Rebecca Horn si trasforma in fata Morgana

Nella sua sede di Piazza San Marco la Fondazione Bevilacqua La Masa ospiterà una mostra personale dell’artista tedesca Rebecca Horn, aperta fino al 20 settembre. L’artista e’ una delle poche nel panorama attuale ad avere affrontato un numero impressionante di linguaggi artistici, dalla performance, alla scultura, alla poesia, fino al film e all’opera lirica. I temi che affronta sono di carattere universale: l’amore, la difficoltà di mantenere la salute fisica e psicologica, il senso della caducità delle cose.

E’ dagli anni Settanta che con questa sua attitudine l’artista e’ stata una precorritrice importante sia delle pratiche performative, sia dell’installazione ambientale e di una scultura in relazione di dialogo con lo spazio, con la storia, con la politica. In galleria, un percorso misterioso ci parlerà dell’amore come fata morgana; un’illusione impossibile da evitare, affascinante e pericolosa. Pietre, ali di piume irrigidite da un meccanismo che le fa muovere, un dipinto di grandi dimensioni e altri piu’ piccoli segneranno un percorso poetico e al contempo drammatico. Tra le opere anche una nuova versione di Feather Fingers (Guanti di piume, 1972), incentrata sull’illusione del tatto e sulle mani. Una penna viene attaccata a ciascun dito con un anello di metallo, per far si’, nelle intenzioni dell’artista, che la mano diventi “simmetrica (e sensibile) come un’ala di uccello”.

A Roma si indaga sul doppio con Risonanze

 La mostra Risonanze#3. Michelangelo Pistoletto & Giovanni Sollima che si terrò all’Auditorium Parco della Musica di Roma fino al 15 giugno, è la terza – dopo Enrico Castellani & Uto Ughi e Giulio Paolini & Fabio Vacchi – di una serie, promossa dall’Accademia di Santa Cecilia e curata da Marcello Smarrelli, sul tema dell’incontro-confronto tra arte e musica in un continuo gioco di rimandi e suggestioni.

La scelta dei due artisti nasce dalla considerazione che, oltre alla comune radice mediterranea e all’amore per le differenze, il tema del doppio emerge come elemento comune predominante che è alla base del loro lavoro. Nel caso di Michelangelo Pistoletto il doppio è il risultato del riflesso nello specchio, mentre per Giovanni Sollima, che suona lo strumento più simile alla forma e alla dimensione del corpo umano, la relazione con il proprio doppio si verifica con l’atto di abbracciare e utilizzare il violoncello in modo così fisico da diventare il suo alter ego.

Una madre vista attraverso le memorie del figlio

 La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia ha inaugurato il 28 maggio la mostra ANTON’S MEMORY, personale di Yoko Ono.
Yoko Ono, che il 6 giugno riceverà il Leone d’Oro alla Carriera dalla Biennale di Venezia, ha costruito una esposizione che vuole essere un vasto affresco della sua pratica artistica.
Il titolo della mostra, ANTON’S MEMORY, rimanda alla “vita di una donna vista attraverso gli occhi del figlio, con la sua debole memoria”, come dice Yoko Ono stessa. La mostra è pensata appositamente per gli ambienti di Palazzetto Tito e comprende un gran numero di nuovi lavori tra cui: film, composizioni sonore, sculture, disegni e dipinti, oltre ad alcune installazioni interattive che coinvolgeranno il pubblico stesso.

Glenn Brown e i ritratti alieni

 La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta dal 28 maggio la retrospettiva dell’artista britannico Glenn Brown, organizzata in collaborazione con la TATE Liverpool e a cura di Francesco Bonami e Laurence Sillars.

Glenn Brown è uno degli artisti più apprezzati della sua generazione e questa mostra è la più ampia rassegna finora dedicata al suo lavoro. Nel corso della sua carriera Brown ha preso ispirazione da fonti molto diverse tra loro, mettendo sullo stesso piano Fragonard e Dalì, il ritratto storico e le immagini fantastiche prodotte dalla fantascienza. Brown lavora sull’immagine di partenza fino a modificarla profondamente, creando così un’opera completamente nuova ma che evoca nello spettatore qualcosa di familiare, di conosciuto.

FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma

Parte il 29 maggio fino al 2 agosto 2009 l’ottava edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, con una programmazione che conferma la crescita di prestigio a livello nazionale e internazionale e l’attenzione sempre più concreta alle produzioni originali e ad una forte progettualità.

