C’è gran maretta nel mercato dell’arte, Sotheby’s ad esempio è ancora alle prese con i suoi movimentatori in attesa di rinnovo di contratto. Come se tutto questo non bastasse, negli ultimi giorni si è aggiunta un ulteriore polemica che minaccia di far perdere il sonno anche all’altra blasonatissima casa d’aste, vale a dire Chirstie’s.
Un nutrito gruppo di star dell’arte contemporanea guidato da Chuck Close ha deciso di fare causa a due succursali newyorchesi di Christie’s e di Sotheby’s per aver violato il diritto di rivendita, sancito da una legge del 1977. Ma in soldoni come funziona questa legge? In pratica ogni persona intenzionata a mettere in vendita le opere di un determinato artista ancora in vita (o comunque deceduto da meno di 20 anni), deve per forza di cose versare il 5 percento del ricavato alla fondazione che detiene i diritti dell’artista o all’artista stesso. La legge riguarda lo stato della California ma è valida anche per opere vendute in altri stati, se quest’ultime sono state create da un cittadino residente in California.