Rievocazione di crudeli memorie, non lontane nel tempo, difficili da perdonare. Numerose vittime sacrificate per il volere di un singolo egoista. Roma, 1943: l’occupazione nazista, i bombardamenti, le persecuzioni ed il rifugio della popolazione locale presso cunicoli e sotterranei divenuti sinonimi di morte.
Per non dimenticare il clima terroristico diffuso nella capitale durante la Resistenza il vincente binomio Navarro-Arévalo, proposto alla 53° Biennale di Venezia, torna in Italia con il progetto “Nacht und Nebel” ovvero “Nella nebbia e nella notte” esposto nel flessibile spazio della Fondazione Volume!, in collaborazione con l’Ambasciata del Cile.
Iván Navarro (Santiago del Cile, 1972 – vive e lavora a New York) è un artista di fama internazionale, conosciuto per le sue sculture di luce prese in prestito dal Minimalismo per attuare una denuncia socio-politica. In esse indaga il rapporto simbolico tra l’energia elettrica, usata per attivare tali apparecchi, e le ‘correnti’ di una paura occulta innescata da dittature o democrazie di stampo autoritario. Un’innata sensibilità, sorta grazie alla dittatura di Pinochet, con cui ha convissuto fin dall’infanzia, divenendo in seguito elemento influente e caratterizzante nella sua formazione e produzione artistica.