Lo Spam si trasforma in arte contemporanea

Nel dorato mondo dell’arte contemporanea c’è posto per tutti e chiunque può inventarsi artista da un momento all’altro. Ovviamente bisogna conoscere le persone giuste, altrimenti si rischia di rimanere nell’anonimato in eterno. A riprova di ciò che stiamo affermando basti guardare la subitanea parabola ascensionale di Thierry Guetta (meglio noto al mondo della street art come Mr. Brainwash) che da gregario di suo cugino Invader, di Banksy e di Shepard Fairey ha di punto in bianco catalizzato l’attenzione con la sua prima e gigantesca mostra personale Life is Beautiful a Los Angeles nel 2008.

Certo non è detto che questi miti del momento siano destinati a durare nel tempo ma lasciamo ai posteri l’ardua sentenza. Comunque sia, parlando di inventarsi artisti, oggi anche gli hacker possono essere considerati dei creativi. A sdoganarli ci ha pensato James Howard, classe 1981, che in questi giorni è ospite della mostra Newspeak:British Art Now (in visione fino al prossimo 30 aprile), organizzata da Saatchi, vale a dire colui che l’ha scoperto.

Damon Winter, un iPhone nel mondo della fotografia Fine Art

Tutti i fotografi professionisti e gli artisti che lavorano con questa meravigliosa tecnica sono anche dei profondi conoscitori del mezzo. Tra obiettivi, filtri, luci e diverse tipologie di pellicola (ancora per poco visto il ritiro dal mercato della mitica emulsione Kodachrome), ci si trova sempre più indaffarati, alla ricerca di una meta ambita, vale a dire un meraviglioso scatto capace di raggiungere la perfezione. Ed eccolo lì, il sudato esempio di Fine Art Photography, soggetto attentamente studiato, luce perfetta, ottimo contrasto ed una giusta profondità di campo.

Dopo lo scatto bisogna poi andarci giù duro con Photoshop, regolare i toni e quanto altro per far risaltare al meglio il lavoro svolto.  Va da sé che tutte queste attrezzature costano tanti bei soldini ed i trucchi imparati durante anni ed anni di pratica difficilmente vengono svelati ad altri fotografi. E se un giorno tutta questa sapienza (che poi era doppia ai tempi della camera oscura e degli anni d’oro della pellicola) venisse riassunta da un piccolo aggeggio in grado di riassumere tutto in poco tempo e con poca fatica? andreste su tutte le furie, ne siamo certi. Stessa cosa è accaduta ai colleghi di Damon Winter, vincitore del terzo posto al prestigioso Picture Of The Year International con la sua serie fotografica A Grunt’s Life.

Rihanna scopiazza da David LaChapelle per il suo video S&M

Oggi ci dedichiamo a qualcosa di un poco più frivolo. Molti sostengono che Lady Gaga sia una copia spudorata della Lady di ferro del pop, vale a dire Madonna. Comunque sia la signorina Germanotta ha pur sempre una gran voce ed è un’appassionata d’arte contemporanea, al punto che reputa le sue esibizioni come vere e proprie performance. Non è mistero, e noi lo sappiamo bene, che Lady Gaga stia tentando in tutti i modi di entrare nel circuito delle arti visive ma a fronte dei vari tentativi l’impresa non è ancora riuscita. Stesso dicasi per il nostro James Franco.

Copia o non copia, in questi ultimi giorni il Daily Mail ha scoperto un’altra popstar dedita a piccoli “furti” di natura estetica. Stiamo parlando di Rihanna, il ciclone delle Barbados che con la sua hit Umbrella ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo (come spesso dicevano a Superclassifica Show). Ebbene la ventiduenne peperina nel suo ultimo singolo S&M, ovviamente mosso da tematiche sadomaso.

Una galleria a Londra dedica una mostra a Hipstamatic, la Toy Camera digitale

Prima c’erano la Holga, la Diana e tante altre piccole Toy Cameras che facevano un mucchio di immagini dal gusto vintage e che tanto ricordavano le immagini rubate nelle gite in famiglia o ai compleanni dei nostri cari negli anni ’70.  Oggi la rivoluzione del digitale sembra aver seppellito le varie Polaroid e compagnia cantante ed il tracollo della pellicola con i suoi costi improponibili non è stato certo un aiuto all’intera situazione. La malinconia di quelle immagini è però un dolce ricordo e quei colori irreali sono ancor oggi amati da centinaia di migliaia di persone, molti li preferiscono ai normali colori prodotti dalle macchine digitali forse perché il digitale spesso mostra la realtà cosi com’era al tempo dello scatto e  non come ci piacerebbe ricordarla.

