Melvins – Chicken Switch

Tornano i grandi Melvins, abbiamo perso il conto dei loro dischi e fra pietre miliari della musica e lavori discutibili il gruppo di Buzz Osborne alias King Buzzo ci tiene compagnia da quasi vent’anni. Originari di Seattle ed inventori della scena grunge i Melvins hanno inserito nella storia della musica il loro sound cupo e trascinato, una ricerca del brutto e dell’esasperato con annessa visione allucinogena.

Lou Barlow – Goodnight Unknown

Lou Barlow non ha certo bisogno di presentazioni, la sua monumentale opera sonora è un vero e proprio faro per gli amanti del lo-fi e dell’indie rock. Barlow è stato il motore centrale dei Dinosaur Jr., dei Sebadoh e dei Sentridoh affascinando le masse con le sue emozionanti composizioni. Questo Goodnight Unknown è il suo secondo album da solista dopo Emoh.

The Raveonettes – In and Out of Control

Quarto album per il duo Raveonettes formato da Sune Rose Wagner e Sharin Foo. Dopo due grandi dischi come l’EP Whip It On e Chain Gang Love il terzo Lust Lust Lust mi aveva proprio deluso e sinceramente non mi aspettavo troppo da questo In and Out of Control.

In mostra a Roma le opere di David Tibet

Il MOTELSALIERI di Roma nella sua incarnazione di spazio d’arte, ospita a partire dal 16 ottobre la prima mostra personale in Itala di David Tibet dal titolo Docetica!. Nel corso della mostra verranno presentati alcuni lavori grafici dell’artista di origini malesieane.

Titolare del progetto sonoro Current 93, editore di dimenticati scrittori del Macabro e di outider musicali, collezionista delle opere di Louis Wain, ex eretico lettore di Aleister Crowley, studioso di Copto e di Vangeli Apocrifi, David Tibet, negli ultimi anni, decide di far confluire parte della sua ciclopica spinta creativa in quelli che lui chiama “Gnostic Cartoon” lavori su carta in cui condensa idealmente i temi sacri e i motivi apocalittici già ricorrenti nelle sue produzioni musicali.

Air – Love 2

Se qualcosa c’è stato è stato molto tempo fa. Gli Air di oggi sono una vaga ripetizione di quel tormentone lounge progressive elettro haute couture a cui ci avevano abituati. I revival pop di Talkie Walkie sono lontani e questo Love 2 sembra il titolo di un sequel che nessuno attendeva. la track Do the Joy sembra il portabandiera di questo sound obsoleto che ci propinano oggi gli Air, il duo continua poi con gli innesti kraut di Dead Bodies ed il sound da telefilm ani ’70 di Be a Bee.

Jay Reatard – Watch Me Fall

Che folletto maligno questo Jay Reatard, la straordinaria malleabilità della sua voce poi mi conquista e mi riconquista: falsetto, normale, falsetto, brutale non chiedo di meglio. Arrangiamenti a tutta velocità

Daniel Johnston diventa un videogame

L’arte e la musica di Daniel Johnston, artista naive e cantautore lo-fi sgangherato e squinternato che non possiede nemmeno un telefono è diventata un coloratissimo videogame. Già perchè le sue buffe ma bellissime canzoni come Funeral Girl e le sue opere d’arte come Jeremiah the Innocent figureranno in Hi, How Are You? un nuovissimo gioco per iPhone realizzato da Peter Franco e Steve Broumley.

I fortunati giocatori di tale divertente videogame impersoneranno Jeremiah una simpatica ranocchia dai grandi occhi, guidandola attraverso uno psichedelico scenario fatto di demonietti rossi, facce allucinate ed altre funamboliche creazioni dell’amatissimo artista americano. “Abbiamo costruito il videogioco attorno alla storia storia di un uomo che vive la sua vita cercando di trovare il vero amore ma si imbatte ripetutamente in figure maligne e demoniache. In sostanza questa è la storia di Daniel, in perenne lotta con i demoni che vivono all’interno della sua mente” Ha dichiarato Franco ai microfoni del New York Times.

Piero Ciampi – Adius

Genio e sregolatezza, alcool ed ironia ma soprattutto un immenso talento che l’Italia non gli ha mai riconosciuto. Questo è Piero Ciampi, autore ruvido,girovago e sfacciato ma dalla poetica infinita. Il cantautore livornese ha creato il suo mito con una manciata di album, snobbati dalla critica e dal pubblico dell’epoca. Indimenticabili le sue canzoni Andare camminare lavorare, Cristo tra i chitarristi, Uffa che noia, Il vino, Adius e Te lo faccio vedere chi sono io.

Nick Cave e Warren Ellis – White Lunar

Torna il cavaliere nero della musica contemporanea e lo fa in grande stile con una colonna sonora che riesce a vivere di luce propria anche senza l’ausilio di immagini. Nick Cave e Warren Ellis, suo vecchio collaboratore con i Bad Seeds, compongono questa piccola perla musicale dai toni sommessi e lievi che emozionano. White Lunar è totalmente differente da quanto fatto dai Bad Seeds, ci sono i sei minuti di Song for Bob, una meraviglia di archi e piano.

David Sylvian – Manafon

Torna il barone della musica intimista, è infatti da poco uscito il nuovo disco di David Sylvian ex leader dei Japan e carsimatica voce dai toni profondi e drammatici. Languido, e scarno come se stesse leggendo versi di poesie Sylvian plasma questo Manafon partendo dall’avant-garde, dall’improvvisazione elettroacustica e dalla post-glitch elettronica.

Girls – Album

Album ( semplicemente ), il debutto dei Girls propone vecchie atmosfere e vecchie sonorità che riaffiorano. Un tot di Beach Boys ed un tot di lo-fi e anche se tante cose sembrano già sentite la loro sporcizia unita alla disincantata voce di Christopher Owens.

Plastic Ono Band – Between My Head and the Sky

76 anni e non sentirli, Yoko Ono da poco incoronata regina dell’arte alla Biennale di Venezia, lancia il suo nuovo disco con la Plastic Ono Band, storica formazione che questa volta si è lasciata aiutare da Cat Power e Le Tigre, segno che la Yoko non ha mai smesso di proiettarsi in avanti sia nell’arte contemporanea sia nella musica.Garage rock a go-go in questo Between My Head and the Sky, fin dalla prima traccia Waiting for the D Train.

Antony and the Johnsons – The Crying Light

Album uscito nella prima metà del 2009 ma che non avevamo ancora potuto recensire. Questo nuovo capitolo del poetico Antony Hegarty risulta essere meno complesso ed ermetico di I Am A Bird Now ma la fluidità e la maestosità di un’orchestrazione perfetta rimane la cifra stilistica di un grande autore che riesce a trasformare la musica in esperienza visiva. Arte contemporanea per le orecchie questo The Crying Light che trae la massima intensità da melodie minimaliste e basiche, liriche sommesse ma emozionanti che sembrano aprire una porta tra nascita, vita e morte.

Scarlett Johansson e Pete Yorn – Break Up

Scarlett Johansson non aveva niente di meglio da fare che mettersi a cantare e dopo aver rivisitato la storica song Summertime composta da George Gershwin ed aver cantato Last Goodbye di Jeff Buckley,  la bellissima e bravissima attrice ha deciso di incider un secondo album ispirato agli storici duetti di Serge Gainsbourg e Brigitte Bardot. Per questa nuova fatica intitolata Break Up la Johansson ha scomodato il cantautore americano Pete Yorn.

preload imagepreload image