Promosso dal Comune di Roma e prodotto da Zoneattive, con la direzione artistica di Marco Delogu, il Festival ha scelto come tema Declinazioni della Gioia, l’atto di fotografare, visioni e rappresentazioni per orientare lo sguardo del pubblico, ma anche quello dei fotografi e degli operatori, verso un aspetto della fotografia che tradizionalmente si perde tra dramma e glamour. A partire da questo semplice pensiero nascono tutte le “declinazioni della gioia”, il riappropriarsi della felicità della fotografia come atto e come contenuto, anche in virtù di tutte le nuove evoluzioni della tecnologia.

La Street art invade Brema

Gli interventi di street art ed in particolar modo di urban art sono dappertutto. Le città ne sono invase ed in ogni più recondito angolo della nostra realtà di cemento appaiono dal nulla stickers, posters, grandi murales, stencils e graffiti.

Quello che è già successo nelle più grandi metropoli degli Stati Uniti 40 anni fa ha subito uno sviluppo a macchia d’olio trasformando le strade di ogni parte del globo in una immensa galleria d’arte a cielo aperto. Anche se la maggior parte degli artisti urbani produce opere nel totale anonimato e in alcuni casi al di fuori della legge, molti protagonisti provenienti dalla strada sono riusciti ad emanciparsi trasformando la street art in tutte le sue forme in un media non solo strettamente collegato all’età giovanile ma una vera e propria espressione artistica capace di prendere d’assalto i più importanti musei e le più blasonate gallerie di tutto il mondo.

Tacita Dean alla Fondazione Nicola Trussardi

Dal 12 maggio la Fondazione Nicola Trussardi presenta Still Life – Nature morte, la prima grande mostra personale in Italia di Tacita Dean nelle sale del piano nobile di Palazzo Dugnani a Milano in collaborazione con il Comune di Milano-Cultura.

L’esposizione presenta una selezione di quattordici opere tra cui due film in anteprima mondiale, commissionati e prodotti dalla Fondazione Nicola Trussardi.
Tacita Dean è una delle voci più autorevoli dell’arte di oggi: è stata candidata al Turner Prize, insignita del prestigioso Hugo Boss Prize del Guggenheim Museum di New York e ha già esposto nei più importanti musei del mondo tra cui il MoMA di New York e la Tate Gallery di Londra.

I film di Tacita Dean costruiscono un universo fatto di pause interminabili, lunghi momenti di tregua e orizzonti lontani e inarrivabili. Con il suo sguardo lentissimo e maniacale, l’artista apre una finestra su un mondo scomparso e trasforma ogni paesaggio, oggetto o personaggio in una preziosa natura morta in movimento. Le opere dell’artista inglese sono piccole rivelazioni girate e riprodotte rigorosamente in formato analogico: nella mostra i nastri di pellicola in 16mm passano attraverso proiettori cinematografici che sembrano dinosauri ormai estinti.

I disegni di Lucio Fontana alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano

 Si inaugura oggi alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano la mostra Lucio Fontana. Le scritture del disegno proveniente dalle collezioni del CSAC dell’Università di Parma.

Con questa iniziativa, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inizia la sua collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma, creato dallo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle. L’esposizione, curata da Gloria Bianchino, direttrice del CSAC, propone una selezione di 127 opere su carta del maestro italo-argentino, donate dalla moglie Teresita alle raccolte universitarie della città ducale.

Nicolas Berggruen, un museo privato o pubblico?

Il collezionista Nicolas Berggruen, figlio del dealer tedesco Heinz Berggruen, ha in mente di aprire un nuovo museo a Berlino per ospitare la sua collezione di arte moderna e contemporanea. Il ricchissimo magnate di origini ebraiche spera di stabilire un grande spazio espositivo in una delle sue numerose proprietà disseminate in tutta la capitale tedesca.

Berggruen che ha iniziato negli anni ’90  ad acquistare opere di Andy Warhol, Damien Hirst e Jeff Koons è presidente della Berggruen Holdings, società di investimenti finanziari con un patrimonio stimato attorno ai 2 miliardi di dollari. A Berlino la famiglia possiede già il Museum Berggruen che ha aperto i battenti nel 1996 ospitando numerosi maestri dell’arte come Paul Klee, Pablo Picasso e Henri Matisse. Nicolas Berggruen avrebbe intenzione di aprire il suo museo privato nelle vicinanze di una futura Kunsthalle pubblica che il governo avrebbe intenzione di costruire in città dopo la chiusura nel 1994 di un precedente spazio espositivo pubblico per mancanza di fondi.

Eppur si muove, la mostra finale del progetto Residenza per Giovani Curatori

 La mostra Eppur si Muove è il frutto di quattro mesi di lavoro dei tre giovani curatori stranieri protagonisti della terza edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori: il colombiano Inti Guerrero (1983), l’austriaca Julia Kläring (1978) e la belga Pieternel Vermoortel (1981).