Ebbene per qualche assurdo ma piacevole scherzo del destino le Toy Camera sono tornate in auge negli ultimi mesi grazie ad un App per iPhone, ed altre devices prodotte dalla Apple, che prende il nome di Hipstamatic. Questa fedele replica di una Toy Camera permette all’utente di cambiare obiettivi, flash e pellicole, tutto in maniera virtuale e di produrre in seguito delle fantastiche foto-vecchio-stile sempre diverse che possono essere stampate con ottimi risultati.

Lady Gaga presenta la nuova linea Polaroid

Per oggi permetteteci un articolo un poco frivolo. Le star della pop music non riescono proprio a far a meno di far parlare delle proprie gesta legate al mondo della creatività. Le passate feste natalizie sono state infatti caratterizzate dall’uscita di My Beautiful Dark Twisted Fantasy,  nuovo album di  Kanye West con copertina realizzata da George Condo. Ovviamente per quanto riguarda l’opera di Condo (che ritrae il cantante in un amplesso in puro stile condiano) la censura made in U.S.A. non si è fatta attendere e quindi in molte catene come Wal-Mart la cover è stata sostituita.

In questi giorni invece è tornata alla carica la nostra Lady Gaga che dopo aver indossato il suo ormai celeberrimo vestito fatto di carne non ha trovato niente di meglio da fare che diventare il nuovo direttore creativo della Polaroid. Ed al nuovo CES, Consumer Electronics Show di Las Vegas l’agguerrita e platinata popstar ha svelato al mondo i nuovi prodotti del celebre brand produttore di macchine istantanee di cui anche Andy Warhol andava pazzo.

Parte Confini 08 rassegna di fotografia contemporanea

Dall’10 al 23 GENNAIO 2011 Polifemo presenta presso La Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4 a Milano la tappa milanese della rassegna di fotografia contemporanea Confini, un progetto espositivo di immagini fotografiche di non semplice collocazione. La disponibilità di nuovi strumenti, la seduzione del post-moderno ed i media che caratterizzano la nostra epoca hanno allargato la visione di molti fotografi e stiamo assistendo al definitivo abbattimento dei confini tra la fotografia e le altre forme d’arte.

Così le contaminazioni tecniche e linguistiche generano realizzazioni di grande contenuto ed impatto visivo difficili da inquadrare negli schemi classici della fotografia. Un momento di verifica ed un trampolino per autori che propongono immagini di ricerca e mostrano buona progettualità. Per la prima volta quest’anno la rassegna sarà presentata anche a Milano (Polifemo Fotografia), Genova (VisionQuesT Gallery) e Trieste (Sala Fenice), oltre che nelle sedi storiche di Firenze e Roma, e in quelle di Torino (Osservatorio Gualino) e Palermo (Lanterna Magica) che già l’hanno ospitata nella precedente edizione.

Cindy Sherman, nuovo anno nuova serie fotografica

Sprüth Magers di Londra presenta dal 11 gennaio al 19 febbraio 2011 il nuovo lavoro di artista Cindy Sherman. Per questa serie l’artista ha messo insieme un cast di singoli personaggi su grandi murales fotografici, segnando un allontanamento dal classico formato della fotografia incorniciata.

 Fin dall’inizio della sua carriera nella metà degli anni 1970 Sherman ha usato se stessa all’interno delle sue opere, comparendo come regista, modella e fotografa per creare una vasta gamma di personalità intriganti e provocatorie.

In questo ultimo lavoro Cindy Sherman coglie le sottili distorsioni del suo viso e del corpo, rendendo le sue forme quasi irriconoscibili grazie all’ausilio delle tecniche digitali, usate per manipolare di ciascun personaggio, le sue caratteristiche, e l’ambiente circostante.



