girata da Frank Darabont, ottimo autore de Il miglio verde e de Le ali della libertà, entrambi riadattamenti di storie di Stephen King. Si incentra sulle vicende di Rick Grames, poliziotto sensibile e coraggioso, che dopo essere sopravissuto ad un incidente sul lavoro, si sveglia dal coma e si ritrova improvvisamente nel mondo alla fine del mondo. A casa sua la moglie e il figlio non ci sono ma mancano anche i bagagli. Non resta che partire alla ricerca.

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