Maurizio Cattelan in Biennale: una minestra (di piccioni) riscaldata

Non parla mai delle sue opere ma delega ogni esegesi ai suoi pupilli Massimiliano Gioni (prima) e Francesco Bonami (poi), ama divertire e stupire il pubblico con veri e propri tiri mancini che sovente riempiono le pagine dei tabloid di tutto il mondo. Ovviamente si parla di Maurizio Cattelan, quello dei bambini impiccati e del Papa travolto da un meteorite, per intenderci.

Personalmente ho seguito con interesse e meraviglia molte peripezie dell’ex enfant terrible dell’arte contemporanea, tanto da inserirlo in un capitolo del mio libro Oltre Ogni Limite, descrivendo in tal guisa la sua poetica: “Cattelan ha sin dagli esordi proposto una linea creativa beffarda, mirata non a sovvertire il sistema di cui ogni artista fa parte bensì ad evidenziarne gli aspetti più popolari, patetici ed imbarazzanti, scatenando così velenose polemiche ma anche profonde riflessioni. Grazie alla sua inesauribile carica ironica, il mondo dell’arte ha improvvisamente scoperto di essere chino su se stesso, avviluppato in un simbolismo ermetico e pretestuoso da cui è però possibile fuggire per brevi momenti, saltando oltre la staccionata e canzonando chi vi rimane all’interno”.

Marzia Migliora e Salla Tykkä all’EX3 Centro per l’arte contemporanea di Firenze

EX3 Centro per l’arte contemporanea di Firenze ospita, a partire da mercoledì 8 giugno fino all’11 settembre 2011, il lavoro di due artiste internazionali: White Depths, prima personale in uno spazio istituzionale italiano della filmakers finlandese Salla Tykkä, a cura di Marinella Paderni, e Rada, progetto site-specific dell’italiana Marzia Migliora, a cura di Arabella Natalini.

Il lavoro immaginativo e rigoroso di Marzia Migliora (Alessandria, 1972) si sviluppa attraverso un complesso processo di “scavo”, costituito da molteplici fasi di ricerca. A un primo momento di suggestione e fascinazione rispetto a elementi che possono provenire da fonti diverse, segue un procedimento di elaborazione e sedimentazione, in cui l’artista mette accuratamente a fuoco il progetto per dargli infine forma attraverso l’uso di un’ampia varietà di mezzi espressivi, che vanno dalla fotografia al disegno, dal video all’installazione. Marzia Migliora si è formata come fotografa, realizzando principalmente progetti che riflettono sull’archivio, la memoria e la temporalità, per passare successivamente al video, come naturale continuazione e articolazione della sua ricerca. Della pratica fotografica viene mantenuta l’importanza attribuibile al punto di vista, come possibilità di esplorazione del quotidiano attraverso immagini e oggetti fruibili dallo spettatore, che lo conducono a immedesimarsi nell’esperienza proposta.

Jan Fabre mostra la sua PIETAS a Venezia

Dal 1° giugno al 16 ottobre 2011, durante la 54° edizione della Biennale d’arte di Venezia, la Nuova Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia (Sestiere Cannaregio 3599) ospiterà il nuovo evento espositivo di Jan Fabre (Anversa, 1958), dal titolo PIETAS. Curata da Giacinto Di Pietrantonio e da Katerina Koshina, promossa dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, dal State Museum of Contemporary Art di Salonicco e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, la mostra presenterà cinque grandi sculture in marmo puro e marmo statuario di Carrara dell’artista fiammingo.

Tra queste spicca l’inedita rilettura fatta da Fabre della Pietà di Michelangelo, dal titolo Sogno compassionevole (Pietà V) nella quale il Cristo ha il volto dell’artista stesso e la Madonna ha quello di un teschio, simbolo della morte. Lungi dal proporre un messaggio blasfemo o semplicemente provocatorio, l’opera rappresenta una ‘scultura-performativa’ che mette in scena i veri sentimenti di una madre che vuole sostituirsi al figlio morto.