Marco Anelli ed i volti di The Artist is Present pubblicati da Aperture

Globartmag ha recentemente pubblicato una serie di articoli a supporto della giovane arte italiana. Troppo spesso infatti la nostra tendenza critica è quella di sminuire il talento emergente nazionale, lodando fino al midollo quello estero. A noi questa forma di provincialismo 2.0 non piace affatto e per questo ogni volta che troviamo una notizia internazionale su un nostro artista, siamo orgogliosi di offrirvela. Questa volta parliamo di Marco Anelli fotografo romano classe 1968 che ha recentemente catalizzato l’attenzione della rete con una serie di magnifici ritratti in primissimo piano.

Tutto parte da The Artist is Present, la grande retrospettiva dedicata a Marina Abramovic ed ospitata dal MoMa, Museum of Modern Art di New York dal 14 marzo al 31 maggio 2010. Se ben ricorderete, nella performance-fulcro dell’evento Marina Abramovic aveva deciso di sedersi ad un tavolo nell’atrio del museo per ogni singolo giorno fino alla fine della mostra. Il tavolo era corredato da una sedia aggiuntiva, volutamente lasciata vuota ed a disposizione dei visitatori che sono stati via via invitati a sedersi su di essa.

Chiamata alle armi per donne guerriere – Matteo Basilé alla Galleria Pack

Pochi giorni fa leggevo un’intervista in cui Massimiliano Gioni faceva notare l’assurda dicotomia che viviamo ogni giorno: da una parte il corpo sovraesposto e le immagini irreali della pubblicità che più scandalizzano più vendono, dall’altra l’arte contemporanea censurata senza discernimento, vedi il caso Cattelan a Milano.

Questione di ruoli diceva. Mi piace pensare che sia una questione di profondità: il marketing vince sul qui ed ora, lavora solo ed esclusivamente in superficie. L’arte invece, se fatta bene, scava, arriva nelle viscere, ci trafigge in profondità, ma allo stesso tempo è fatta di immagini, di gusto, di superfici. Forse per questo diventa più facile attaccare l’arte, oggi così indifesa e da sempre difficile da comprendere.

Tutti i vincitori del Premio Celeste 2010

Sono Laura Bisotti, Mario Rossi, Paola Sunday e i Quiet Ensemble i quattro vincitori della VII edizione del Premio Celeste che si sono aggiudicati i 20.000 euro per le categorie pittura, fotografia e grafica digitale, video e animazione, installazione, scultura e performance, su una short list di 40 concorrenti. Nella serata del 19 novembre, la giuria della settima edizione composta da Gabi Scardi e Julia Draganovic, ha ricevuto le preferenze espresse dagli artisti in gara, che con il proprio voto hanno assegnato la vittoria,  e annunciato al grande pubblico intervenuto – e a coloro che seguivano live la diretta in streaming sul sito di Celeste – il nome dei premiati, nell’ambito di una grande festa dell’arte.

L’opera di Laura Bisotti http://www.premioceleste.it/opera/ido:57202/
Giovane piacentina, classe 1985, intitolata Appunti, è un percorso sullo spazio… tanto in pittura come nel disegno, spiega l’artista – ricerco sempre orizzonti lunghi e piani. Tutto comincia dalla passione per i paesaggi in cui sono nata – i campi della Pianura Padana. Si tratta di opere che hanno una doppia possibilità di lettura, una più ampia in cui risultano essere dei vasti paesaggi e una più ravvicinata e intima in cui si notano i singoli frammenti che li compongono.

Al via la sesta edizione di Lucca Digital Photofest

Sesta edizione, dal 20 novembre al 12 dicembre, del LDPF LUCCADigitalPHOTOfest, il festival internazionale dedicato alla fotografia e video arte, uno degli eventi di maggior prestigio in Europa. Tema di questa sesta, attesissima edizione e’ La Donna, fotografa e artista, soggetto o musa ispiratrice. Come sempre, anzi piu’ che mai, il programma del LDPF si presenta ricchissimo: 17 mostre, alcune in anteprima assoluta, workshop, conferenze di grandi autori, incontri al Photocafe’ e lettura dei portfolio, tutti ambientati in sedi inconsuete ed affascinanti di uno dei centri storici piu’ integri e suggestivi del mondo. Ospite d’Onore del LDPF 2010 e’ l’eclettica artista statunitense Sandy Skoglund che, il 27 novembre al Teatro del Giglio, riceverà il LUCCAdigitalPHOTO Award.

