Francis Alÿs e le 300 facce di Santa Fabiola

Singolare ed affascinante la mostra dal titolo Fabiola al National Portrait Gallery di Londra che ospita l’ultimo lavoro di Francis Alÿs. L’opera dell’artista è del tutto sorprendente, non solo per il fatto che a costituirla siano 300 ritratti di donna ammassati senza respiro sulle pareti dello spazio espositivo. La cosa più stravagante è che tali dipinti raffigurano sempre la stessa donna nella stessa posa, su di uno sfondo completamente nero e con il velo rosso in testa.

Si tratta della santa cattolica Fabiola, protagonista di un famoso dipinto dell’artista francese del 19° secolo Jean Jacques Henner. Francis Alÿs non ha eseguito i 300 dipinti per suo conto bensì li ha letteralmente collezionati in oltre 15 anni di ricerche, acquistandoli da pittori professionisti o semplicemente dai mercatini delle pulci. La speciale collezione di ritratti include alcune singolari versioni su vetro dipinto, su legno, immagini colorate a pastello e persino una Fabiola accuratamente raffigurata su semi di sesamo dipinti. Con questa mostra l’artista belga trasforma l’atto del collezionare in un prisma visivo, una meraviglia oscura ed un feticismo ripetuto fino all’ossessione, fino alla completa adorazione dell’icona stessa.

Carlo Valsecchi, un italiano in Svizzera

Losanna, il Musée de l’Elysée presenta Lumen, mostra personale dedicata al talento fotografico del bresciano Carlo Valsecchi classe 1965. L’evento che sarà visibile dal 2 maggio al 14 giugno 2009 mostrerà al pubblico opere che riproducono monumentali architetture industriali in un intricato labirinto di cavi, tubi ed ogni sorta di macchinario.

Gli scenari di Valsecchi vanno dai laboratori  high-tech con i loro ambienti asettici e superfici translucide, sino agli spaccati delle aziende agroalimentari del Sud America in una ricerca che alterna visioni lontane ad oggetti vicini al nostro quotidiano. Le fotografie di grande formato di Valsecchi prive di ogni presenza umana si focalizzano sull’oggetto industriale, fluttuando tra la visione documentaristica e tra l’estetica dell’astrazione. I tagli prospettici e la luce ottenuta tramite calibrati tempi di esposizione operati dall’artista destabilizzano la percezione  ed incoraggiano al dialogo attivo con l’immagine.

Marc Quinn e il Mito

Evento di grande interesse per la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti di Verona che ha realizzato una straordinaria mostra di arte contemporanea dedicata a Marc Quinn, uno degli esponenti più originali della Young British Art, tra i maggiori artisti a livello mondiale. L’evento dal titolo Il Mito sarà visibile dal dal 22 maggio al 27 settembre 2009 e sarà curato da Danilo Eccher. Il duo Quinn-Eccher ha già collaborato in occasione di una grande mostra monografica che si è tenuta nel 2006 al Macro di Roma.

La presente mostra è stata inoltre  selezionata come evento collaterale alla 53esima Biennale di Venezia. Marc Quinn sarà presente a Verona con una completa selezione di opere in un evento espositivo che darà alla città una prestigiosa rilevanza internazionale. La mostra si sviluppa lungo un percorso che coinvolge i principali siti storici della città con cui dialogano alcune grandi installazioni, posizionate nella cornice scenografica dei monumenti più rappresentativi, da Piazza Bra a Castelvecchio, a Porta Borsari.

Anche il pacco FedEx può diventare un’opera d’arte

L’Hirshhorn Museum di Washington ha inaugurato il 30 aprile la mostra Directions che presenta una serie di nuove opere di Walead Beshty. L’artista ha creato un progetto che include 11 giganteschi fotogrammi e un gruppo di sculture in vetro. I fotogrammi sono un’evoluzione della tecnica fotografica senza macchina fotografica sperimentata da grandi maestri del ventesimo secolo come  László Moholy-Nagy e Man Ray che riuscivano a produrre stampe uniche in bianco e nero applicando oggetti direttamente su carta fotosensibile ed in secondo tempo esponendole alla luce.

Beshty rivisita questa tecnica storica ingrandendo a dismisura i suoi fotogrammi e facendo uso di tecnologie contemporanee come i color processors. Invece di piazzare gli oggetti direttamente sulla carta fotografica, l’artista piega ed arrotola la carta prima di esporla ripetutamente alla luce creando dei meravigliosi prisma di colore. Il risultato di questa sperimentazione è una seducente ed elusiva astrazione che mostra la rappresentazione materiale del processo di creazione delle opere.

Committenze contemporanee, Hans Op de Beeck e Correggio

Terzo appuntamento di Committenze Contemporanee, progetto nato nel 2007 dove si vuole associare ad ogni mostra dedicata ad un artista del passato l’opera originale di un artista contemporaneo, commissionata dalla Galleria Borghese in accordo e con il sostegno di UniCredit Group e del Maxxi di Roma. Il 28 maggio presso l’Uccelliera di Villa Borghese sarà la volta dell’artista belga Hans Op de Beeck che si confronterà con l’opera del grande artista parmense Correggio.