Teresa Margolles al Museion di Bolzano

Le città di Kassel e Bolzano in Europa: a prima vista realtà differenti e lontane dalle quotidiane storie di violenza di molte città latinoamericane. Ciò nonostante proprio la Kunsthalle Fridericianum a Kassel e il Museion a Bolzano hanno scelto di diventare amplificatori del disagio di Ciudad Juárez, al centro della mostra “Frontera” di Teresa Margolles. L’esposizione, a Kassel fino allo scorso febbraio, viene presentata a Bolzano dal 29 maggio al 28 agosto 2011.

Frontera è una riflessione sul dolore provocato dalle drammatiche proporzioni del crimine organizzato nella società messicana e in particolare sugli assassinii e sulle sparizioni avvenuti a Juárez, la città di frontiera sul confine del Messico con gli Stati Uniti che dà il nome alla mostra. Con più di 3.000 assassini in un anno, più di 700 donne catturate, torturate e uccise, Juárez è considerata una delle città più pericolose al mondo.

Rosa Barba al Mart di Rovereto

Il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e Fondazione Galleria Civica – Centro di Ricerca sulla contemporaneità di Trento sono liete di annunciare “Rosa Barba. Stage Archive”, la prima mostra personale in istituzioni pubbliche italiane di Rosa Barba (in visione dal 27  giugno al 28 agosto), a cura di Chiara Parisi e Andrea Viliani. Rosa Barba (Agrigento, 1972, vive e lavora a Berlino) è una delle più affermate artiste italiane dell’ultima generazione, il cui lavoro abbraccia cinema, suono e testo.  La mostra “Rosa Barba. Stage Archive” nasce dalla collaborazione fra le due istituzioni trentine e si sviluppa intorno al ruolo di archivio, e a come esso plasma l’identità e l’attività istituzionale del museo contemporaneo.

Il punto di partenza è rappresentato da un lavoro in cui Rosa Barba approfondisce i documenti del periodo futurista presso gli Archivi Storici del Mart di Rovereto. Il progetto della duplice mostra consiste nella presentazione in forma di “scultura-teatro astratta” di varie opere futuriste, tra cui sceneggiature e trattamenti cinematografici mai realizzati dell’artista Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960), i cui originali sono conservati presso il Mart. L’archivio è re-interpretato dall’artista non solo come luogo della conservazione ma anche come fulcro di una temporalità fluida, che confonde fra loro passato, presente e futuro, come motore attivo dell’immaginario, come fonte di nuove narrazioni, come palcoscenico, da cui il titolo della mostra, “Stage Archive”, ovvero “Palcoscenico-Archivio”.

Mostre da vedere in giro per il mondo

Ai Weiwei

Nel precedente articolo parlavamo di chiusura estiva dell’arte contemporanea, quindi prima della “serrata d’agosto” c’è ancora tempo per ammirare alcune grandi mostre in giro per il mondo tra gallerie private e istituzioni pubbliche. Cominciamo da Ai Weiwei, attualmente in prigionia da oltre un mese. Dell’artista non si hanno notizie ma se volete ammirare i suoi lavori potrete farlo alla Lisson Gallery di Londra che ospita alcune sue magnifiche opere fino al 16 luglio 2011.

Parlando di Weiwei, il grande Anish Kapoor gli ha dedicato la sua ultima monumentale fatica intitolata Leviathan. L’opera è attualmente visibile al Grand Palais di Parigi fino al prossimo 23 giugno. Se desiderate ammirare un vero e proprio maestro della scultura non perdetevi la personale di John Chamberlain, da oltre 25 anni sulla cresta dell’onda. L’artista è solito creare entusiasmanti forme dal metallo contorto. La mostra di Chamberlain sarà visibile fino al prossimo 11 giugno alla Pace Gallery di New York.

Chiara Mu – I am not there anymore

Chiara Mu scrive: “Jazzare sul tempo che passa. Mi e’ rimasta questa frase addosso e considero il mio intervento una personalissima risposta a riguardo. Non e’ possible jazzare sul tempo che passa perche’ non esistono ritorni. Alba de Cespedes scriveva quel bellissimo romanzo, “Nessuno torna indietro”, sulle ragazze che vivevano nel pensionato, cristallizzando in un momento preciso le loro emozioni, aspettative, desideri e timori. Poi tutto cambio’, ognuna fece la sua scelta e nulla fu’ come prima. Il mio intervento mira a sottolineare quel momento di stasi, ma a ritroso, si tratta solo di un ricordo infatti, non posso piu’ vestire le mie cose d’un tempo, il mio corpo ha preso altre forme e distruggerei la stoffa se cercassi di sentire di nuovo quella medesima camicia di bimba sulle gambe fredde di adesso.”