Invitati dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla Fondazione Edoardo Garrone a trascorrere un periodo di formazione in Italia, i tre curatori hanno avuto modo, viaggiando per tutta l’Italia, di approfondire la realtà contemporanea, prendendo contatto con artisti, curatori, direttori di museo, galleristi e critici.
I tre curatori hanno viaggiato per l’Italia, da Venezia a Bologna, da Torino a Trento, da Milano a Roma e da Capri a Guarene. La mostra si è inaugurata l’8 maggio a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba e riunisce i lavori di dieci artisti italiani che lavorano con la performance, il video, la fotografia e l’installazione.

Ad Art Basel torna Scope

Basilea Scope, l’acclamata manifestazione artistica che ha l’obbiettivo di mettere in mostra le nuove tendenze dell’arte contemporanea, ritorna a Basilea dall’8 al 14 giugno 2009 per il terzo anno consecutivo ospitando un numero sempre più crescente di gallerie di fama internazionale in un evento senza eguali al mondo. Quest’anno SCOPE si presenterà in una nuova veste allo Sportplatz Landhof a soli 200 metri da Art Basel, nel cuore della città.

Il nuovo padiglione offrirà più di 8.000 metri quadrati di superficie espositiva che rappresenterà una grande vetrina sul mercato dell’arte contemporanea internazionale  per galleristi, collezionisti, curatori, artisti, critici ed amanti dell’arte. SCOPE è stata istituita nel 2002 ed ha continuato a crescere sia in volume sia in fama divenendo in poco tempo uno dei più grandi eventi d’arte che abbraccia con le sue varie edizioni internazionali città come Miami, New York, Londra e Basilea oltre che le nuove sedi previste per il 2010 che saranno ospitate ad Istanbul e a Madrid.

Salon09, aperte le iscrizioni

Iscrizioni aperte per il Salon09, una mostra ambiziosa aperta a tutti che intende creare una piattaforma per artisti internazionali ad ogni livello di carriera, presentando la loro arte ad influenti critici e prominenti esperti d’arte del Regno Unito. Dopo la  selezione delle opere pervenute, la manifestazione principale si terrà nel settembre 2009 in uno spazio espositivo sito nella famosa Vyner Street nel quartiere di East London.

In occasione dell’edizione di quest’anno, Salon09 introdurrà un premio di 1000 sterline dedicato all’opera più rappresentativa ed il John Jones Award for Contemporary Painting che consisterà in 12 mesi di supporto attraverso lo sviluppo professionale dell’artista oltre che una somma in denaro di 500 sterline ed una borsa di 200 sterline in servizi offerti dalla John Jones company, azienda che lavora con le più famose gallerie, collezionisti e musei fornendo servizi per allestimenti e presentazioni.

Ad Art Basel la prima Opera di arte visuale al mondo

Uno dei più spettacolari eventi di Art Basel di quest’anno sarà sicuramente la rappresentazione de Il tempo del postino al Theater Basel dal 10 al 12 giugno 2009. Il famoso quotidiano inglese The Independent ha apostrofato questo evento come la prima Opera di arte visuale del mondo dopo aver assistito alla presentazione al Manchester International Festival nel 2007.

La rassegna pseudo teatrale curata da Ulrich Obrist e Philippe Parreno è in realtà una sorta di mostra collettiva sperimentale che mira ad occupare il tempo invece che lo spazio. Quindici artisti di fama internazionale creeranno atti di differente lunghezza ridefinendo i modi ed i tempi di fruizione dell’arte contemporanea e trasformando il modello di mostra in un’esilarante esperienza in costante dialogo con il pubblico.

Ultimi giorni per partecipare a Dependtendency

Interessante iniziativa di Steven Music, creatore del Premio Celeste, famoso concorso dedicato all’arte emergente che sebbene preveda una quota di partecipazione ha se non altro il pregio di rappresentare l’unica piattaforma italiana a mostrare le opere di artisti meno noti.

Stavolta il presidente dell’associazione culturale L’Albero Celeste di San Gimignano ha organizzato un evento intitolato Dependtendency che si terrà nel parco dell’isola della Certosa di Venezia, dal 4 al 7 giugno 2009, durante la 53. Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia.

Il tema centrale del concorso è spiegato da Music sul sito di Premio Celeste con queste parole: “Si comincia da più parti a prendere coscienza che tutti facciamo parte di uno stesso sistema che è in difficoltà e che tutto è in relazione con tutto. Una visione relazionale della realtà, simile a quella espressa in ambito orientale, sembra farsi strada e sembra portare ad una visione del mondo espressa in termini non dualisti:una prospettiva olistica e sistemica che tiene conto della complessità. Su questi temi, che sono legati alle trasformazioni incalzanti del nostro tempo, desideriamo chiamare alla riflessione gli artisti a partecipare con un’opera”.

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