Mostre in breve sintesi:
The power of imagination” un’ampia retrospettiva di fotografie, che ripercorre la brillante carriera di Sandy Skoglund, in collaborazione con la galleria PaciArte Contemporary di Brescia.
In anteprima assoluta la mostra “Bye bye baby, Marylin”, un omaggio al simbolo della femminilità: Marylin Monroe, circa 80 immagini dalla collezione privata di Giuliana Scime’  con scatti di Richard Avedon, George Barris, Bruno Bernard Andre de Dienes, John Florea, Philippe Halsman, Tom Kelley, Bert Stern.

Matteo Basilé – THISHUMANITY

Dal 23 novembre 2010 al 29 gennaio 2011, la Galleria Pack di Milano (Foro Buonaparte 60) presenta la mostra di Matteo Basilé dal titolo THISHUMANITY. Il progetto prende il via da uno dei massimi capolavori del tardo gotico fiorentino, La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello (1397-1475), cui si ispirano le 10 fotografie di grandi dimensioni realizzate dall’artista romano. Il celebre trittico fu commissionato a Paolo Uccello nel 1438 dalla famiglia Bartolini Salimbeni per commemorare la vittoria dei fiorentini sulle truppe senesi alleate a quelle milanesi del 1 aprile 1432.

Nei dipinti del pittore fiorentino tutto risulta essere immobile, pronto all’atto finale. È questo ‘fermo immagine’, suddiviso in tre scansioni temporali, che ha spinto Matteo Basilé a creare il frame successivo, lo scontro fisico tra popoli ed eserciti immaginari. Nella Battaglia di San Romano, Paolo Uccello sperimenta per la prima volta tecniche prospettiche rivoluzionarie per l’epoca che creano visioni multiple all’interno della stessa scena. Le opere di THISHUMANITY sono costruite con le stesse regole prospettiche del pittore quattrocentesco, ma realizzate attraverso tecniche fotografiche digitali di post produzione.

Volete fotografare come Muybridge? da oggi c’è Muybridgizer gratis su iPhone

Ognuno di noi ha una passione sfrenata per la fotografia e non siamo noi di Globartmag a dirlo ma i dati provenienti dalle statistiche delle vendite delle fotocamere e dei telefonini dotati di obiettivo fotografico. Ebbene molti di quelli che hanno il pallino della fotografia sono certamente affascinati dagli albori di questa tecnica e tra i primi grandi maestri della fotografia non possiamo non citare Eadweard Muybridge (Kingston upon Thames, 9 aprile 1830 – Kingston upon Thames, 8 maggio 1904), vero e proprio pioniere della fotografia in movimento.

Alcune opere di Muybridge come Il cavallo in movimento del 1878 fanno praticamente parte dell’immaginario collettivo e sono ammirate da milioni di persone in tutto il mondo. Per questo la Tate Britain ha deciso di lanciare una nuova App per iPhone che permetterà a tutti  possessori del gioiellino di casa Apple di trasformare le proprie foto in cronofotografie, praticamente identiche a quelle del celebre maestro. 

L’imperfezione salverà il mondo (dell’arte)

Anche se probabilmente la pellicola è ancora superiore o quantomeno con le sue imperfezioni riesce a ricreare un vasto spettro di ricordi in ognuno di noi, il digitale ha praticamente invaso il mondo della fotografia. L’arte contemporanea, da par suo, si è letteralmente aperta a questo dirompente assalto ed anche se questa trasformazione ha spalancato le porte a nuove e meravigliose visioni, negli ultimi tempi le cose sono un tantino cambiate e tutto è divenuto un poco noiosetto.

Questo forse perchè tra gli artisti c’è troppa ossessione per il lato tecnico, per la perfezione delle luci e dei soggetti. C’è troppo lavoro su Photoshop, ci sono troppi trucchetti che ormai tutti conoscono, ed infine troppi plugins sviluppati da terze parti che livellano ogni immagine, rendendola identica ad un milione di altre. Mancano le idee ma soprattutto manca la spontaneità, abbondano i pixel, le lenti speciali e le luci fluo.

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