La mostra In silenziosa conversazione con Correggio, curata da Laura Barreca si traduce in due serie di grandi acquarelli in bianco e nero, realizzati appositamente per l’occasione che parlano dell’aspetto più melanconico, intimista e sensuale dell’opera del maestro tardo rinascimentale.

Sebbene l’approccio di Op de Beeck sia multidisciplinare, lo spirito del suo lavoro è radicato nella pittura figurativa. Attraverso libere associazioni e l’uso della fotografia Op de Beeck isola, traspone e astrae dai dipinti del Correggio figure, ambientazioni, oggetti, dettagli sintetizzandoli in nuove composizioni.

25fps, Il Festival video in Croazia aperto a tutti

Sono aperte le selezioni per la quinta edizione 25 FPS International Experimental Film and Video Festival di Zagabria in Croazia. Il festival rappresenta un’importante vetrina internazionale per video artisti e registi di cinema sperimentale ed è una delle più acclamate manifestazioni artistiche croate. 25FPS promuove opere che si prefiggono l’obbiettivo di sperimentare oni possibile soluzione concettuale, tecnologica e produttiva nel campo del video.

I lavori prediletti dal festival sono quelli che riescono a rielaborare le tradizioni sperimentali e di avanguardia in una nuova ed innovativa maniera, rappresentando una nuova forma di immagine in movimento. Come ogni anno la manifestazione è organizzata dall’associazione per ricerche audio visive 25fps ed è supportata dall’ufficio della cultura della città di Zagabria oltre che dal Croatian Audiovisual Centre, dal Ministero della Cultura della Croazia e dal centro studentesco dell’università di Zagabria.

Francesco Clemente in mostra al Madre di Napoli

Il museo Madre ospiterà dal 29 maggio al 12 ottobre 2009, la mostra Francesco Clemente. Naufragio con spettatore, 1974-2004 una grande retrospettiva dedicata all’artista partenopeo che nel museo ha lavorato per 4 mesi nel 2005 ad un affresco e a un pavimento in ceramica.

La  manifestazione si ripropone di indagare l’influenza della cultura italiana ed in particolare quella partenopea, nell’opera dell’artista. Per più di trent’anni Clemente ha continuato a salpare dal suo luogo natale  per poter poi lentamente intrecciare percorsi che lo hanno ricondotto a casa. Infatti è la storia di Napoli e dell’Italia, paese che l’artista costantemente si è lasciato alle spalle, il vero motore che le sue opere sottendono.

Turner prize 2009, tra i finalisti l’italiano Enrico David

Londra, Finalmente la tanto attesa shortlist degli artisti partecipanti al Turner Prize è stata annunciata. Proprio ieri gli organizzatori hanno diramato un comunicato con i nomi dei fortunati quattro che come ogni anno concorreranno all’ambito premio di fama internazionale nato nel 1984 per celebrare i nuovi sviluppi dell’arte contemporanea.

Ricordiamo che il premio è un’istituzione rivolta a soli artisti britannici sotto i cinquanta anni di età che si sono distinti nei dodici mesi precedenti la manifestazione con mostre di particolare sperimentazione artistica. Ecco quindi i nomi dei partecipanti:

Enrico David ha ricevuto la nomination al Turner Prize grazie alla sua mostra personale How Do You Love Dzzzzt By Mammy? al Museum für Gegenwartskunst di Basilea ed alla mostra Bulbous Marauder al Seattle Art Museum. L’artista è un surrealista contemporaneo che crea dipinti profondi ed originali.

La quarta edizione del Fotografia Europa

Quarta edizione per Fotografia Europea, manifestazione che avrà luogo a Reggio Emilia dal 30 aprile al 7 giugno 2009. La rassegna internazionale ha come tema chiave l’eternità. Un’eternità inseguita, raccontata e sognata attraverso un percorso sviluppato su oltre duecento spazi espositivi, con il contributo di grandi fotografi e critici del settore e l’intervento di autorevoli ospiti provenienti dal mondo delle arti, delle scienze e della cultura.

Il nucleo centrale della rassegna è curato, anche quest’anno, dal critico d’arte Elio Grazioli, con l’apporto di numerosi esponenti del panorama intellettuale italiano ed europeo, come Laura Serani,  Gabi Scardi, Madeleine Millot-Durrenberger, Melina Mulas, Giovanna Calvenzi,  Adriana Polveroni, Paola Borgonzoni Ghirri, Daniele De Luigi, Antonello Frongia.

Roxy Paine invade il Metropolitan Museum di New York

New York – L’artista concettuale Roxy Paine ha creato un’installazione site specific per l’inizio della stagione del Metropolitan Museum of Art sita nel roof garden Iris and B. Gerald Cantor. La scultura dal titolo Maelstrom interamente costituita in acciaio inossidabile occuperà la superficie di 8000 metri quadrati e sarà visibile fino ad ottobre 2009.