La vetrina espositiva del negozio di abiti vintage CLOSET, in via Metauro, 55 a Roma espone da oggi (fno al 29 maggio) il quinto intervento della rassegna “Usurato (jazzare sul tempo che passa)” a cura di Fabrizio Pizzuto. Si tratta di un intervento dell’artista romana Chiara Mu, di formazione artistica londinese  che decide di capovolgere i temi, i tempi del ragionamento e della “gabbia” assegnata, ovvero la vetrina e il contenuto appunto tematico del lavoro.

Mi piace essere stella cometa* – 4/4 Terre Vulnerabili all’Hangar Bicocca

Siamo giunti all’ultima fase lunare senza quasi rendercene conto. A novembre dello scorso anno vi avevo raccontato dell’apertura di Terre Vulnerabili all’Hangar Bicocca di Milano, baluardo dell’arte di ricerca e dell’arte di resistenza (alla mancanza di fondi, alla lontananza dalla città, al disinteresse politico…).

Da quella prima fase, intitolata Le soluzioni vere vengono dal basso, nella quale venivano presentate quindici opere di altrettanti artisti, tutto è cambiato a dimostrazione che quando Chiara Bertola ci spiegò che sarebbe stata una mostra che cresce non parlava semplicemente di un aggiungere altre opere nel tempo. Non si tratta di uno stratagemma per far tornare gli spettatori, lei, con Andrea Lissoni e gli artisti tutti, hanno davvero dato vita ad una creatura vivente che ha cambiato completamente allestimento ed è arrivata ad ospitare trentuno artisti e ben più opere. Se non avete avuto modo di visitare l’Hangar nelle fasi passate non rinunciate a quest’ultima, perché la mostra ha si attinto da questo meccanismo di comunione di intenti nel suo crearsi, ma resta un esistere che funziona in sé ad ogni tappa, con una forza espressiva e di significati fuori dal comune.

L’ultima “Devozione” di Gian Maria Tosatti

Si chiude con un Testamento il ciclo di installazioni ambientali intitolato Devozioni e sviluppato da Gian Maria Tosatti dal 2005 ad oggi. Questa decima tappa, curata da Alessandro Facente e prodotta dalla Fondazione VOLUME!, rappresenta l’apice di una sofferta meditazione sul tempo e sulla memoria dove la totalità dell’esperienza umana appare come un grande silenzio fra due pensieri, un silenzio riempito dal lontano e disturbato suono di un messaggio radiofonico.

La solitaria missione esplorativa del fruitore all’interno della Torretta dell’ospedale San Camillo di Roma diviene un tentativo estremo di afferrare la realtà attraverso ciò che di essa rimane, in un’ascesa fisica proporzionale ad una discesa della coscienza all’interno del ricordo.

A Milano doppio evento per Anish Kapoor

Due straordinari appuntamenti a Milano e a Venezia a fine maggio con Anish Kapoor, universalmente riconosciuto come uno tra i più significativi artisti contemporanei. Dal 31 maggio al 9 ottobre 2011  nelle due diverse sedi espositive della Rotonda di via Besana e della Fabbrica del Vapore si terrà una mostra, curata da Gianni Mercurio e Demetrio Paparoni, promossa e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Assessorato Sport e Tempo libero con la società di produzione artistica Madeinart.

Un’installazione site-specific, una serie di progetti architettonici e installazioni ambientali insieme a una selezione di opere recenti consentiranno di comprendere la matrice concettuale del lavoro di Anish Kapoor. Nella sua ricerca l’artista si muove attraverso lo spazio e la materia in una continua sperimentazione su differenti scale dimensionali, confrontandosi sempre con l’ambiente con il quale interagisce «cercando di generare – come dichiara l’artista – sensazioni, spaesamenti percettivi, che porteranno a ognuno, diversi, magari insospettabili significati».