L’installazione che riproduce dei tronchi d’albero dalle fronde spoglie si pone in contrasto ed in dialogo con l’antistante Central Park e la sua rigogliosa architettura verdeggiante.  Roxy Paine è una provocatrice, un’artista che si muove sulla sottile linea tra ambiente naturale ed elementi architettonici che simboleggiano l’eterna sforzo dell’uomo di imitare la natura ed il desiderio di ordinare il suo eterno processo di caos.

New York Minute, 60 artisti della scena newyorkese al Macro di Roma

 Ancora non siamo del tutto sicuri sulla location dell’evento ma da settembre 2009 il MACRO di Roma ospiterà una mostra senza precedenti con oltre 60 artisti della scena newyorkese curati da Kathy Grayson con il supporto della Depart Foundation.

La grande manifestazione dal titolo New York Minute, in riferimento alla velocità con cui si muove l’arte nella grande mela, rappresenterà un’occasione unica per osservare da vicino le nuove tendenze dell’arte contemporanea d’oltreoceano e per ammirare opere di emergenti e giovani artisti dall’incomparabile freschezza immaginifica. Saranno in mostra due gruppi ben distinti di artisti, la prima fazione usa l’energia oscura della strada per progetti crudi e punk in bilico tra scultura, musica, performance e collage che riescono a catturare la condizione di essere giovani in una delle città più belle e cattive del mondo.

Ad Amburgo la retrospettiva di Cecily Brown

La Deichtorhallen di Amburgo ospita dal 25 aprile al 30 agosto 2009 un’importante mostra della pittrice Cecily Brown. L’evento è il primo in europa a mostrare un’ampia retrospettiva dell’artista inglese comprendente 48 opere dal 1998 al 2008. Cecily Brown (1969) sceglie soggetti erotici per le sue enormi tele, il suo lavoro si avvicina all’astratto poiché le forme sembrano solitamente dissolverse in un cromatismo puro.

Tatto, piacere e passione sono le emozioni che si associano alle opere dell’artista che evocano momenti di esperienza umana allacciandosi alla tradizione figurativa di Nicolas Poussin, Edouard Manet e William Hogarth sino a giungere all’espressionismo astratto di Willem de Kooning. Negli scenari dei suoi ultimi lavori figure sfuggenti si muovono all’interno di paesaggi pastorali dove la tensione dell’astratto invade i frammenti narrativi donando energia pura. I soggetti si riducono a masse dissolte in continua attività che attraverso la frammentazione delle forme creano un flusso continuo con le quinte che ritraggono paesaggi immaginari.

Luigi Ontani al Museo di Capodimonte

Ancora Luigi Ontani, personaggio poliedrico che ultimamente sta occupando in maniera massiva le cronache e gli eventi d’arte con ben 5 eventi in corso a lui dedicati.  Questa volta l’artista è presente dal 24 aprile al 4 giugno 2009 al Museo di Capodimonte di Napoli con la mostra CapoDIomonte che vede la presenza di alcuni suoi lavori volutamente mimetizzati tra gli arredi, le collezioni e i capolavori di arte antica secondo una modalità che l’artista, “invasore silenzioso”, predilige.

Con questa lieve incursione Luigi Ontani non mette in contrasto la sua arte con quella del passato ma attua una sorta di dialogo continuativo che pone l’accento sul contemporaneo senza interrompere il flusso incessante della storia dell’arte. Operazione non nuova per un’artista che ha già affiancato i suoi lavori al classico nel 1996 al Museo di Villa Stuck, a Monaco di Baviera, nel 2003  in occasione della mostra NapoleonCentaurOntano, tenuta al Museo Napoleonico di Roma e nel 2007 all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston per la mostra Sculpure and Memory: works from the Gardner and by Luigi Ontani.

Twister, il tornado dell’arte contemporanea

Interessante proposta della Regione Lombardia che in questi tempi (ed ormai quasi ci scoccia ripeterlo) di crisi compie un importante passo per il supporto dell’arte contemporanea. L’unione si sa fa la forza ed allora come un’entità unica dieci musei sotto l’egida dell’Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia lanceranno il 24 settembre 2009 il progetto Twister.

Tale tornado dell’arte contemporanea rappresenta un esempio senza precedenti in Italia di produzione, esposizione ed acquisizione di opere d’arte di artisti italiani e stranieri da parte di così tante istituzioni pubbliche in un singolo intento. Twister nasce infatti con l’intento di selezionare, esporre ed acquisire opere di arte contemporanea site specific/site related, progettate e prodotte ad hoc tramite un concorso internazionale. La rete culturale che il progetto si ripropone di creare servirà non solo a sostenere i giovani artisti ma anche a favorire la conoscenza dell’arte contemporanea presso il grande pubblico. Ci sembra questo un lodevole intento che dovrebbe essere imitato anche da altre regioni d’Italia in modo da creare un’offerta eterogenea e sostenere coloro che hanno ottimi progetti artistici ma non hanno le risorse per realizzarli.

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