Consuelo Castañeda in affitto per Americas Society

Al via anche quest’anno il programma di Americas Society che porta negli spazi newyorkesi l’arte Latino Americana, dei Caraibi e del Canada attraverso tre eventi espositivi annuali. Il progetto si prefigge di coinvolgere artisti di media notorietà con un programma di opere site specific concepite appositamente per lo spazio, situato in un edificio storico a 680 Park Avenue, attraverso l’appropriazione dell’uso e del valore simbolico di dell’edificio stesso.

Ad inaugurare il nuovo ciclo espositivo sarà l’installazione di Consuelo Castañeda (Havana, Cuba, 1958) intitolata For Rent; curata da Yasmeen Siddiqui in collaborazione con Gabriela Ranger, la mostra verrà inaugurata il 17 maggio 2011 e sarà visibile fino al 30 dii giugno. L’opera di Castañeda richiama alla sua esperienza di immigrata cubana negli Stati Uniti proiettando sullo sfondo di questa vicenda esistenziale quello che fu il più ampio contesto storico della Guerra Fredda.

I tifosi del Milan scivolano su Mimmo Paladino


Montagna di sale invasa dai tifosi rossoneri di Almiron

Il Milan ha vinto lo scudetto, cosa che a noi potrebbe anche non interessare. Il fatto è che questa marginale notizia sportiva è in questi giorni strettamente legata all’arte contemporanea per un fatto assai deprecabile accaduto nella notte del 7 maggio a Milano. La festa dei tifosi per la conquista del tanto sospirato scudetto ha infatti rovinato la festa alla Montagna di Mimmo Paladino installata a Piazza Duomo. Centinaia di facinorosi hanno infatti scavalcato le transenne poste a custodia dell’installazione ed hanno cominciato a scivolare sulla montagna di Paladino, decapitando un cavallo posto all’interno dell’opera e distruggendone un altro.

Testamento è la decima ed ultima tappa del ciclo Devozioni di Gian Maria Tosatti

Giovedì 10 maggio 2011, dalle ore 16.00, presso la Torretta dell’ospedale San Camillo di Roma inaugura Testamento – devozioni X di Gian Maria Tosatti a cura di Alessandro Facente. Prodotto dalla Fondazione VOLUME!, in collaborazione con l’Ospedale San Camillo/Forlanini, Ordine dei Medici e con il patrocinio di Roma Capitale, Provincia di Roma e Regione Lazio, Testamento è la decima ed ultima tappa del ciclo Devozioni che, dal 2005, si è sviluppato in dieci installazioni ambientali per dieci edifici della città di Roma, connettendo insieme ricerca visiva e architettura. Devozioni è l’attraversamento del singolo visitatore all’interno dello spazio, quasi fosse esso stesso un performer.

Il percorso in solitudine nello spazio che Tosatti cerca, individua e modifica in ogni specifica tappa, completa l’obiettivo che il ciclo nella sua interezza esprime: strutturare un discorso sull’imminenza del contemporaneo partendo dalla valenza archetipa che dieci momenti centrali del Vangelo rappresentano all’interno dell’identità culturale occidentale. Testamento – devozioni X, è un intervento sulla fine dell’umanità, sull’impossibilità di una resurrezione.

Osama scalza Ai Weiwei ma la Tate conserva i suoi semi di girasole

Come ricorderete, prima della tragedia dell’arresto di Ai Weiwei da parte del governo Cinese, vi avevamo parlato di una nuova opera dal titolo Circle of Animals/Zodiac Heads una sorta di installazione composta da 12 monumentali sculture di bronzo che in sostanza riprende in pieno le sembianze dell’antica la fontana dei 12 segni zodiacali dello Yuangminyuan. L’opera di Weiwei avrebbe dovuto essere inaugurata lo scorso 2 maggio al Grand Army Plaza di New York, proprio di fronte al Plaza Hotel e sarebbe dovuta rimanere in visione fino al prossimo 15 luglio.

Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha però messo in standby l’inaugurazione del temporaneo monumento. Ma perché il sindaco ha scelto di prendere una decisione simile? Semplice, a far slittare l’inaugurazione dell’opera di Ai Weiwei è stato proprio Osama Bin Laden, in quello che potremmo definire come l’ultimo grande affronto del celebre terrorista.

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